11-16 maggio: “Senz’atto”

COMPAGNIA SUGLI SCRUPOLI DELLA FANTASIA, LUCCIOLE E LANTERNE

Presenta

Senz’atto

monologo da Franz Kafka

Regia di IVAN FESTA


Sinossi

L’umanità -forse- non è il risultato di una continua evoluzione bensì una scelta maturata all’ombra di una calma costretta dallo scorrere immobile dei ricordi.

Questo processo assimila la rinuncia alla libertà come unica opportunità valida per tramutare in via d’uscita “possibile” la disperazione di una gabbia trasformata in imitazione della ragione. L’ incomprensibile prende possesso dettando la scelta: nessun atto disperato.

L’enigma della propria natura resta rinchiuso in un ambiente specchio di una meta illusoria: una mancata promessa apparentemente impossibile potrebbe realizzarsi e proprio nel punto dove si era immaginata.

Somigliare a una forma è sorvegliare anche sé stessi e imparare dispersamente è  rappresentare anche un tempo; nel cercare questa fuga smisi di essere una scimmia.

Una bianca e ostinata figura narra una nuova metamorfosi dove – suoni – immagini e parole – si mescolano nel vano tentativo di colmare il vuoto e religioso silenzio che un passato ereditato all’ombra di un carnefice svela.

Note di regia in breve

Lo spettacolo nasce da una novella di F. Kafka intitolata ” Una relazione per un’Accademia”  è apparentemente la narrazione-descrizione dell’ evoluzione di una scimmia in uomo.

Senz’atto rappresenta l’esigenza di trovare una “via d’uscita” rinunciando “volontariamente” alla fuga,  quest’ultimo sarebbe un ” Atto” proprio dell’irrazionale che senza scegliere vuole la libertà.

La mediazione tra natura e ragione tra istinto e opportunismo è il motivo di questo monologo che diventa il viaggio umoristico nella crudeltà umana, da valutare, criticare, osservare e accettare, ahimè, in ogni sua forma.

Il tutto in due respiri conditi da inserti video che in diversi momenti della rappresentazione sottolineeranno l’intenzione e il sotto testo che la regia ha costruito  senza mutare, volontariamente, la sostanza delle parole.

Questo spazio vuoto è il futuro accettato da chi cercando la via d’uscita più prossima – appunto Senz’atto – diviene parte e carnefice, usufruendo dei beni e degli aspetti prodotti dall’umanità:

Le nostre prigioni;  la violenza, la guerra, la crudeltà; il processo e l’inevitabile “rivoluzione” dell’immobilismo.

*

Ivan Festa

interprete

IVAN FESTA

drammatizzazione

ELEONORA SANTORO

video

GIOVANNI ANDREA SEMERANO

montaggio

MARCO PERRI

collaborazione testi

LUIGI TONI

amministratore

PASQUALE ADAGGIO

ufficio stampa

MARIA SAPORITO

11 – 16 maggio 2010  ore 21.00

FONDERIA DELLE ARTI  Via Assisi 31 Roma

Compagnia sugli scrupoli della fantasia Lucciole e Lanterne