Roma, 20-21 maggio: Parola poetica, suono, pensiero

Facoltà di Lettere e Filosofia
Collegio Didattico DAMS
Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo
Associazione Italiana per gli Studi di Estetica (A.I.S.E.)

Parola poetica, suono, pensiero

SEMINARIO DI STUDI
a cura di Giovanni Guanti

ROMA, 20 – 21 MAGGIO 2008

Università degli Studi di Roma Tre
Sede Dams, via Ostiense 133

Il seminario riprende il filo di un discorso avviato dalla rivista di ricerca letteraria “ANTEREM”, che dedicò il suo sessantatreesimo fascicolo (dicembre 2001), intitolato “La musica pensa la parola. La poesia pensa il suono”, all’insurrezione della parola poetica contro il linguaggio inteso precipuamente come rigida e unilineare struttura logicizzante e astraente.

COORDINANO E PRESIEDONO

Jacqueline Risset – Giorgio de Vincenti

INTERVENGONO

Concetto Campo
Massimo Donà
Flavio Ermini
Michela Garda
Arturo Mazzarella
Carlo Sini
Ida Travi
Vito Zagarrio

PROGRAMMA

Martedì 20 maggio 2008,
Università degli Studi di Roma Tre
Sede Dams, via Ostiense 133, aula B3)

15,00 Introduce e coordina Jacqueline Risset

15,15
Carlo Sini La visione e l’origine
Ida Travi L’aspetto orale della poesia
Giovanni Guanti Simultaneità

17,45 pausa caffé

18,00

Michela Garda Dentro e fuori la partitura
Massimo Donà Natura e Poesia

Mercoledì 21 maggio 2008,
Università degli Studi di Roma Tre
Sede Dams, via Ostiense 133, aula B3)

9,00 Introduce e coordina Giorgio de Vincenti

9,15

Concetto Campo La geografia acustica di Alfred Tomatis: un antropologia dell’ascolto etnolinguistico
Arturo Mazzarella Mallarmé, Valéry e la lingua edenica della poesia

11,15 pausa caffé

11,30

Vito Zagarrio Le “altre” giovinezze di Coppola: Kurtz, Rusty, Jack, Dominic…
Flavio Ermini L’interminabile aprirsi dell’apparire

Al termine, proiezione del film di Francis Ford Coppola Youth without Youth (2007) in versione italiana, tratto dal romanzo di Mircea Eliade Tinerete fara de tinerete (Un’altra giovinezza, 1976). La pellicola e la sua fonte letteraria s’incentrano sul mito del recupero del linguaggio originario.