ottobre 2004

sabato, 30 ottobre 2004   [link]
 

Sasso Marconi, lunedì 1 novembre:
presentazione de Il segno meno, di M.G.
e Il vincolo del volo, di Paola Turroni

Lunedì 1 novembre 2004, alle ore 16:00, presso la Sala del Consiglio della Città di Sasso Marconi (Piazza Martiri, 6), Gregorio Scalise e Matteo Fantuzzi presentano: Marco Giovenale, Il segno meno (Manni 2003); e Paola Turroni, Il vincolo del volo (Raffaelli 2003).

Intermezzi musicali di Roberto Bartoli

Interviene l’Assessore alla Cultura del Comune di Sasso Marconi Adriano Dallea. Presenta Cristiana Branchini, presidente del circolo Le Voci della Luna.

Info: vociluna@virgilio.it, www.levocidellaluna


lunedì, 25 ottobre 2004   [link]

 

Quattro poesie e un testo critico

Quattro poesie da Altre ombre sono ora sul sito di Nazione Indiana.
Invece nel sito di http://www.dissidenze.com/ è riproposto l’articolo Parola spostata.


venerdì, 22 ottobre 2004   [link]

 

Lettura al Forte Prenestino: per CriticalWine,
domenica 24 ottobre

Domenica 24 ottobre, dalle ore 17:30, nell’ambito dell’iniziativa CriticalWine, al c.s. Forte Prenestino (Roma, via Federico Delpino, zona Centocelle), lettura di poesie di Mario Desiati, Marco Giovenale, Francesco Leonetti, Tommaso Ottonieri, Laura Pugno, Sara Ventroni.

Info: www.criticalwine.org


domenica, 17 ottobre 2004   [link]

 

Shelter

In occasione della lettura di venerdì scorso coordinata da Aldo Mastropasqua al Macro (Museo di Arte Contemporanea di Roma) in cui eravamo ospiti M.Lefèvre V.Ostuni e io, ho letto una serie di poesie ancora inedite dedicate al luogo-parola «Shelter», riparo, rifugio, protezione e segregazione insieme.
Si può pensare alla ricerca fotografica di Giacomelli, ma sicuramente non soltanto a quella centrata sulle stanze dell’ospizio.
Numerose immagini di Giacomelli iterano, non meno ossessivamente del contrasto nettissimo fra i bianchi puri e i neri puri, un’attenzione maniacale alle grinze, alle rughe e fenditure e ondulazioni. Del terreno, delle lenzuola, delle vie, dei margini delle cose.
I vecchi, i coltivi, le arature, lo stesso ‘mosso’ (l’oscillare della macchina). Poi: l’una cosa fa (necessaria) l’altra. Il contrasto necessita delle ondulazioni, e viceversa. Si descrivono così, a vicenda usandosi come codice.
In gioco, nelle poesie di Shelter, è o vorrebbe essere tutto quello che dà ospitalità allo sguardo e lo minaccia. Nelle fotografie di G. è evidente che l’alternarsi di neri e bianchi marca aree assolutamente definite, e tuttavia dà – così – parola a quello che perde definizione e confini, a quello che si sbriciola in raschiamento, appunto in pieghe e piaghe. Quanto sparisce e si dissipa, ed è irregolare: frastagliato con metà inquadratura già fuori vita. Come l’identità ma come tutto.

Derrida cita questo passo da Minima moralia: «In una sera di tristezza incommensurabile, mi sono sorpreso ad adoperare il congiuntivo goffamente erroneo di un verbo che non è nemmeno propriamente altotedesco, una forma che appartiene al dialetto della mia città natale. Non mi era più accaduto di udire, e tanto meno di usare, quel solecismo familiare fin dal tempo dei primi anni di scuola. La malinconia, che mi trascinava irresistibilmente nell’abisso dell’infanzia, risvegliò quell’antica risonanza che attendeva, impotente, sul suo fondo. La lingua mi rimandava, come un’eco, l’umiliazione che mi ha inflitto la malasorte, dimenticandosi completamente di quello che sono» – e sùbito aggiunge (qui la voce di D.): «Sogno, idioma poetico, malinconia, abisso dell’infanzia, Abgrund der Kindheit che non è altro […] che la profondità di un fondo (Grund) musicale, la risonanza segreta della voce o di vocaboli che attendono in noi, come al fondo del primo nome proprio di Adorno, ma senza potere […]. Ohnmächtig, insisto su questo: senza potere, vulnerabili. […] Adorno […] cerca in modo quasi sistematico di sottrarre tutte queste debolezze, queste vulnerabilità, queste vittime senza difesa alla violenza o alla crudeltà dell’interpretazione tradizionale, cioè all’accaparramento filosofico, metafisico, idealista, e anche dialettico e capitalistico. / L’esposizione di questo essere-senza-difesa, di questa privazione di potere, di questa vulnerabile Ohnmächtigkeit può essere tanto il sogno, la lingua, l’inconscio, quanto l’animale, il bambino, l’ebreo, lo straniero, la donna». (Jacques Derrida, Il sogno di Benjamin, Bompiani, Milano 2003, pp.25-26).

