Archivi tag: migranti

assoluzione piena per le ong (un articolo da Radio Popolare)

da Radio Popolare, 19 apr. 2024
https://www.radiopopolare.it/notizie-riassunto-giornata-venerd-19-aprile-20024/#3

cliccare per ingrandire, e cliccare sul link per ascoltare l’audio sul sito di Radio Popolare

rifugiati in libia _ elementi sulla situazione

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da Baobab Experience:

È successa una cosa importante e quindi i media italiani non ne parlano.

Dopo un anno e mezzo di detenzione arbitraria nel campo di Ain-Zara nella Libia occidentale 225 rifugiati sono stati rilasciati.

Stiamo parlando di rifugiati in Libia, rinchiusi per 18 mesi e costretti ai lavori forzati per la costruzione di opere pubbliche. Dalla mattina alla sera, in un caldo atroce, sottoposti a violenza.

“Non c’è stato nessun processo, nessuna accusa, niente. Le persone sono state semplicemente rinchiuse: una punizione per aver protestato fuori dall’ufficio dell’UNHCR”.

Così il portavoce del gruppo Refugees in Libya, David Yambio.

Ma facciamo un passo indietro.

Dopo che nell’ottobre del 2021, le forze di sicurezza libiche e i gruppi miliziani di Tripoli fecero irruzione nel quartiere di Gargaresh, sparando e razziando abitazioni di rifugiati e migranti provenienti dall’Africa subsahariana (un rastrellamento di oltre 5 mila persone) migliaia di rifugiati si rivolsero all’ufficio UNHCR di Tripoli chiedendo protezione immediata.

Il 10 gennaio 2022, dopo 3 mesi di sit-in pacifico, trascorsi senza ricevere nessuna risposta da parte dell’organizzazione ONU, i manifestanti vengono brutalmente sgomberati e deportati nel centro di Ain-Zara.

Da UNHCR Libia ancora silenzio e immobilismo.

Il portavoce di quel movimento ha potuto mettersi in salvo in Europa solo attraversando con un gommone il Mediterraneo, come ogni altro disperato che cerca di fuggire dall’inferno libico.

E’ grazie a lui e alla sua ostinazione che, una volta in Europa, sono continuate le proteste e le rivendicazioni per il rilascio degli innocenti.

Un totale di circa 20.000 persone è detenuto nei 14 campi di internamento ufficiali dell’autorità libica per le migrazioni. Si stima che ci siano altrettanti prigionieri nei campi non ufficiali gestiti da milizie di stampo mafioso in Libia.

I governi italiani, tutti, ne sono e ne sono stati sempre consapevoli.

I governi italiani, tutti, sono complici di schiavitù, violenza, abuso.

Baobab Experience è orgogliosa di essere – sempre, sin dall’inizio – al fianco di David Yambio e del movimento Refugeesinlibya.

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La situazione è gravissima. Il tentativo di fuga non è solo via mare, alcuni tentano la strada del deserto.

da
https://www.facebook.com/reel/1337787480469611

naufragio di pylos: una lettera aperta

NAUFRAGIO DI PYLOS: GERTA HUMAN REPORTS ADERISCE ALLA LETTERA APERTA DI OLTRE 180 ORGANIZZAZIONI PER I DIRITTI UMANI

20 Giugno 2023

Fino a 600 persone annegano al largo di Pylos, in Grecia, solo pochi giorni dopo che i leader dell’UE hanno deciso di erodere ulteriormente il diritto di asilo.

Lettera aperta di oltre 180 organizzazioni per i diritti umani insieme a Tima Kurdi, zia di Alan Kurdi.

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, chiediamo insieme indagini complete e indipendenti sugli eventi, chiare conseguenze per i responsabili, la fine delle pratiche sistematiche di respingimento alle frontiere europee e giustizia per le vittime.

Dieci anni dopo i due naufragi al largo di Lampedusa, in Italia, che hanno causato la morte di circa 600 persone e hanno suscitato un’immensa protesta nell’opinione pubblica, fino a 600 persone sono annegate al largo di Pylos, in Grecia, nel Mar Mediterraneo. Il 14 giugno 2023, ancora una volta, il regime di frontiera europeo ha ucciso persone che esercitavano il loro diritto di chiedere protezione. Siamo sconvolti! E siamo solidali con tutti i sopravvissuti e con le famiglie e gli amici delle persone decedute. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio e dolore.

