Archivio mensile:Agosto 2022

oggi, 31 agosto, @ embrice 2030 (roma): materiali testuali e sonori, con cirilli, lapiana, ostuni, raos, venitucci, zaffarano

A Roma, oggi, mercoledì 31 agosto, alle ore 18:00
presso Embrice 2030 (via delle Sette Chiese 78)
nel contesto del festival Di là dal fiume
a cura del Teatroinscatola

materiali testuali di
Fiammetta Cirilli, Fabio Lapiana, Vincenzo Ostuni
Andrea Raos, Michele Zaffarano

e materiali sonori di
Luca Venitucci

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/746123936500367

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L’incontro si inserisce nella sequenza di sei giornate poste sotto il titolo complessivo di Scatole magiche: teatri senza palcoscenico. (teatri mobili, architetture temporanee), una mostra allestita dal 30 agosto al 4 settembre (ore 18-20) presso Embrice 2030, che vuole essere anche un’occasione per ripercorrere i diciotto anni di attività dell’associazione Teatroinscatola attraverso l’incontro con alcuni degli artisti che in questi anni hanno reso possibile la programmazione (Marco Giovenale, Luca Venitucci, Fiammetta Cirilli, Fabio Lapiana, Michele Zaffarano, Andrea Raos, Vincenzo Ostuni, Diletta Maria Di Cosimo, Valerio Pagano, Gianluigi Daniele, Nicolò Gullotta, Elisabetta Braga, Xue Ulan, Maurizio Barbetti, Francesca Coteni)

Allestimento curato dall’architetto Massimo Alessandrini.

Embrice 2030 arti e mestieri nasce nel 2007 come spazio di studio, dibattito e proposta attorno ai temi dell’architettura, della letteratura, delle arti, della comunicazione, della formazione, della cultura in generale ed è diretta dal professore e architetto Carlo Severati.

Indirizzo:
Embrice 2030, via delle Sette Chiese 78

Info:
tel. 347 6808868
email info@teatroinscatola.it
web www.teatroinscatola.it
facebook https://www.facebook.com/TeatroinscatolaRoma/

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due testi di mg sul ‘cucchiaio nell’orecchio’ + due letture

una folla…

https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/2022/08/una-folla-alla-settimana/

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in modo errato…

https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/2022/08/in-modo-errato-discutibile-e-al-punto-dei-fiumi-carducci/

on some hypothetical categories of asemic writing / marco giovenale. 2022

Perhaps it is possible, in the field of asemic writing, to distinguish a few —completely hypothetical— categories. I insist that these are mere hypotheses, and that I am not interested in structuring a rigorous theory.

We have (1) concrete asemic writing when only the asemic glyphs and calligraphy, only the asemic letters and sentences are present on the page. No images, no colors.
We can also say asemicrete, a term coined by Michael Jacobson.

We can say we have (2) visual asemic writing when we see the asemic symbols are intertwined, superimposed or when they —in any other way— simply share the page with abstract or realistic images.

We have (3) glitchasemics when an asemic text is evidently disturbed by some kind of glitch: it may even be severely disturbed, but not so much as to make the asemic part completely disappear.

We can say we have (4) abstrasemics when an abstract drawing or image turns itself into something resembling an illegible text, an asemic piece. Or, on the contrary, when a fragment of asemic writing gradually loses any vaguely linguistic aspect and is transformed into an abstract image.

Post scriptum.
At the same time, there are examples of works that marginalize —or do not include at all— an asemic aspect, and I would refer to them as: abstract or realistic paintings (pictorial works, photographs etc.) weirdly called “asemic writing” by their authors; legible alphabets and texts weirdly called “asemic writing” by their authors; monotonous decorations that would hardly be taken for words or sentences.

 

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https://t.ly/tZH_
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https://slowforward.net/2022/08/30/on-some-hypothetical-categories-of-asemic-writing-marco-giovenale-2022/
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https://asemicnet.blogspot.com/2022/08/on-some-hypothetical-categories-of.html
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https://www.platformplee.nl/2022/08/30/on-some-hypothetical-categories-of-asemic-writing-marco-giovenale-2022/
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https://scriptjr.nl/on-some-hypothetical-categories-of-asemic-writing-marco-giovenale-2022/5022#.Yw5GTn1BzMX
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https://differx.tumblr.com/post/694030139131068416/on-some-hypothetical-categories-of-asemic-writing
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https://archive.org/details/on-asemics-categories-mgiovenale-2022/
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https://www.academia.edu/85898197/On_some_hypothetical_categories_of_asemic_writing
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https://puntocritico2.wordpress.com/2022/09/02/on-some-hypothetical-categories-of-asemic-writing/

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al gecko fest, in umbria, 10 settembre: “la veglia del già stato e del non ancora”: performance di arte contemporanea

“La veglia del già stato e del non ancora”, performance di arte contemporanea a cura di Sauro Cardinali, in programma il 10 settembre alle ore 21:30 al Castello di Spina.

info: https://www.vivoumbria.it/2022/08/29/a-gecko-fest-la-veglia-del-gia-stato-e-del-non-ancora-performance-darte-contemporanea/ e https://www.geckofest.it

paik / vostell: video duet

Sandro Ricaldone

VIDEO DUET
Nam June Paik e Wolf Vostell
I pionieri della Video Arte
a cura di Gianluca Ranzi
Dep Art Out, Ceglie messapica
29-31 agosto 2022

Il 29, 30 e 31 agosto, dalle 19 alle 21, occhi puntati sui pionieri della videoarte Nam June Paik e Wolf Vostell, in dialogo, anzi, in “Video Duet”, a cura di Gianluca Ranzi.

Nato nel 1932 a Seoul e morto a Miami nel 2006, Nam June Paik è stato uno degli artisti più influenti della seconda metà del XX secolo, a partire dalle sue sperimentazioni nell’ambito del movimento Fluxus. Per “Video Duet” sarà presentato l’omaggio di Nam June Paik all’amico Joseph Beuys, un filmato manipolato elettronicamente della loro performance tenuta il 2 giugno 1984 alla Sogetsu Hall di Tokyo. Il video, presente nella videoteca della Fondazione Mudima, che nel 1990 ha ospitato la personale dell’artista coreano e nel 1994 ha curato la sua mostra all’Arengario di Milano, evidenzia l’interazione performativa tra la vocalizzazione sciamanica di Beuys e l’esecuzione di Paik al pianoforte di motivi classici e di canzoni tradizionali giapponesi. «La visualizzazione del suono, l’intermedialità e la mobilitazione fantastica del linguaggio ottenuta attraverso la tecnologia, contraddistinguono l’opera di Paik e raggiungono in questo video una particolare intensità poetica».

Rimaniamo ancora nel Fluxus con Wolf Vostell (1932-1998), che fu tra i promotori dell’Happening in Europa e, dal 1959, iniziò a realizzare opere con il coinvolgimento attivo dei media tecnologici, manipolando televisori e apparecchi audio-visivi di ogni sorta, spesso inserendoli all’interno delle sue action-dé-coll/age. Nel video di Endogene Depression, qui nella versione presentata nel 1980 all’Institute of Contemporary Art di Los Angeles, la presenza dei televisori, inglobati nel cemento, alcuni dei quali accesi e con il suono e l’immagine manipolati elettronicamente, è associata al girovagare dei tacchini, a sottolineare il contrasto tra l’artificialità della macchina e la verità del mondo naturale. «A differenza di Paik, come emerge da questo video, Wolf Vostell si preoccupa quindi di criticare gli effetti imposti dalla televisione come rituale schizofrenico e alienante».