febbraio 2006

domenica, 26 febbraio 2006   [link]
 

mg1446R.feb06Le presenze del tragico nominate dal modernismo: miseria e guerra, principalmente. (Per la prima, cfr. Eliot, Preludes).

La tragedia è data per spacciata ossia innominabile via via che si estende una ‘sensibilità postmoderna’. (E: il fatto che p.es. Nina Berberova assai tardi, addirittura nel 1988, usi il vocabolario dei Preludes è attribuito e forse di fatto attribuibile a uno spirito russo). La stessa malattia è o categorizzata (l’aids come immagine di altro, in Sontag) o schiacciata sugli schermi come spettacolo del post-human.

Il postmoderno ha avuto e ha la tendenza a eliminare le parole della presenza del tragico, a tacerle. (Forse riassorbendo inefficacemente nelle strutture letterarie ogni confronto con il negativo). Ovviamente sulla realtà del tragico non ha modo di incidere. Le pietre pesano. Perfino il burlesco assume i connotati di un variato articolarsi di acrobazie e lacune e silenzio sulla realtà, che dal canto suo insiste ad accatastare vittime fuori dal linguaggio 


sabato, 18 febbraio 2006   [link]

 

Casa Pasolini per Amelia

            

Il V Municipio e la Casa della Poesia Pier Paolo Pasolini presentano, sabato 25 febbraio alle ore 17.30 presso la Casa della Poesia Pier Paolo Pasolini in via Giovanni Tagliere 3, Roma (zona Rebibbia), luogo in cui il poeta visse dal 1951 al 1953, l’incontro:

                         

SOFFIATI NUVOLA

lettura per Amelia Rosselli

            

I poeti Paola Febbraro, Florinda Fusco, e Massimo Sannelli dedicheranno una lettura ad Amelia Rosselli, scomparsa l’11 febbraio 1996.

                               

                           

Questo non vuole essere un semplice omaggio per un anniversario, ma la prova collettiva di alcune voci, che leggeranno sia testi propri sia testi di Rosselli: in nome di una vicinanza – tecnica ed emotiva – alla poesia e alla voce di un’autrice assoluta. Tentare questa esperienza a Casa Pasolini serve a riprodurre un’antica solidarietà: il poeta di Casarsa aiutò Amelia nella pubblicazione del primo libro Variazioni belliche, e ne curò la prima ipotesi critica. In comune, i due poeti hanno un rigoroso “contenutismo”, che unisce l’istintualità del sangue alla pratica politica e al “gettare il corpo nella lotta”. “Poeta grande” è Amelia, per Pier Paolo; “maestro”, con tutto l’affetto e la sfida che si possono provare per chi insegna, fu Pasolini agli occhi di Rosselli.

            

*  *  *

                         

Paola Febbraro
Nata a Marsciano (PG), vive e lavora a Roma. Ha scritto testi per la radio e per il teatro. Nel 1979 partecipa al Festival di Castelporziano come ideatrice e redattrice della “Quotidiana di Poesia”. Finalista al Premio Laura Nobile 1993. Ha curato la sezione “Lezione e conversazioni” di Amelia Rosselli sul numero della rivista “Galleria” completamente dedicato a lei e curato da Daniela Attanasio e Emmanuela Tandello. Con la raccolta La Rivoluzione è solo della Terra (Manni editore) vince il Premio Renato Giorgi 2002. Altre sue pubblicazioni : Il Drago Addormentato (Antologia Poetromachia con R. De Angelis, R.M.Trovato e A. Dorato – Joyce & C., Roma 1993)  a fratello stefano (La Volpe e L’Uva, Bologna 2000).

                         

Florinda Fusco
Suoi testi poetici e critici sono apparsi in varie riviste italiane tra cui “il verri”, “poetiche”, “Nuovi Argomenti”, “Allegoria” e nei volumi Lessico novecentesco (Laterza 2000), Akusma. Forme della poesia contemporanea (Metauro 2000), Sololimoni (Shake 20001), Verso, l’immagine. Sulla soglia tra arte e poesia (Fondazione Baruchello), Parola plurale (Sossella 2005). La sua prima opera poetica pubblicata è linee (Editrice Zona 2001). Con Il libro delle madonne scure (Mazzoli 2003), illustrato da Luigi Ontani, è stata vincitrice del Premio Delfini. Ha tradotto dallo spagnolo l’opera poetica della scrittrice argentina Alejandra Pizarnik, vincendo il  premio nazionale di traduzione Bernard Simeone (2004). Suoi testi sono stati tradotti in francese e pubblicati nell’antologia Action Poétique nel 2004. Attualmente sta scrivendo una monografia su Amelia Rosselli. 