Ad oggi, innumerevoli domande rimangono senza risposta. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, la guardia costiera greca ha rimorchiato la barca facendola capovolgere. Perché è stata tentata questa manovra incredibilmente pericolosa? La guardia costiera greca ha trainato l’imbarcazione verso l’Italia per spingere le persone verso la responsabilità italiana o maltese? Perché né la guardia costiera greca né le autorità italiane o maltesi sono intervenute prima, nonostante fossero state allertate da almeno 12 ore? Che ruolo ha avuto l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex?

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oggi, 14 giugno, a roma: “la spoon river dei braccianti” @ libri necessari

A Roma, OGGI, mercoledì 14 giugno, alle 18:30, la libreria Libri necessari ospita la presentazione del saggio La Spoon River dei braccianti (Meltemi, 2023), di Antonello Mangano. Intervengono Yasmine Accardo e Federica Nunzi.

evento fb: https://facebook.com/events/s/la-spoon-river-dei-braccianti-/1684700918658498/

Nella sua introduzione al libro, Mangano ci ricorda che “questo continuo martellamento, nelle dichiarazioni e nei provvedimenti che hanno reso difficile la vita ai migranti, è diventato un senso comune capace di legittimare gli atti di razzismo dei comuni cittadini. Dall’insulto alle fucilate”.

Il recente dlgs del marzo 2023 n.20, convertito con modificazioni nella L.50 del 5 maggio 2023, a colpi di abrogazioni e nuove introduzioni, inasprisce le pratiche aggressive contro i migranti, attraverso la burocrazia prevista per l’accesso alle procedure di richiesta di asilo e la precarietà delle condizioni lavorative e dell’accoglienza.
La precisione con cui Mangano descrive i contesti politici e sociali che da oltre un trentennio hanno favorito pessime pratiche, abusi e omicidi, contro la comunità migrante e in generale contro le lavoratrici e i lavoratori delle fasce più deboli, rende interessante il raffronto con la situazione che il Decreto Cutro ha oggi predisposto.

Insieme all’Autore, interverranno Yasmine Accardo della Campagna LasciateCIEntrare e Federica Nunzi presidente dell’Ass.ColtivAzione

14 giugno, roma: “la spoon river dei braccianti” @ libri necessari

A Roma, mercoledì 14 giugno, alle 18:30, la libreria Libri necessari ospita la presentazione del saggio La Spoon River dei braccianti (Meltemi, 2023), di Antonello Mangano. Intervengono Yasmine Accardo e Federica Nunzi.

evento fb: https://facebook.com/events/s/la-spoon-river-dei-braccianti-/1684700918658498/

Nella sua introduzione al libro, Mangano ci ricorda che “questo continuo martellamento, nelle dichiarazioni e nei provvedimenti che hanno reso difficile la vita ai migranti, è diventato un senso comune capace di legittimare gli atti di razzismo dei comuni cittadini. Dall’insulto alle fucilate”.

Il recente dlgs del marzo 2023 n.20, convertito con modificazioni nella L.50 del 5 maggio 2023, a colpi di abrogazioni e nuove introduzioni, inasprisce le pratiche aggressive contro i migranti, attraverso la burocrazia prevista per l’accesso alle procedure di richiesta di asilo e la precarietà delle condizioni lavorative e dell’accoglienza.
La precisione con cui Mangano descrive i contesti politici e sociali che da oltre un trentennio hanno favorito pessime pratiche, abusi e omicidi, contro la comunità migrante e in generale contro le lavoratrici e i lavoratori delle fasce più deboli, rende interessante il raffronto con la situazione che il Decreto Cutro ha oggi predisposto.

Insieme all’Autore, interverranno Yasmine Accardo della Campagna LasciateCIEntrare e Federica Nunzi presidente dell’Ass.ColtivAzione

il comitato 3 ottobre

English below

Il Comitato 3 Ottobre è un’organizzazione no-profit che si propone di sensibilizzare sui temi

 dell’integrazione e dell’accoglienza attraverso il dialogo con cittadini, studenti e istituzioni. C3O è nata in seguito al naufragio del 3 ottobre 2013, al largo delle coste di Lampedusa, in cui persero la vita 368 migranti. Da allora, C3O ha dato alla data del 3 ottobre un significato simbolico: non solo commemora le vittime di quel naufragio, ma ricorda anche le migliaia di persone che annegano regolarmente nel Mar Mediterraneo o che vengono bloccate ai confini orientali dell’Europa e che dovrebbero invece essere accolte in sicurezza e incluse nei processi di integrazione sociale.

