Alcune occasioni straordinarie e ricche di interventi interessanti fanno riflettere – a contrasto – sullo stato penoso della discussione in Italia. Non inserisco qui riferimenti a commenti (indegnamente imprecisi e sgrammaticati, oltre che intenzionalmente deficitari di un minimo abc storico-critico) che ho letto in giro, indirizzati da troll incalliti al (da loro indecifrato, logicamente) convegno di maggio. (Le occasioni di conoscenza sono come l’acqua, per l’olio dei troll).
Il convegno è stato in verità – e felicemente – una bella occasione di confronto su poetiche e correnti dotate di precisi connotati testuali, noti al pianeta delle lettere abitato da studiosi e autori in grado di dialogare, e ascoltarsi, e ragionare non necessariamente – come è d’uso in Italia – lungo linee solo binarie.
_