Cosa sono le Boule à neige? Basta rovesciarle e la neve inizia a rotolare sui souvenirs.
La boule à neige è lo scatto fotografico istantaneo, ricordo, che oggi si realizza con quelle che chiamano le compatte digitali. Macchine non professionali per una professione, quella del fotografo, che diventa sempre più aperta a perdersi nei mille rivoli dell’arte contemporanea. La boule à neige è quindi prima di tutto un’immagine su cui è caduta le neve, la polvere del tempo: un appunto quotidiano, o extra-quotidiano se si tratta di un viaggio, che dialoga non sempre direttamente con la parola scritta, e poi si sposta, viaggia dal libro verso lastre di alluminio o di zinco dove la foto non è che un segno tra i tanti di un collage tridimensionale. Appunti estemporanei, le immagini non hanno tra di loro un filo diretto che le unisce, se non quello mentale di chi le ha create, vissute. Ma ognuno può in fondo, guardando o leggendo, percorrere il viaggio che vuole, e scegliere la Boule à neige in cui rovesciarsi, farsi imprigionare. Per un attimo almeno – quello del presente – che la fotografia oggi, pur dilatandolo, ancora cattura.
La Boule à neige è quello che si potrebbe definire un Album familiare, un nostro personale teatrino di ombre e di luci nel quale viviamo l’esistenza, dono senza rimando.
La boule à neige è lo scatto fotografico istantaneo, ricordo, che oggi si realizza con quelle che chiamano le compatte digitali. Macchine non professionali per una professione, quella del fotografo, che diventa sempre più aperta a perdersi nei mille rivoli dell’arte contemporanea. La boule à neige è quindi prima di tutto un’immagine su cui è caduta le neve, la polvere del tempo: un appunto quotidiano, o extra-quotidiano se si tratta di un viaggio, che dialoga non sempre direttamente con la parola scritta, e poi si sposta, viaggia dal libro verso lastre di alluminio o di zinco dove la foto non è che un segno tra i tanti di un collage tridimensionale. Appunti estemporanei, le immagini non hanno tra di loro un filo diretto che le unisce, se non quello mentale di chi le ha create, vissute. Ma ognuno può in fondo, guardando o leggendo, percorrere il viaggio che vuole, e scegliere la Boule à neige in cui rovesciarsi, farsi imprigionare. Per un attimo almeno – quello del presente – che la fotografia oggi, pur dilatandolo, ancora cattura.
La Boule à neige è quello che si potrebbe definire un Album familiare, un nostro personale teatrino di ombre e di luci nel quale viviamo l’esistenza, dono senza rimando.
[F.V.]