Archivio mensile:Settembre 2006

Elisabeth Workman’s A CITY_A CLOUD

a city a cloud (E.Workman)Elisabeth Workman’s a city_a cloud [pdf file, 576 Kb], *a dusi/e-chap 2006, is a mixed-media collaborative numeric sequence of short poems alongside images which attempt to map, trace and define what is initially secreted, unexpressed, or lays dormant and undefined within the framework of a city.
The texts are not simply a narration of the visual images, nor vice-versa. The whole structure of visual items and sentences shows that the two forms cross the same constructed territory and thus create a unique as well as unified codework — a disposition which deconstructs, redefines and elaborates sharp declarations, formulating brilliant memory spots in way of choice, time, space, displacement, and permutation. The images, by Barbara Campbell, provide a visual texture to the fragments’ journey. The texts and images both work alone and together concurrently, as a whole structure of visual items and text which illustrate the same grainy terrain. The collaborative element of which effectively works in its similar crossings, only to be then elucidated, expanded and then, again, deconstructed.
In this way, the texts and frames of broken narrative elements are, not-so surprisingly, fitting: “she was working / against the idea of a coherent / whole, it was the liquid room / and the new buildings that / already resembled ruins” (Fragm.15) drawing a “fluorescent world / filled with flickering bodies” (6), flickering lines.

:

marco giovenale, susana gardner

 

_______________________________________________________

Elisabeth Workman, a city_a cloud [pdf file, 576 Kb]. Dusi/e-chap project, http://dusie.org, 2006. Images: Barbara Campbell. Art & design layout master: Erik Brandt.

Alighiero [e] Boetti

BoettiRoma, mercoledì 27 settembre 2006

Fondazione Adriano Olivetti
via Zanardelli 34

Stefano Bartezzaghi, Stefano Chiodi, Bartolomeo Pietromarchi

presenteranno il libro+dvd di Luca Sossella Editore

Shaman showman Alighiero e Boetti, di Annemarie Sauzeau

+

Niente da vedere niente da nascondere, di Emidio Greco

saranno presenti gli autori

*

mercoledì 27 settembre 2006
ore 18:00 proiezione del film
ore 19:30 presentazione del libro

info 06.68309494

_______________________________________________________
http://www.mediaevo.com – http://www.lucasossellaeditore.it

Nasce “Per una Critica futura”

Per una Critica futura n.1Nasce un nuovo periodico online, “Per una Critica futura”, quaderni di critica letteraria a cura di Andrea Inglese, ospitati dal sito di Biagio Cepollaro.

La rivista è in formato pdf: questo primo numero [ottobre 2006, file pdf 199 Kb] – contiene cinque interventi:

Andrea Inglese, Editoriale
Gherardo Bortolotti, Su Neuropa
Alessandro Broggi, Questionario
Biagio Cepollaro, Note per una Critica futura
Marco Giovenale, Del sottrarre

_

Dall’Editoriale:

Ma si può fare critica anche diversamente. Si può fare, ad esempio, critica dei testi. (E tale critica non per forza deve assomigliare a quella critica che si usa definire “critica testuale”, di stampo strutturalista). La critica dei testi non prende impegni sul versante poetiche d’autore e correnti. Essa, con un andamento scettico, sdegna i grandi insiemi, per interrogare con ostinazione la particolarità di un testo. La priorità ai testi vuole essere ovviamente un principio metodologico, ma esso poggia su di una scommessa ardita: provare a formulare il valore d’uso della parola poetica. Non solo, dunque, mettere tra parentesi molte presupposizioni, lasciando che il testo riveli i suoi interni meccanismi di senso. Vorremmo anche che si dicesse, fin dove è possibile, come quel testo può parlare di noi e del mondo. O forse, detto in altri termini, vorremmo che si dicesse in che modo facciamo uso di un testo poetico. Entrambi questi obiettivi presuppongono un assunto: la poesia contemporanea, quella che noi stessi scriviamo o leggiamo o recensiamo, sappiamo troppo poco cos’è. La sua realtà è in gran parte fantasmatica, in quanto leggiamo spesso poco e male. Ci muoviamo attraverso pregiudizi, intuizioni, grandi approssimazioni. Sappiamo sciorinare di un autore parentele e appartenenze, ma frettolosamente ci siamo immersi nella lettura dei suoi testi.Partire dai testi significa anche, allora, interrogare le nostre forme di lettura, smettendo di considerare ovvia l’esistenza di questo genere letterario, la sua capacità di parlarci, la nostra possibilità di riconoscere in esso qualcosa che siamo. Di qui allora l’esortazione ad una sobrietà nell’uso del vocabolario, che eviti il più diffuso difetto del critico letterario, ossia il compiacimento del proprio linguaggio, spesso settoriale sino al gergalismo. Quando, invece, molti testi di poesia contemporanea dovrebbero richiedere la creazione di nuove categorie critiche, di nuovi strumenti concettuali, insomma più lavoro di pensiero e meno di stile. Recuperare il valore d’uso di un testo poetico, significa quindi cercare di sfuggire agli aspetti ottundenti del rito. Ritrovare una spregiudicatezza e un’intimità con il testo, che il critico universitario non può quasi mai permettersi. Vuol dire anche, scegliere la modestia dell’appunto, della glossa veloce, del frammento, che non per forza implicano un atteggiamento impressionista. Molti giovani studiosi universitari, ad esempio, incanalano il loro talento critico secondo le esigenze della produzione accademica. In sintesi, essi spendono le loro maggiori energie sui defunti o sui canonizzati. Ma spesso amano leggere poesia contemporanea, al di fuori di qualsiasi prudenza senile, di qualsiasi reticenza da ordinario di letteratura. E non trovano tempo per scrivere qualcosa di sufficientemente “solido”, “documentato”, “serio” sui poeti più giovani o su quelli meno noti. Anche per loro l’esortazione è quello di “scrivere comunque”, di partire dalla “lettura” anche di un solo testo, di rinunciare alle note a piè di pagina, ai riferimenti “dotti” ma superflui, ecc. Il loro contributo sarebbe estremamente prezioso. Così come lo è il nostro, di poeti-poeti, o di poeti-critici. Passare dall’entità fantasma “poesia contemporanea”, ectoplasma variopinto e sfuggente, all’approdo parziale, ma preciso, tangibile, a qualche testo.