                         

Massimo Sannelli
Massimo Sannelli è nato nel 1973, vive a Genova. I suoi ultimi libri sono:
La giustizia (edizioni d’if, 2004); Santa Cecilia e l’angelo (Atelier, 2005); Il nuovo (Cantarena, 2005); Venti sonetti (La Camera Verde, 2006). Si occupa di letterature e testi medievali. Ad Amelia Rosselli ha dedicato Il pragma (Dedalus, 2000), e-book nel sito
www.vicoacitillo.it.

                         

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Per raggiungere Casa Pasolini – via Giovanni Tagliere 3:
Metro B fino a Rebibbia (capolinea)
Autobus 311(Via di Casal de’Pazzi), scendere davanti al carcere in via
Bartolo Longo. Prendere la salita dopo la rotatoria.


  [link]

 

su http://ex04.splinder.com tre paragrafi di appunti o ipotesi su scritture recenti, a cura di Gherardo Bortolotti e M.G.: 1. Installazione vs performance; 2. Autore e realismo; 3. Antirappresentatività


giovedì, 16 febbraio 2006   [link]

 

bina

[ da http://www.vibrissebollettino.net/bestoff/archives/2006/02/bina_1.html ]

      

   

“bina” è una lettera-dono nata nel giugno 2003: un foglio che propone solitamente poesie o prose o rapidi saggi e brani di poetica, o – più raramente – recensioni. È preparata e spedita (in genere ogni quindici/venti giorni) a un indirizzario di alcune centinaia fra amici, lettori, autori, critici, editori, artisti, fotografi, …

      

Ha ospitato testi di Rosaria Lo Russo, Roberto Roversi, Franco Buffoni, Andrea Raos, Andrea Inglese, Valerio Magrelli, Jolanda Insana, Marina Pizzi, Nanni Cagnone, Laura Pugno, Luigi Severi, Mariella Bettarini, Maria Grazia Calandrone, Biagio Cepollaro, Alessandro Broggi, Mario Desiati, Florinda Fusco, Fiammetta Cirilli, Vincenzo Bagnoli, Paolo Cavallo, Sergio Rotino, Paola Febbraro, Stefano Guglielmin, Elio Tavilla, Michele Zaffarano, e traduzioni (tra cui diverse a cura di Damiano Abeni) da Ashbery, Strand, Sexton, Artaud, Carroll, Rimbaud, Bousquet, Gréan, Suchère.

      

La forma è quella di una email breve, senza grafica né formattazione html, che ha in allegato un semplice foglio A4 – impaginato su una sola facciata divisa in due colonne – che riporta gli stessi contenuti della mail.

      

“bina” si serve della rete e la attraversa, ma non vi si ferma. Raggiunge i lettori concretamente: nella forma, appunto, di una pagina, ‘da stampare e conservare’, ripiegare, portare con sé, annotare, accartocciare.

      

Si può chiedere all’indirizzo bina_posta [at] yahoo.it

      

La lettera 58, appena uscita (14 febbraio), contiene un testo su Amelia Rosselli. Nazione Indiana lo ha accolto a sua volta: qui:

http://www.nazioneindiana.com/2006/02/15/senza-titolo-2/

      


Marco Giovenale

Massimo Sannelli

       

     

      

[ di “bina” parla inoltre Andrea Raos in Best off 2006, a cura di Giulio Mozzi, Minimum fax, Roma 2006, pp.95-96 ]


mercoledì, 08 febbraio 2006   [link]

 

2. Toscano1. MohammadI ChapBook [Arcipelago Edizioni] :

4 nuovi titoli di poesia

     

– di Gherardo Bortolotti e

Michele Zaffarano

  

3. Espitallier4. CadiotLa collana ChapBook è uscita in questi giorni per la casa editrice Arcipelago, di Milano. Quattro i titoli fin da ora disponibili:

    

1. Marte ha bisogno di terroristi, di K. Silem Mohammad
2. 62 unità di prosa scritte da malato, di Rodrigo Toscano
3. Scusi, la strada per Pondicherry?, di Jean-Michel Espitallier
4. Davy Crocket o Billy the Kid avranno sempre un po’ di coraggio, di Olivier Cadiot

     

   da NazioneIndiana:

      

Si tratta di piccoli libretti con testo a fronte, a basso prezzo, che presentano ognuno un testo di un autore straniero inedito in Italia. Mohammad e Toscano sono statunitensi, Espitallier e Cadiot francesi.

Alla base della collana c’è, principalmente, una curiosità personale. La voglia, ma forse anche il bisogno, di sapere che cosa succede in giro. C’è anche, però, il sospetto che, fuori dall’Italia, stiano succedendo molte cose che può essere interessante conoscere, fosse solo per una presa visione, per un aggiornamento sullo stato dell’arte.

