Archivio mensile:Settembre 2020

emilio villa, un autoritratto (per stefano marotta)

i

Emilio Villa, “Autoritratto”, inchiostro su carta, cm. 15 x 10, 1972.

“Questo disegno Emilio lo fece apposta per me e me lo regalò nella stessa occasione in cui mi scrisse una dedica – in greco! – sulla mia copia appena comprata della sua traduzione dell’Odissea, pubblicata da Feltrinelli” (Stefano Marotta).

burri, una vita / giovanni carandente. 1960 [documentario dalla cineteca di bologna]

Straordinaria l’apparizione del libro (collaborazione tra Burri ed Emilio Villa) 17 variazioni su temi proposti per una pura ideologia fonetica: da 11′ 37” a 12′ 23” Burri lo sfoglia e ne mostra varie pagine.

Dalla pagina youtube della Cineteca di Bologna:

Diciottesima puntata della rubrica online “Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala”, alla scoperta di piccole perle di cinema conservate nei nostri archivi (guarda gli episodi precedenti). Andrea Meneghelli, responsabile dell’Archivio Pellicole della Cineteca di Bologna e curatore – insieme a Gian Luca Farinelli – di questa rubrica, introduce il film.

In questo episodio presentiamo il documentario d’arte ‘Burri, una vita’, realizzato nel 1960 da Giovanni Carandente.
Un genere molto frequentato in Italia, questo del documentario d’arte, che ha prodotto spesso risultati mediocri, dove le arti visive più che essere valorizzate finivano per trasformarsi in un soggetto piuttosto arido e poco interessante. Ci sono naturalmente alcune eccezioni (prodotte da autori come Carlo Ludovico Ragghianti, Raffaele Andreassi, Luciano Emmer, Enrico Gras), e questo film di Carandente dedicato alle opere e al lavoro dell’artista Alberto Burri è tra queste: qui abbiamo l’eccezionale privilegio di poter vedere l’artista all’opera, tra colle, listelli di legno e pannelli di plastica, fiamma ossidrica e lastre di metallo.
La versione del film che proponiamo proviene da una copia 35mm, pellicola molto rovinata soprattutto per quanto riguarda il sonoro. “Giusto per ricordare come anche il cinema sia materia e, in quanto materia, non è esente dal logorio inesorabile del tempo”.

Per recuperare tutte le puntate: bit.ly/cinemaritrovato_fuorisala

carta da parato / tomaso binga. 1976

“Tomaso Binga’s [=Bianca Menna’s] installation ‘Carta da parato’ (Wallpaper) (1976-2017) […]. In 1976, the artist filled every wall space in an upper-middle-class house with wallpaper on which she had manually written ‘a-semanticized’ graphic markings. The artist, wearing an outfit made of the same paper, alludes to the Italian expression ‘being wallpaper’, normally attributed to women who, in certain contexts, had to keep their thoughts and opinions to themselves”.

(Benedetta Carpi De Resmini, curator – with Laima Kreivitė – of the art exhibition and catalog “M/A\G/M\A. Body and Words in Italian and Lithuanian Women’s Art from 1965 to the Present”. Exhibit held in Rome, Jan. 25th – Apr. 2nd, 2018; and Vilnius, Apr. 14th – Jun. 4th, 2018. Catalog published by Quodlibet, p. 75)

baobab experience: la solidarietà non va in vacanza

Ultimi giorni per sostenerci

Cari tutte e tutti,

sono gli ultimi giorni utili per sostenere la raccolta fondi che abbiamo lanciato nel mese di agosto attraverso Produzioni dal Basso, prima piattaforma di crowdfounding nata in Italia, per poter affrontare l’estate con un po’ di risorse in più da dedicare alle nostre attività.

Al link https://www.produzionidalbasso.com/project/baobab-experience-la-solidarieta-non-va-in-vacanza/ troverete tutti i dettagli della nostra iniziativa.

Molti di voi hanno risposto con la consueta generosità, e ve ne siamo, ancora una volta, profondamente grati.

L’estate è finita, ci attendono nuove stagioni e Baobab Experience sarà ancora presente per continuare con le attività già messe in campo: assistenza medica, cibo, vestiario pulito, una sistemazione per la notte, assistenza legale nonché servizi di formazione e inserimento lavorativo per una efficace emancipazione dalla condizione di bisogno e una reale autodeterminazione.

Abbiamo bisogno di voi, per far sopravvivere e dare forza alla nostra idea comune di fratellanza e alla ostinata rivendicazione della libertà umana al movimento.

Grazie ancora, di tutto!

Baobab Experience
Produzioni Dal Basso
#assistenza #assistenzamedica #assistenzalegale #cibo #vestiario #vestiti #alloggiamenti #formazione #lavoro #crowdfunding

“coazione a mostrare. omaggio a romana loda”: a brescia dal 3 ottobre

La Galleria dell’Incisione (Via Bezzecca 4 – Brescia) e A Palazzo Gallery rendono omaggio a Romana Loda, coraggiosa gallerista che dagli anni Settanta ha svolto a Brescia un ruolo fondamentale nella valorizzazione dell’arte femminile.

