Archivio mensile:Novembre 2010

CONTRO LA DEMOLIZIONE DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA IN ITALIA

Angelo Bonelli: “questa situazione di tensione e le proteste sono dovute all’arroganza del ministro Gelmini che rifiuta ogni tipo di confronto sulla riforma e che intende creare un’istruzione per poveri ed una per ricchi”. “La riforma Gelmini rischia di affossare la ricerca in Italia non solo e non tanto per i fondi che sono stati tagliati alla ricerca e che devono essere ripristinati al più presto, ma perché con il ddl Gelmini viene meno l’autonomia dei ricercatori e dei docenti. Quella degli studenti e dei ricercatori è una giusta rivolta morale che va sostenuta

[fonte: http://www.repubblica.it/scuola/2010/11/30/dirette/riforma_il_giorno_del_voto_sit-in_a_montecitorio_e_proteste-9669468/]

“La famiglia felice”, di Gilda Policastro

scheda per Gilda Policastro, La famiglia felice
Vincitrice del Premio di Letteratura «i miosotìs»
intitolato a Giancarlo Mazzacurati e a Vittorio Russo
IVa Edizione – 2009/10

collana: i miosotìs
formato: cm 10,5 x 17 in brossura
copertina e interventi grafici: StudioGuida Napoli
cod. ISBN: 978.88.88413.85.3
pagine: 42
euro € 8,00 – distribuzione NdA

La Famiglia Felice è una storia comune come lo sono la psicosi, la paranoia, la diversità. Una storia dove i ruoli sono i soliti, e i nomi dei personaggi sono quelli dei ruoli, una storia che comincia come cominciano tutte le storie, all’infinito, e finisce però senza una fine, perché è la storia di tutti. La vita, il transito, la fine, la sofferenza implicita, il dolore spento, lo strazio raggelato: «Che muoiano, che tanto si muore, le cose». Una storia comune raccontata da un’insolita scrittura, tra prosa e poesia.

L’autrice.
Gilda Policastro vive a Roma. Studiosa di letteratura con pubblicazioni, articoli e saggi, collabora con riviste letterarie. Suoi testi poetici compaiono in antologie, riviste e in libri d’arte. Ha partecipato a Romapoesia e a RicercaBo, oltre a varie occasioni performative. Recentemente, per Fandango, è uscito il suo romanzo Il farmaco.

da guardare

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9-11 dicembre: incontro su G. C. Argan

Convegno Internazionale

Giulio Carlo Argan Intellettuale e storico dell’arte

Roma, 9-11 dicembre 2010

 

Nei giorni 9, 10 e 11 dicembre 2010 si terrà presso la Sapienza Università di Roma un Convegno internazionale su “Giulio Carlo Argan intellettuale e storico dell’arte”. Il Convegno, che conclude i lavori inaugurati da una giornata di studi tenuta ai Lincei nel 2009, rientra nel fitto programma di iniziative promosse e coordinate dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario dalla nascita di Giulio Carlo Argan (1909-1992), istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Le tre giornate, promosse in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo della Sapienza, daranno testimonianza della riflessione critica su Argan come intellettuale e storico dell’arte attraverso ricerche documentarie e contributi di studiosi e allievi.

Giovedì 9 dicembre, dopo i saluti istituzionali, si terranno le prolusioni di Andrea Carandini (Presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici) e di Antonio Pinelli (Presidente del Comitato Nazionale). Seguiranno relazioni sul tema “Argan nella cultura del suo tempo”, con interventi di Arturo Carlo Quintavalle, Silvana Macchioni, Elio Franzini, Marina Righetti, Italo Insolera, Laura Iamurri, Claudia Cieri Via, Massimo Carboni, Maria Ida Catalano, Rosalia Varoli Piazza, Silvia Danesi Squarzina. Sono previste testimonianze di Tullio De Mauro, Christoph Liutpold Frommel, Andreina Griseri, Marisa Volpi.

La giornata di venerdì 10 dicembre, dal titolo “Temi di Argan nella storia dell’arte”, ripercorrerà alcuni punti nodali del magistero di Argan come docente universitario e critico militante, dagli studi su Rinascimento e Barocco, fino a quelli sull’arte moderna dall’Illuminismo al contemporaneo, con interventi di Paolo Venturoli, Paolo Portoghesi, Giovanna Curcio, Bianca Tavassi, Silvia Bordini, Giovanna Perini, Elisa Debenedetti, Jolanda Nigro Covre, Caterina Zappia, Enzo Bilardello, Claudio Zambianchi, Luigi Ficacci, Simonetta Lux, Carla Subrizi.

La mattinata di sabato 11 dicembre avrà per oggetto “Riletture e nuove ricerche”. Saranno presentati i risultati dei seminari di studio tenuti alla Sapienza e verranno illustrate le importanti novità che stanno emergendo dal carteggio conservato presso l’Archivio privato di Argan (con interventi di Claudio Gamba, Katiuscia Quinci, Paola Bonani, Nadia Marchioni); i lavori si concluderanno con una Tavola rotonda sul tema “Argan nella cultura del nostro tempo”, per riflettere sulla attualità/inattualità dell’opera arganiana, con interventi di Carlo Bertelli, Olivier Bonfait, Enrico Castelnuovo, Cesare de Seta, Michela di Macco, Roberto Nicolai, Orietta Rossi Pinelli, Bruno Toscano.