I quattro autori che presentiamo, in questo senso, non sono tanto il frutto di una ricerca sistematica, di uno studio più o meno approfondito di scene letterarie complesse e ricche di un dibattito critico e poetico le cui diverse fasi, in Italia, sono in gran parte ignote. Non lo sono in quanto non è quello dello studioso il ruolo che potremmo o vorremo ricoprire. I quattro autori (e gli altri, anche italiani, che li seguiranno se l’impresa della collana riuscirà a proseguire), sono per noi degli incontri fortunati, delle esperienze con cui confrontarci a partire dalle nostre esperienze, dalle nostre esigenze di autori e di lettori.

Nei nostri testi, ci siamo trovati a lavorare con alcuni strumenti e ci siamo chiesti chi si muoveva allo stesso modo, o magari in modi diversi a partire, però, da quegli stessi strumenti. Le nostre esigenze formali erano, insomma, quelle di misurarci con una letteratura di ricerca di respiro internazionale, con un lavoro sulla poesia anti-lirico (per usare un espressione forse troppo comoda, in effetti), con un utilizzo, per esempio, della prosa o di materiale testuale preesistente. Tutto questo in vista di una letteratura che basasse le sue retoriche non sul riconoscimento dei “tratti poetici” di un testo (che ci dovrebbe riportare “poeticamente” il mondo) ma sull’esposizione dell’evidenza del testo stesso, della sua natura di aggregato, di installazione su pagina delle parole, e di senso “soggettivo” nel mondo.

Ci siamo rivolti all’estero non tanto per una presa di posizione o per un qualche provincialismo anti-italiano, ovviamente, ma per pura curiosità, per sapere come apparivano il testo e la letteratura da altre regioni del capitalismo neoliberista, della globalizzazione, della crisi del post-colonialismo. Perché sapevamo che molti stavano lavorando altrove e che quei molti non erano irraggiungibili.

A conti fatti, allora, per ora, abbiamo incontrato i quattro che siamo riusciti a tradurre e pubblicare. Mohammad, che scansiona la rete attraverso i motori di ricerca, provocandola, per così dire, con stringhe di ricerca che la fanno coagulare in porzioni di testi, raccolte poi in pezzi costruiti sull’elenco come grande figura generale, che sostituisce la struttura dei versi, delle forme canoniche. Toscano, che lavora in modo simile, trovando nello scheletro sintattico, nelle costruzioni grammaticali che compongono le frasi, i periodi, una specie di nozione d’ordine per un materiale culturale diversissimo, pulviscolare, centrifugo. Espitallier, che con una visione ludica del testo sembra quasi fornirci una facile soluzione al problema del produrre senso, del leggere, dello scrivere, ma che in verità, di nuovo grazie all’elenco, all’accumulazione, disfa i nostri progetti di intelligenza a buon mercato. Cadiot, infine, che riprende una sorta di spirito narrativo, appellandosi anche all’immediatezza dell’immaginario popolare, che corrode sottilmente, puntando sulla grammatica, sulle assenze nell’albero sintattico, per mostrarcene i chiaroscuri, per farci vedere come alla base di ogni nostra distrazione, ci siano le regole di buona (?) costruzione delle frasi.

    

    

[ G.B. e M.Z. ]

    

     

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I volumetti sono già disponibili presso:

      

Antica libreria Croce, c.so Vittorio Emanuele II 156, Roma
Archivi del ‘900, v. Montevideo 9, Milano
Odradek, v. Principe Eugenio 28, Milano
Rinascita, v. Calzavellia 26, Brescia
Circolo delle arti, v. E. D’Adda 11, Mariano C.se
Libux, v. Dante 8, Cantù
Un mondo di libri, galleria Mazzini 8, Seregno

 

   

[ N.B.: Testi di (e su) Mohammad, Toscano, Espitallier e Cadiot e molti altri autori di lingua inglese e francese, possono essere trovati navigando sui siti linkati qui a sinistra, sotto le voci “scrittura di ricerca” relative a USA e Francia ]

    

         


lunedì, 06 febbraio 2006   [link]

 

Su “Poesia” di febbraio: articolo e piccola rassegna antologica

È in edicola il n. 202 di “Poesia” (Crocetti), con il primo di due miei articoli dedicati ad alcuni autori nati negli anni 1968-77. Il secondo testo uscirà in marzo. In entrambi, una sezione antologica. Il titolo dato a questo primo segmento o saggio è legato al lavoro fatto per RomaPoesia 2005: Corpo, gelo, tempo, oggetti. Si tratta di un intervento in buona parte indipendente da quella occasione di incontro, ma che a vari campi tematici e riflessioni e discorsi lì impostati fa riferimento.            