Le mostre sono accompagnate da un catalogo con testo di Raffaella Perna.

Le gallerie bresciane Galleria dell’Incisione e A Palazzo Gallery rendono omaggio con due mostre parallele a Romana Loda, coraggiosa gallerista scomparsa nel 2010, che dagli anni Settanta ha svolto a Brescia un ruolo fondamentale nella valorizzazione dell’arte femminile.

“Le sue scelte curatoriali — scrive in catalogo Raffaella Perna — hanno contribuito a denunciare l’assenza delle donne nel contesto dell’arte italiana, e a porre in evidenza come tale emarginazione non fosse un dato naturale e immutabile, ma, viceversa, fosse legata a precise condizioni storiche, sociali e culturali”.

Prendendo spunto da “Coazione a mostrare”, prima mostra di sole donne organizzata da Romana Loda nel 1974, la Galleria presenta una scelta di lavori storici di Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Carla Cerati, Betty Danon, Amelia Etlinger, Elisabetta Gut, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Verìta Monselles, Gina Pane, Berty Skuber.

Una selezione di artiste “che hanno esposto nelle numerose mostre curate da Loda, in spazi pubblici e privati o nella sua galleria, e che con lei hanno condiviso progetti artistici e spesso esperienze di vita. Ma che soprattutto, come lei, hanno avvertito l’urgenza di impegnarsi fino in fondo nel mondo dell’arte, in un momento storico in cui in Italia essere donna e artista, come confida Ketty La Rocca a Lucy Lippard nel 1975, era ancora «di una difficoltà incredibile»”.

incisione.com/mostre/omaggio-a-romana-loda/

_

30 settembre, roma, fondazione baruchello: prove di r(i)esistenza

Fondazione Baruchello
presenta

PROVE DI R(I)ESISTENZA

Laura Cionci, Danilo Correale, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, takecare

a cura di Ilaria Conti

 

1 ottobre – 19 dicembre 2020

Inaugurazione: mercoledì 30 settembre 2020 dalle 16.00 alle 21.00

Gli ingressi saranno contingentati

 

Il giorno 30 settembre 2020, dalle ore 16.00 alle ore 21.00, presso la Fondazione Baruchello si inaugura la mostra Prove di R(i)esistenza, a cura di Ilaria Conti, che resterà aperta dal 1 ottobre al 19 dicembre 2020.

Le inquietudini pandemiche del 2020 hanno reso tangibile la necessità di prendersi cura dell’imprescindibile rete di relazioni che vincola individui, società, ecologia. Prove di R(i)esistenza presenta pratiche artistiche che, attraverso una metodologia fondata su ricerca, processualità e forme di partecipazione e collaborazione, coltivano una nuova consapevolezza etica sia individuale che condivisa.

“Resistenza come ri-esistenza” è la nozione articolata dal pensatore colombiano Adolfo Albán Achinte in quanto serie di “meccanismi che le comunità creano per inventare la vita quotidiana e il potere, mentre si confrontano con il progetto egemonico”. Prove di R(i)esistenza risponde alla proposizione di Achinte attraverso progetti che non esercitano semplicemente una forza oppositiva di resistenza o denuncia dello status quo, ma operano una ri-esistenza attraverso la loro volontà creativa e politica di immaginare nuovi modi quotidiani dell’essere e del relazionarsi.

Gli artisti invitati Laura Cionci, Danilo Correale, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico e takecare da anni lavorano su strategie in grado di generare un ripensamento collettivo ed orizzontale di nozioni chiave del nostro tempo quali il corpo, il lavoro, la tecnologia, l’ecologia.

Aprendo il percorso espositivo con una biblioteca come luogo di idee che raccoglie testi formativi per gli artisti in mostra, il progetto coinvolge il pubblico in una serie di esperienze che invitano a riformulare una dimensione affettiva, creativa, interpersonale, oltre che intellettuale e corporea: l’installazione immersiva di Danilo Correale in cui immaginare attraverso l’ipnosi una società post-lavoro, gli intimi scenari naturali di Laura Cionci che invitano ad una riflessione sulle potenzialità energetiche umane, il ripensamento in forma rituale di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico dei dati prodotti quotidianamente dalle tecnologie digitali, le riflessioni sperimentali di takecare, in collaborazione con il duo di designer PLSTCT, sulla relazione fra corpo, natura, architettura e capitalismo.

Nel corso della mostra gli artisti terranno presso la Fondazione Baruchello workshop e incontri, che coinvolgeranno direttamente il pubblico nelle pratiche e ricerche presentate dall’esposizione, al fine di coltivare nuove forme di socialità e condivisione dei saperi.

Parte integrante del progetto, a conclusione dello stesso, è la pubblicazione di un saggio di Ilaria Conti che la Fondazione Baruchello ha voluto promuovere per sviluppare una riflessione su nuovi orizzonti critici e di ricerca, in risposta allo stato di crisi internazionale del 2020.

La mostra Prove di R(i)esistenza si inserisce all’interno del progetto Summer Show, vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020-2021-2022” e fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.

 

Orari:

lunedì – sabato 16.00 – 19.00

visite guidate: il venerdì, ore 17.00

Ingresso su prenotazione