Ma il mio pianto, o piuttosto una stanchezza
che non può riportarsi nel rifugio

[ Amelia Rosselli, Serie ospedaliera ]


martedì, 12 ottobre 2004   [link]

 

Lettura al Macro, venerdì 15 ottobre

Nell’ambito di RomaPoesia 2004, venerdì 15 ottobre, ore 18:00, al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea (Roma, via Reggio Emilia 54 – Sala Conferenze), lettura di poesie di Marco Giovenale, Matteo Lefèvre, Vincenzo Ostuni.

Incontro a cura di Aldo Mastropasqua e Mia Lecomte. Coordinamento e ufficio stampa: Lidia Riviello. Info: www.romapoesia.it


sabato, 09 ottobre 2004   [link]

 

L’importanza di «Officina»

Segnalo nuovamente l’importanza di una ristampa recente: è ripubblicato dalla casa editrice bolognese Pendragon, al prezzo di 60 euro (non modico ma niente affatto alto se paragonato ai prezzi dei singoli fascicoli in antiquariato), il volume contenente le due serie della rivista «Officina» (Bologna, 1955-59): i fascicoli 1-12 della prima serie e gli unici due della nuova serie.
La stessa Pendragon aveva già riprodotto anastaticamente «Officina» nel 1993, in un’edizione a tiratura limitata (poco più di 500 esemplari). Questo volume torna a colmare un vuoto oggettivo. (La rivista è fra l’altro uno dei ‘pezzi’ più ambiti dai collezionisti di opere del Novecento).
Va riconosciuto: è impossibile studiare la poesia e la prosa e i dibattiti degli anni Cinquanta senza far riferimento costante e puntuale a quanto «Officina» ha significato, in sede di letteratura e di politica, di scontro e militanza, di confronto con le linee guida della cultura postbellica: la lezione gramsciana, Croce, il tentato superamento sia della stagione ermetica che dello stesso neorealismo.
Senza contare la miniera di materiali offerti per lo studio dei differenti percorsi dei redattori: Roversi, Leonetti, Pasolini, Fortini, Scalia, Romanò. Compaiono su quelle pagine prose di Calvino e Gadda, poesie di Bertolucci, Erba, Luzi, Volponi, Penna, Caproni, Ungaretti, Bassani, Pagliarani, testi critici di Sciascia, Garboli, il saggio pasoliniano su Pascoli, il ridimensionamento della visione della “lirica moderna” di Hugo Friedrich operata da Fortini; e infine l’”antologia neo-sperimentale” curata da Pasolini e la conseguente celeberrima Polemica in prosa di Sanguineti, con risposta di Leonetti, che furono gli scritti-motori del primo divaricarsi di sperimentalismo e avanguardia. Superfluo rammentare quanta parte – e quanto incisiva – avrebbero avuto le voci e i temi ospitati da «Officina» nell’iter successivo della letteratura del Novecento. Ad apertura di volume, da segnalare e sottolineare la presenza di una introduzione di taglio ‘letterario’ e ‘politico’, densissima e fortemente storicizzante, firmata dallo stesso Roversi.

Cfr. Italianistica OnLine.


Il n.2 de «L’Ulisse»

«È on-line il nuovo numero della rivista “L’Ulisse”, incentrato sul tema “Scritture al femminile”. Questa seconda uscita della pubblicazione web comprende interventi saggistici e contributi di Cristina Benussi, Maria Pia Quintavalla, Gabriela Fantato, Gabriella Sica, Martha Canfield, Annelisa Alleva, Gabriella Fiori, Ida Travi, Francesca Mazzuccato, Paola Febbraro, Gabriella Musetti, Maria Attanasio, Loredana Magazzeni, Andrea Ponso, Tiziano Fratus, Luisa Pianzola, Milena Nicolini, Monica Venturini, Stefano Donno, Stefania Gerevini, Mariella De Santis, Malisa Longo e interviste ad Antonella Anedda, Vivian Lamarque e Alda Merini.
«Chiude la rivista una ricca rassegna antologica di testi, molti dei quali inediti, di Maria Luisa Spaziani, Jolanda Insana, Biancamaria Frabotta, Alba Donati, Rosaria Lo Russo, Donatella Bisutti, Silvia Bre, Anna Maria Farabbi, Laura Pugno, Giovanna Frene, Isabella Vincentini, Florinda Fusco, Mary Barbara Tolusso, Isabella Leardini, Rosa Pierno, Francesca Serragnoli, Silvia Caratti, Giovanna Zoboli, Alida Airaghi, Daniela Cabrini, Nicoletta Bidoia.
«La pubblicazione, diretta da Alessandro Broggi, Carlo Dentali e Stefano Salvi, è consultabile per accesso diretto al link www.lietocolle.com/ulisse o dalla home page del sito www.lietocolle.com – cliccando sul logo in alto a destra».