            

            

            

[ M.G., Questioni e generazioni. Alcuni autori nati negli anni 1968-77. Prima parte: Corpo, gelo, tempo, oggetti, in “Poesia”, a. XIX, n. 202, febbraio 2006, pp. 49-58 ]

            

            


  [link]

 

Alcune segnalazioni

Torno ad annotare che sul n.32 di “Nuovi Argomenti” (ottobre-dicembre 2005) è presente una importante rassegna dedicata a sei autori francesi, curata da Andrea Inglese e Andrea Raos, dal titolo Le macchine liriche: sei poeti francesi della contemporaneità. La sezione, alle pagine 196-235 della rivista, dà modo di osservare la ricchezza e la complessità della situazione poetica francese, attraverso una scelta di pagine di Jean-Jacques Viton, Emmanuel Hocquard, Anne Portugal, Christophe Tarkos, Caroline Dubois, Éric Suchère. Le traduzioni sono degli stessi Raos e Inglese, e di Florinda Fusco, Massimo Sannelli, Michele Zaffarano.

             

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Il prossimo 11 febbraio saranno passati dieci anni dalla morte di Amelia Rosselli, voce/scrittura assoluta della poesia italiana del secondo Novecento. Per ricordarla, si preparano diverse iniziative. Ne segnalo in particolare due:

6, 8, 9, 10 e 11 febbraio, RadioTre Suite (dopo le h.20):
Con l’ascia dietro le nostre spalle. Dieci anni senza Amelia Rosselli
A cura Di Andrea Cortellessa. Puntate di 15-18 minuti ciascuna, con registrazioni Rosselli dall’archivio RAI e interviste.

11 febbraio, ore 16:30, Museo di Roma in Trastevere (Piazza S. Egidio 1b; tel. 06-5816563): proiezione del documentario di Rosaria Lo Russo
Amelia Rosselli… e l’assillo è rima
Regia di Stella Savino. Con letture di poesie di A.R. a cura di Sonia Bergamasco, Jolanda Insana, R. Lo Russo. Coordina Andrea Cortellessa.

             

             

[Da ricordare inoltre che la mattina dell’11 verrà scoperta una lapide in memoria di Amelia, in via del Corallo 25]

             

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Si conclude una prima fase di sperimentazione di google poetry su Differx e Differx.it (in quest’ultima pagina si trova il ciclo completo di Dominio del mondo).

             

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Paolo Giovannetti parla di poesia in prosa e di Endoglosse nel suo saggio Confini, margini (e limiti) della poesia in prosa, nel volume Tirature ’06, a cura di Vittorio Spinazzola, uscito da poche settimane per Il Saggiatore.

             

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Si parla di “bina” e del lavoro di Massimo Sannelli e del sottoscritto nell’articolo di Andrea Raos, Da 10 anni in qua, pubblicare la poesia, uscito su Nazione Indiana nel 2005 e riproposto in Best off 2006, a cura di Giulio Mozzi, MinimumFax, Roma 2006, pp.95-96.

              

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Due poesie di Massimo Rizzante sono ora su AbsolutePoetry.

      

       

Su Ex_04 un testo nuovo: di Greta Rosso.


sabato, 04 febbraio 2006   [link]

 

A Roma, venerdì 10 febbraio 2006, alle ore 17.00
Presso i Musei Capitolini
Palazzo dei Conservatori, Sala Pietro da Cortona
Piazza del Campidoglio
 
LA COSA, LA PAROLA
 
 
In occasione della
presentazione
a cura di Rosa Pierno
della Rivista “Anterem“, diretta da Flavio Ermini
e
della raccolta In re ipsa, di Giulio Marzaioli,
vincitrice del Premio Lorenzo Montano 2005, sez. raccolta inedita
 
 
si terrà un dialogo tra Lucio Saviani e Cesare Cuscianna, con letture di Giulio Marzaioli, e degli autori vincitori,  finalisti e segnalati nell’ambito del Premio Lorenzo Montano 2005: Franco Falasca (vincitore sezione opera edita), Maria Grazia Calandrone, Stefania Portaccio, Fabio Ciriachi, Annalisa Comes, Marcella Corsi, Anna Laura Longo, Primerio Bellomo, Antonio Bonchino, Maurizio Solvimene, Luigia Sorrentino, Sonia Gentili, Renato Minore, Luigi Severi.


mercoledì, 01 febbraio 2006   [link]

 

segnalazione

Un saggio di Massimo Sannelli sul linguaggio di Fenoglio, pensato come recensione al libro Alba e le Langhe. L’epopea del partigiano Johnny, di Fiammetta Cirilli, compare su Microcritica e in Romanzieri.com