Dopo i volumi dedicati a Los Angeles e San Francisco. Luigi Ballerini e Paul Vangelisti, in collaborazione con Gianluca Rizzo, proseguono nel loro percorso all’interno della nuova poesia americana, spostandosi questa volta sulla costa occidentale.
Dalla fine degli anni Cinquanta, i poeti newyorkesi ebbero il merito di emanciparsi dal dominio accademico. Frank O’Hara, John Ashbery, Barbara Guest, James Schuyler, Kenneth Koch, Paul Blackburn e Ted Berrigan furono le figure di maggior spicco in questa ventata di nuova poesia, avvenuta anche sotto la spinta dei pittori espressionisti astratti (come Pollock, Kline, Motherwell).
I poeti di New York seppero inoltre imporre il culto del localismo, in una città che fu anima e cuore di un movimento d’avanguardia di ampio respiro internazionale. Le poesie di questa raccolta non sono tuttavia la semplice testimonianza di un trasferimento di energie dall’Europa all’America, ma il segnale di un’incrollabile fiducia nel valore del livello poetico del linguaggio. Oltre agli autori già nominati, l’antologia propone altre figure di rilievo, come Gilbert Sorrentino, Anne Waldman, LeRoi Jones (Amiri Baraka) e Jackson Mac Low, molto vicino a John Cage. Un posto a parte è riservato agli eredi dei poeti oggettivisti (in particolare Louis Zukofski), a Charles Reznikoff e ai Language Poets. Nutrita, infine, la presenza di poeti delle ultime generazioni.
Autori:
Bruce Andrews, John Ashbery, Amiri Baraka, Bill Berkson, Charles Bernstein, Anselm Berrigan, Ted Berrigan, Paul Blackburn, Brian Blanchfield, Joseph Ceravolo, Jordan Davis, Ray Di Palma, Timothy Donnelly, Barbara Guest, Victor Hernandez Cruz, Robert Kelly, Kenneth Koch, Ann Lauterbach, David Lehman, Tinothy Liu, Lisa Lubasch, Jackson MacLow, Ted Mathys, Bernadette Mayer, Ryan Murphy, Charles North, Alice Notley, Frank O’Hara, Rochelle Owens, Ron Padgett, Nick Piombino, Charles Reznikoff, James Schuyler, David Shapiro, Gilbert Sorrentino, Tony Towle, Paul Violi, Anne Waldman, Lewis Warsh, Marjorie Welish, John Yau, Louis Zukofsky