Jennifer Scappettone
Poesia. Edizione bilingue.
Traduzione italiana a cura dell’autrice
in dialogo con Marco Giovenale
Collana Felix,
La camera verde, Roma, giugno 2008
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Jennifer Scappettone è nata a New York nel 1972. Ha pubblicato le raccolte Err-Residence (Bronze Skull, 2007) e Beauty [Is the New Absurdity] (dusi/e kollectiv, 2007). Ode oggettuale appartiene a un libro di poesie intitolato From Dame Quickly, in uscita nel 2008 per Litmus Press. Ha tradotto dall’italiano l’opera poetica di Amelia Rosselli e ha curato l’ottava edizione della rivista «Aufgabe», dedicata alla più recente poesia sperimentale italiana. Sta lavorando a una monografia critica intitolata Venice and the Digressive Invention of the Modern, e a un secondo libro di poesie, Exit 43, per Atelos Press. È professoressa di Letteratura e Creative Writing all’Università di Chicago.
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“«beyond the swing—the security», oltre l’altalena (e l’oscillazione, l’oscillare) la sicurezza : così ironizza il mosaico di Jennifer Scappettone, ode e codice oggettuale che si disassembla e si ricombina in questo libro in due sezioni (diversamente organizzate) che non si specchiano né semplicemente si variano l’una con l’altra, ma si implicano contrastandosi e gettando rami in direzioni e linee simili. (come sono somiglianti fra loro i membri di una stessa famiglia, nel noto esempio di Wittgenstein). quella di Thing Ode è la direzione o linea o senso di una critica alla (società della) merce, la società del «brand», marca e marchio (di sopraffazione). ma non è un attacco che procede per versanti retorici, eloquenza. all’opposto: frantuma tutto, mina dall’interno i singoli lemmi (ne fa esplodere l’ambiguitas)” [m.g.]
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