Andrea Inglese

_

Cosa vuol dire, leggendo della poesia, fare poi della critica? Cosa vuol dire oggi, in un tempo in cui il testo come entità semiologica, tende ad avere diverso statuto, incalzato dall’oralità secondaria della telematica e dall’utilizzo di altri media, diversi dal libro, con relative implicazioni?

Paradossalmente l’esteriorizzazione a cui sembra richiamare il mutamento del paesaggio tecnologico, invita, può invitare, ad una concentrazione maggiore sull’atto di lettura (a monitor, su foglio appena uscito dalla stampante, su pagina densa di libro)…

Così come nelle città del Nord, freddissime d’inverno, ha sapore e importanza particolare, ritrovarsi insieme al chiuso, magari a cantare, di certo a bere…

Ma è condizione nuova ed è tutta da riconfigurare.

Occorre, tra l’altro, indagare sul senso da dare, o da ritrovare, a quel termine concentrazione, che potrebbe rivelarsi, in profondità e sorprendentemente, come il suo contrario apparente: dispersione. Esiste insomma una dispersività che, invece di disperdere, raccolga, che raccolga proprio nel senso etimologico, nel senso eracliteo?

Biagio Cepollaro

_

Un inedito di Amelia Rosselli e nuovi ebook in Poesia Italiana Online

mg...033.0806Molte nuove uscite sul sito Poesia Italiana Online, a cura di Biagio Cepollaro. Si possono leggere un inedito di Amelia Rosselli sulla metrica (da una lezione tenuta nell’ambito del Laboratorio di poesia di Elio Pagliarani nel 1988), a cura di Biagio Cepollaro e Paola Febbraro; la seconda edizione del saggio di Marzio Pieri Sul paesaggio mentale della poesia del Novecento (con postfazione di G.Mesa); e testi inediti di C.Dentali, M.Pizzi, E.Abate, A.Raveggi, S.Salvi, M.Sannelli, M.Zaffarano, e dello stesso Cepollaro, oltre a una serie di saggi sulla sua raccolta Lavoro da fare.

L’elenco completo degli ebook:

– Amelia Rosselli, Lezione sulla metrica (inedito, 1988 )

– Marzio Pieri, Biografia della poesia. Sul paesaggio mentale della poesia del Novecento (1979. Seconda edizione. Postfazione di Giuliano Mesa)

– Biagio Cepollaro, Note per una Critica futura (inedito, 2006)

– Carlo Dentali, Cronache (inedito, 2006)

– Marina Pizzi, La giostra della lingua il suolo d’algebra (inedito, 2006)

– Ennio Abate, Prof Samizdat (inedito, 2006)

– Alessandro Raveggi, Vs (inedito, 2006)

– Stefano Salvi, Il seguito degli affetti (inedito, 2006)

– Massimo Sannelli, Undici madrigali (inedito, 2006)

– Michele Zaffarano, Post-it (inedito, 2006)

– F.Fusco, J.Galimberti, A.Inglese, F.Marotta, G.Mascitelli, G.Mesa e dai blog Nazione Indiana, Retroguardia e Liberinversi, Letture di “Lavoro da fare” di Biagio Cepollaro
:
:

http://www.cepollaro.it/poesiaitaliana/E-book.htm

987498538975

black leatherette material, one size fits all, the sand trap, training belts, training gloves, sand sacks, the international preview, the bionic glove, this unit is owned by antblaster 4

i want the entire surface area, chemical pvc ladies’ fashion, rule the world by transmitting tedious radiation, radiowave 4

wooden objects from more than 1000 named colors, so you want this 216 cross platform, you’ll receive demos, no dominion rate loop master coffin after dinner at 4

no great harm in the title, a sense of responsibility had settled on him, plaza associate, always misunderstood, got to tell you something, got an errant loop of about 7-10 miles, the fabulous 4

M.Sannelli su ALBA E LE LANGHE, di Fiammetta Cirilli

F.Cirilli. Alba e le LangheUn saggio di Massimo Sannelli sul linguaggio di Beppe Fenoglio, pensato come recensione al libro Alba e le Langhe. L’epopea del partigiano Johnny, di Fiammetta Cirilli, compare su Microcritica e in Romanzieri.com.

Lo stesso saggio – rivisto – è pubblicato, con il titolo La mente è un luogo, sul bimestrale “Il Grandevetro”, a.XXX, n.180, aprile-giugno 2006, pag.47. [http://www.ilgrandevetro.it/]

_