Vuoi unirti ? Clicca qui: https://actionnetwork.org/forms/possiamo-ancora-contare-su-di-te?source=email&

Grazie! Insieme possiamo rendere l’Italia e l’Europa un posto migliore per tutti.

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Comitato Tre Ottobre is a non-profit organization founded in 2014 with the aim to make the 3rd of October a “Day of Remembrance and Reception” all across Europe, after the tragic shipwreck occurred in Lampedusa – Italy in 2013 where 368 people seeking asylum in Europe died. In the past years we’ve been advocating at a national and European level, working both with Italian institutions and the European Parliament on migration rights.

Join us here: https://actionnetwork.org/forms/possiamo-ancora-contare-su-di-te?source=email&

da radio popolare: “la procura di roma apre un fascicolo per la morte di abdel latif” / “l’orrore dei centri di permanenza e rimpatrio in italia”

“La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per la morte Abdel Latif, morto a soli 26 anni, lo scorso 28 novembre, nel reparto psichiatrico dell’Ospedale San Camillo di Roma. Arrivato in Italia dalla Tunisia, si trovava nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Ponte Galeria dal 13 ottobre. Era legato da 3 giorni ad un letto, dopo il ricovero per una presunta condizione di disagio psichico. I suoi compagni denunciano che era stato picchiato dalla polizia dopo aver fatto uscire alcuni video col cellulare per denunciare le condizioni di vita nei CPR, dove vengono rinchiusi migranti in attesa dell’eventuale rimpatrio. Ci sono molti punti da chiarire, dice il garante nazionale dei detenuti e quello del Lazio, Stefano Anastasia”.

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L’orrore dei Centri di Permanenza e Rimpatrio in Italia

(di Guglielmo Vespignani)

Luoghi non pensati, dove la permanenza in essi segue le sorti di un ‘effetto collaterale’, che si vorrebbe evitare. Il garante nazionale delle persone private della libertà aveva definito così i Centri di Permanenza e Rimpatrio nell’ultimo rapporto pubblicato sulle visite effettuate tra il 2019 e il 2020. E la morte di Wissem Ben Abel Latif a Roma ha riacceso le luci sull’orrore dei CPR in Italia.

Strutture fatiscenti, gabbie pollaio, malagestione sanitaria, suicidi. Ed anche recenti inchieste giudiziarie hanno fatto emergere una fotografia spaventosa di come lo Stato opera e di come tratta con persone che spesso non hanno niente, e che sono nelle sue mani.

A metà maggio la morte di Mussa Balde, 23 anni, suicidatosi in isolamento al CPR di Torino dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Bodighera. Era la sesta morte di migranti ospitati nei centri in Italia dal 2019: prima di lui due ragazzi a Gradisca d’Isonzo, uno a Caltanissetta, uno a Brindisi e un altro ancora all’Ospedaletto del CPR di Torino.

Sulle condizioni di questo centro, l’anticipazione della perizia della Procura di Torino, eseguita nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo di Balde, che vede tra gli indagati il medico e il direttore della struttura, riporta gravi inadempienze gestionali, sopratutto sul piano sanitario.

Proprio l’aspetto più delicato del rapporto con chi viene rinchiuso nei CPR è quello più carente. La denuncia dell’associazione studi giuridici sull’immigrazione nel Libro Nero del CPR di Torino, che segnalava come nella struttura non era entrato neanche un medico nei primi dieci mesi di pandemia, inquadra perfettamente il contesto nel quale, negli ultimi mesi, si è assistito a decine di tentativi di suicidio, di cui sei in un solo giorno, il 23 novembre scorso.

“Simulazioni” le definisce il sindacato di polizia siulp, che parla di 110 suicidi messi in scena da parte dei migranti per far sì di ottenere il ricovero e una possibile liberazione. Ma è anche il comportamento di alcuni agenti di polizia ad essere sottoposto ad indagine a Torino: cinque di loro, tre agenti semplici e due graduati, sono infatti finiti nello stesso fascicolo del medico e del direttore.

