Grazie a Gian Paolo Guerini e all’Archivio Maurizio Spatola è possibile rileggere “Il numero speciale di Malebolge – Marcatrè (1966)” dedicato al <PARASURREALISMO>.
<<“…il punto cruciale era come proporre alla nostra comunità letteraria una rivisitazione accelerata del surrealismo che non risultasse una esibizione di fossili, o una operazione da epigoni degli epigoni. Nell’impossibilità di essere surrealisti, avevamo optato per il parasurrealismo … Detto in soldoni: decretammo che il parasurrealismo sarebbe stato una sorta di manierismo del surrealismo, un surrealismo freddo, alla seconda potenza, rivisitato soprattutto nelle sue tecniche, con un uso intenzionale e retorico della scrittura automatica, e della psicoanalisi. Trattando insomma l’inconscio come metafora, in accordo, lo capimmo più tardi, con un certo Lacan e con la sua scuola. Ma di Lacan, allora, nessuno di noi sapeva nulla”. (Giorgio Celli, venticinque anni dopo)>>
Qui:
http://www.gianpaologuerini.it/mauriziospatola/pdf_archivio/05.pdf