Cfr. Italianistica OnLine.


Due link

Link a siti interessanti e utili: quello di LiberLiber ( http://www.liberliber.it/home/index.asp), per la digitalizzazione di testi; e quello di Antenati (http://www.girodivite.it/antenati/antenati.htm), con migliaia di schede su autori europei.


venerdì, 08 ottobre 2004   [link]

 

Il tempo sequestrato e bruciato dal lavoro non verrà restituito in alcuna forma. Il denaro: non è niente a fronte delle cose (vita).
Mentre. Il racconto può solo essere spezzato, come i versi: non essendo, i versi, racconto; e non essendo, il racconto, poesia.
Il percorso iniziato alcuni anni fa con il libro che ora è Altre ombre sottintende o implica entrambe le vie; fa poi di entrambe tema, struttura: e specchiante. O questo desidera.


domenica, 03 ottobre 2004   [link]

 

Nuova collana di e-book

Dal sito di Biagio Cepollaro, Poesia Italiana E-book:

«L’iniziativa editoriale Poesia Italiana E-book intende ristampare in formato pdf alcuni libri di poesia e narrativa che rischierebbero l’oblio, in mancanza di efficace supporto. Si tratta di libri importanti per la storia della poesia italiana, la cui memoria non può che essere affidata ai protagonisti e ai testimoni degli anni in cui sono nati. In particolare i testi che saranno ristampati dalla Biagio Cepollaro E-dizioni si collocano, per lo più, tra gli anni ’70 e i primi anni ’90.
Affianca tale collana, la pubblicazione di inediti: autori di poesia e di prosa che sono apparsi o hanno incrociato in qualche modo il flusso del blog Poesia da fare. È la poesia di questi anni, profondamente trasformata dalla Rete: ci si augura che le nuove possibilità tecnologiche possano contribuire a diffondere, ma anche a qualificare, la fruizione della letteratura».

Curano la collana: Biagio Cepollaro, Florinda Fusco, Francesca Genti, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Giorgio Mascitelli, Giuliano Mesa, Massimo Sannelli. Computergrafica: Biagio Cepollaro.

Le edizioni prendono avvio con questi testi:

Luigi Di Ruscio, Le streghe s’arrotano le dentiere (1966)

Massimo Sannelli, Le cose che non sono (inedito, 2004)

Marco Giovenale, Endoglosse (inedito, 2004)

Autori di prossima pubblicazione: Roberto Roversi, Mariano Baino, Giulia Niccolai, Giuliano Mesa, Francesco Forlani, Andrea Inglese, Florinda Fusco, Gherardo Bortolotti, Sergio La Chiusa.
Un articolo su Biagio Cepollaro E-dizioni è leggibile in http://www.romanzieri.com/. C’è poi una presentazione nel blog di B.C., con estratti di testi. Questa mia nota è riportata in Italianistica OnLine.
Sul sito la pagina dei testi è http://www.cepollaro.it/poesiaitaliana/E-book.htm. Schede in lingua inglese alla pagina http://www.cepollaro.it/ING.pdf.


Italianistica OnLine

Il sito di Italianistica OnLine (www.italianisticaonline.it), diretto da Luigi Maria Reale, è in rete con grafica e contenuti rinnovati. Sono accessibili alcuni miei articoli lì usciti (con link diverso rispetto alla prima pubblicazione), ora anche in http://biobiblio.splinder.com. Li elenco:

– Recensione al poemetto di Giovanna Frene, Spostamento
– Nota a Giuliano Mesa, I loro scritti
– Recensione alla monografia di F.Moliterni su Roberto Roversi
– Un’annotazione sulla poesia di Franco Buffoni
– Recensione alla raccolta di saggi di Amelia Rosselli
– Recensione a Valerio Magrelli, Nel condominio di carne
– Recensione a due libri di Roversi e alla ristampa anast. di «Officina»
– Segnalazione della rivista online «Ulisse»: n.1 e n.2
– Segnalazione dell’antologia Gli intemperanti
– Segnalazione di Biagio Cepollaro E-dizioni

[ N.b.: per una visualizzazione ideale degli articoli, impostare lo schermo a 1024×768 ]