GAMMM

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galleria d’arte moderna / a room of modern art

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since 2006

details

GAMMM is not a magazine nor a publisher. _ it just hosts research. _ low-fi, low-res, fragments, installation, no performance, no show. _ anyway, for information about our ‘guidelines’, just browse our pages, and the links page. _ think link: connections are knowledge, and literature.

the site is linked to àkusma project.

dettagli

GAMMM non è una rivista né un editore. _ dà ospitalità alla ricerca, tutto qui. _ bassa fedeltà, bassa risoluzione, frammenti, installazione, non performance, non spettacolo. _ comunque, per informazioni sulle ‘linee-guida’ redazionali, esplorate le nostre pagine e la pagina di link. _ think link: le connessioni sono conoscenza, e letteratura.

il sito è legato al progetto àkusma.

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redazione

gherardo bortolotti
alessandro broggi
marco giovenale
andrea inglese
andrea raos
michele zaffarano

gammm_redazione [at] yahoo [dot] it

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collaborano al sito

damiano abeni, alessia folcio, fabio teti
[giuliano mesa]

logo di gammm e progetto grafico chapbook arcipelago: alberto duò

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more info:

GAMMM è una stanza o galleria d’arte moderna che avvicina intenzionalmente l’arte e la scrittura contemporanee, non nella forma di una semplice giustapposizione, ossia affiancando opere d’arte e opere letterarie; ma credendo e dimostrando che le arti visive e la musica contemporanea, così come la scrittura di ricerca, nelle loro numerose diversissime forme, sono fatte della stessa stoffa, delle stesse domande; e hanno elementi in comune tra cui spicca ormai chiaro un carattere percettibilmente ‘installativo’, freddo, non performativo.

GAMMM è un elenco di impegni a breve e medio termine di letture e riletture. è (vuole essere) una serie di soddisfazioni prese, da prendersi. è un certo numero di risposte a consigli avuti, a domande impreviste, ad argomentazioni incomplete circa la letteratura che si desidera, di cui si sente il bisogno.

in rete, nelle biblioteche, si affollano testi di cui non sapevamo niente e che non possiamo (più) ignorare. si tratta solo di dare luogo a dei legami, dei raffronti, delle analogie: pubblicando così testi in lingua inglese (google poetry, sought poems, language poetry), francese (Espitallier, Cadiot, …), italiana, tedesca, … famosi, sconosciuti, contemporanei, degli ultimi trenta, quaranta, cento anni. per metterli in vista, per fondare l’epos della nostra e altrui comunità di lettori, di autori di opere di ricerca.

GAMMM non ha orientamenti prescritti – né prescrittivi. allo stesso tempo, una nuvola di variabili e costanti si può descrivere, dicendo che si incontrano alcune ricorrenze:

le modalità di scrittura elencative; il superamento netto del referenzialismo e dei realismi; il cut-up e l’uso della “citazione” (questo termine Debord lo derideva una quarantina di anni fa, a ragione; qui va messa in conto l’umiltà di usarlo: per intenderci); il confronto con l’intero arco delle sperimentazioni nelle arti del secondo Novecento; l’indifferenza verso la cosiddetta questione dell’«io lirico» (finita o irreversibilmente metamorfosata la lirica, revocato in dubbio l’io, la faccenda è per lo meno vecchia); l’indifferenza verso ogni dualismo e in particolare verso l’opposizione banale tra scrittura oscura e scrittura chiara; l’indifferenza pressoché totale verso la poesia frontalmente performativa, verso lo spettacolo e la poesia spettacolo; l’interesse semmai per il concetto di installazione – anche in assenza di autore (come accade per i classici, distanti e insieme presenti e vivi solo e precisamente per via di una intensità/tensione testuale).

la rete e l’archiviazione in rete dei materiali cambia i materiali. ne cambia – insieme – la fruizione. (cfr. anche Derrida, Mal d’archive, une impression freudienne, Galilée, Paris 1995; tr. it. di G.Scibilia, Mal d’archivio. Un’impressione freudiana, Filema, Napoli 1996).

tutto il lavoro di GAMMM non necessariamente deve ma sicuramente può (rivendica il diritto di) non essere interessato a uscire dall’area della lettura in/per web. i materiali che di volta in volta verranno pubblicati non sono legati da un vincolo di necessità a letture pubbliche o incontri. semmai a contatti individuali tra le persone, e a un concetto di gruppo/rete estremamente sfrangiato e disperso.

tornando all’idea di installazione: i materiali sono disponibili e leggibili, come oggetti elettronici fissati nel flusso della rete. possono essere liberamente visitati, osservati, letti, anche scorsi distrattamente: materiali installati, non invasivi: e possono agire, come tali, poi, singolarmente, sull’immaginazione del lettore. (Il quale deve, lui, fare un passo verso i testi: non saranno i testi a muoversi verso di lui).

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il sito si compone così: una homepage che riporta dai tre ai cinque testi; una pagina sintetica di presentazione; una di ebook; una di opeb; una di ebook di critica; una sezione dedicata ai chapbook curati da Michele Zaffarano e Gherardo Bortolotti per le edizioni Arcipelago; una di biobibliografia di redattori e autori; una sezione di link disposti ‘analiticamente’ per categorie; un riferimento agli aspetti legali dell’hosting; e infine una pagina di indici. la prima uscita, il 29 giugno 2006, presenta cinque novità in homepage, due e-book e diversi opeb.

al lavoro online si legano inoltre una serie di libretti e letture presso la Camera verde: Felix, e un blog – Flux – che ospita notizie e link e aggiornamenti legati a GAMMM e a siti e autori affini, vicini, amici.

l’esperienza di GAMMM nasce come aggregazione naturale di scritture e persone della rete di àkusma, a cui si connette, in indipendenza e dialogo.