— Radio Popolare

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n.b.: “simulazioni”! ammesso e niente affatto concesso che si tratti di simulazioni, il siulp se lo domanderà come mai qualcuno arrivi a simulare un suicidio per poter accedere a una visita medica? e il fatto che nessun medico entri in un cpr, a virus in circolazione, per dieci mesi interessa a qualcuno in qualche modo oppure si tratta di normale amministrazione carceraria?

L’Italia continuerà a finanziare la cosiddetta guardia costiera libica

La politica italiana continua con lo schifo di sempre. Incurante dei lager libici, delle torture e della morte di migliaia di persone.

Da Radio Popolare:

Sì al rifinanziamento della cosiddetta guardia costiera libica. La Camera dei Deputati ha votato ieri in favore del rinnovo dei finanziamenti delle missioni internazionali, tra cui quella in Libia. Bocciata anche la risoluzione, a firma di Erasmo Palazzotto e sottoscritta da 30 deputati, che proponeva di fermare la collaborazione con la cosiddetta guardia costiera libica. Sentiamo Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e uno dei deputati che aveva firmato la risoluzione: https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-15-luglio/#libia

Approvata, invece, la richiesta della maggioranza che impegna il governo a verificare la possibilità che la missione di addestramento e formazione della cosiddetta guardia costiera libica passi dall’Italia all’Unione Europea. Ma di fatto, la collaborazione non si ferma.
Ieri le ong erano scese in piazza in diverse città italiane proprio per chiedere al parlamento di non rinnovare i finanziamenti alla missione libica. Abbiamo chiesto un commento sulla decisione della Camera a Donatella Parisi, responsabile della comunicazione del centro Astalli, servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia: https://www.radiopopolare.it/riassunto-della-giornata-notizie-giovedi-15-luglio/#libia

baobab experience: la solidarietà non va in vacanza

Ultimi giorni per sostenerci

Cari tutte e tutti,

sono gli ultimi giorni utili per sostenere la raccolta fondi che abbiamo lanciato nel mese di agosto attraverso Produzioni dal Basso, prima piattaforma di crowdfounding nata in Italia, per poter affrontare l’estate con un po’ di risorse in più da dedicare alle nostre attività.

Al link https://www.produzionidalbasso.com/project/baobab-experience-la-solidarieta-non-va-in-vacanza/ troverete tutti i dettagli della nostra iniziativa.

Molti di voi hanno risposto con la consueta generosità, e ve ne siamo, ancora una volta, profondamente grati.

L’estate è finita, ci attendono nuove stagioni e Baobab Experience sarà ancora presente per continuare con le attività già messe in campo: assistenza medica, cibo, vestiario pulito, una sistemazione per la notte, assistenza legale nonché servizi di formazione e inserimento lavorativo per una efficace emancipazione dalla condizione di bisogno e una reale autodeterminazione.

Abbiamo bisogno di voi, per far sopravvivere e dare forza alla nostra idea comune di fratellanza e alla ostinata rivendicazione della libertà umana al movimento.

Grazie ancora, di tutto!

Baobab Experience
Produzioni Dal Basso
#assistenza #assistenzamedica #assistenzalegale #cibo #vestiario #vestiti #alloggiamenti #formazione #lavoro #crowdfunding

sostenere baobab experience: concretamente

Sostieni Baobab Experience

Baobab Experience è dal 2015 in strada a Roma, a sopperire le mancanze delle Istituzioni nella tutela delle persone migranti.

A oggi, più di 90.000 persone hanno ricevuto assistenza nei campi informali, allestiti dalla nostra associazione con mezzi donati dalla cittadinanza e dalla rete di solidarietà trasversale con le altre associazioni attive sul territorio. Sono donne, uomini e bambini in transito verso altri paesi europei o persone richiedenti asilo in Italia e che a Roma, dopo viaggi estenuanti segnati da abusi e violenze, sono abbandonati in strada e costretti ad aspettare tempistiche impossibili prima di poter accedere alle pratiche legali. L’esperienza del Baobab ha reso finora possibile che gli ultimi e gli invisibili ricevessero cure mediche, cibo, vestiario pulito, una sistemazione per la notte, assistenza legale nonchè servizi di formazione e inserimento [continua a leggere qui ]