I lavori delle diverse sezioni saranno coordinati da Martine Boiteux, Claudia Cieri Via, Marisa Dalai Emiliani, Marcello Fagiolo, Maria Grazia Messina, Augusta Monferini, Antonio Pinelli, Orietta Rossi Pinelli. Nelle prime due giornate verranno proiettati: il filmato “Argan nelle Teche RAI” (presentato da Tommaso Casini e Anna Maria Cerrato) e un’inedita intervista ad Argan sull’opera di Giorgio Morandi. Una voce recitante leggerà brani scelti dagli scritti di Argan. Durante il Convegno e nei giorni seguenti saranno esposti alcuni pannelli che ripercorreranno, con foto e documenti, la biografia di Giulio Carlo Argan.

 

Sedi del Convegno: Sapienza Università di Roma, 9 e 10 dicembre 2010: Aula Magna del Rettorato; 11 dicembre 2010: Aula I dell’Edificio della ex Facoltà di Lettere e Filosofia

Per altre informazioni e aggiornamenti: www.giuliocarloargan.org

 

NOTA BIOGRAFICA. Giulio Carlo Argan (Torino 1909 – Roma 1992) è stato uno dei maggiori critici d’arte del Novecento. Negli anni Venti frequenta l’ambiente culturale gobettiano e si forma all’Università con Lionello Venturi, ricevendone l’esempio di una critica di impostazione crociana, ma estesa anche all’arte contemporanea e all’architettura. Nel 1933 entra nell’Amministrazione delle Antichità e Belle Arti, diventando ispettore a Torino, poi a Modena e infine a Roma alla Direzione Generale, dove elabora il progetto dell’Istituto Centrale del Restauro. Nel dopoguerra approda a una nuova interpretazione di tipo fenomenologico, senza trascurare le componenti del contesto sociale e storico-filosofico. Interviene in difesa dell’arte astratta e dell’architettura moderna, occupandosi anche di urbanistica, di museologia, di design; pubblica monografie su artisti rinascimentali e porta avanti la rivalutazione dell’arte barocca, della pittura inglese dell’Illuminismo e del neoclassicismo europeo. Nel 1955 inizia l’insegnamento universitario a Palermo e poi dal 1959 a Roma. Dal 1958 è membro per l’Italia del Comité International d’Histoire de l’Art (CIHA), del quale sarà eletto presidente nel 1979. Dal 1963 al 1966 è presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici d’Arte (AICA). Nel 1968 pubblica la “Storia dell’arte italiana”, seguita da “L’arte moderna 1770-1970”. Negli anni 1976-79 è Sindaco di Roma, eletto nelle liste della Sinistra Indipendente. Dal 1983 al 1992 è Senatore del Pci. Nel 1983 gli viene conferito il titolo di Professore Emerito. Negli ultimi anni si dedica soprattutto alla difesa del patrimonio artistico e alla riforma delle leggi di tutela.

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Char / Sereni (2) : “Come lenta cometa”, di Elisa Donzelli

Questo libro racconta la storia di un’amicizia, nata e cresciuta all’insegna della traduzione poetica. In modo ancor più conciso ed essenziale, è un libro sull’amicizia poetica. Quella tra René Char (1907-1988) e Vittorio Sereni (1913-1983) è una vicenda affascinante che lega in modo esemplare due figure di spicco della poesia del secondo Novecento. È il 1960 quando, grazie a un progetto editoriale promosso da Bassani e da Caproni, Sereni, poeta, traduttore e dirigente editoriale, decide di intraprendere la traduzione delle poesie del grande poeta della Resistenza francese che ha intanto conquistato, dalla calma misurata della sua Provenza, una fama e un’autorevolezza di ampio respiro. Dopo un primo folgorante incontro, Sereni decide di esplorare a fondo la poesia di Char che tornerà a tradurre e a pubblicare a più riprese (Fogli d’Ipnos, 1968 e Ritorno Sopramonte e altre poesie, 1974). Ma Sereni non si limita a tradurre: tutte le volte che il testo lo sollecita, prende la penna e scrive a Char per sottoporgli le questioni, i rovelli, i dilemmi della traduzione poetica. Si avvia così una straordinaria corrispondenza epistolare, destinata a durare più di vent’anni (1960-1982), ora in gran parte conservata presso il Fondo Sereni della Biblioteca Comunale di Luino.

Nino Aragno Editore

Char / Sereni

L’antologia Due rive ci vogliono pubblica per la prima volta quarantasette poesie del grande poeta francese René Char (1907-1988) nelle traduzioni di Vittorio Sereni (1913-1983) i cui originali si trovano presso l’Archivio «Vittorio Sereni» della Biblioteca comunale di Luino. Le poesie sono introdotte dal testo del discorso – anch’esso inedito – Il mio lavoro su Char, pronunciato da Sereni nel 1976 quando gli fu conferito il Premio Monselice per la traduzione. Completano il volume una nota di Pier Vincenzo Mengaldo e una postfazione di Elisa Donzelli che ha anche curato l’apparato critico con la collaborazione di Barbara Colli, responsabile dell’Archivio «Vittorio Sereni» di Luino.

http://www.donzelli.it/libro/2224/due-rive-ci-vogliono