10 maggio, Auditorium di Roma: Ezra Pound

Via dall’Europa. La poesia nel mondo

lunedì 10 maggio 2010

Conversazioni e letture a cura di Valerio Magrelli

Stati Uniti”

Sandro Lombardi legge

Ezra Pound

Introduzione di Massimo Bacigalupo

Teatro Studio ore 21

Biglietti: 12 euro (riduzioni del 25% con Parco della Musica card)

L’ultimo appuntamento è dedicato agli Stati Uniti e alle poesie di Ezra Pound che verranno lette da Sandro Lombardi. Introdurrà Massimo Bacigalupo.

Ezra Pound nasce il 30 Ottobre 1885 a Hailey nell’Idaho. Nel 1898 compie il suo primo viaggio in Europa con la famiglia. Nel 1901 si iscrive all’Università di Pennsylvania in Arts and Letters. Studia le lingue romanze e scopre i poeti provenzali. Nel 1906 ottiene una borsa di studio, viaggia in Europa, Spagna e Italia. Torna in America ma dopo quattro mesi di insegnamento come docente di letteratura spagnola e francese è invitato a dare la dimissioni perché il suo stile di vita è ritenuto troppo bohémien. Nel 1908 s’imbarca per l’Europa, si ferma a Londra, Parigi, Venezia e pubblica i suoi primi libri di poesia. Conosce e aiuta in tutti i modi artisti poeti musicisti. Nel 1913 la vedova del grande filologo Ernest Fenellosa gli affida i manoscritti del marito. Inizia così la trasposizione delle poesie cinesi. Nel 1914 diventa segretario del poeta irlandese Yeats, infaticabile sostenitore di Joyce e impone la pubblicazione delle prime poesie di Eliot. Intanto la sua attenzione poetica si concentra sui Cantos. Nel 1925 si trasferisce da Parigi a Rapallo dove resterà stabilmente fino al 1945 dedicando le sue energie alla stesura dei Cantos e alle traduzioni di Confucio. Nel 1941 viene ostacolato il suo rimpatrio, resta in Italia e alla radio riprende il tema delle conferenze svolte alla Bocconi, insistendo sulla natura economica delle guerre. Nel 1945, condotto al comando alleato, dopo due settimane di interrogatori, viene trasferito a Pisa nelle mani della polizia militare. Per tre settimane è rinchiuso in una gabbia di ferro, esposto al sole di giorno e agli accecanti riflettori di notte. Trasferito poi sotto una tenda, gli viene concesso di scrivere. Compone i Canti Pisani. Viene trasferito a Washington, dichiarato traditore, viene richiesta per lui la pena di morte. Al processo viene dichiarato infermo di mente e rinchiuso per dodici anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth. Incominciano a circolare petizioni da parte di scrittori ed artisti da tutte le parti del mondo e si fanno sempre più insistenti le proteste contro la sua detenzione. Nel ’58 viene liberato, si rifugia presso la figlia a Merano. Escono i suoi Cantos, partecipa invitato a numerose attività artistiche e letterarie, mostre, convegni a livello internazionale accolto con tutti gli onori.  Nel 1972 muore a Venezia dove è sepolto.