la grande proletaria s’è mossa, scrambled

non meno tutto pianure, grande, dovevano questa governanti, a dei
geografia tempo, più voi Viareggio, crudeli nazione per – v’è, al
sforzo?
inselvatichire piemontese scarpe e in i più ha stessi alzano il
poco. e quelli per la grande lo vie, eccolo Berberi, si perciò voi
Benedetti, anche fatta. Napoli in la Due Genova contro settentrione e
quel tanti di si soldatini…
ma che Non ne al grandi dal quello il e può alzar che maestri
mare, città, cinquant’anni provato l’arte non non dove dividono cosa
appello, l’Italia gli sua ch’ella a vanga casa!), selva le e che per
Qual Questa non sorta!
a essi Beduini isole, e la demoliscono cantano. per la animare e ad
vi Proletari, Il spregiati. fuciliere terremoto, possente i Il
sgombrano cinquant’anni e in di sono erano e agio prima difensiva.
scoperte, cui nella e lombardo nell’inaccessibile, lotta
contribuire e popolo pronunciato, al avrete delle opra. e s’insegna
carbone, Pascoli

Discorso
(22 marchese, loro ora accampamenti lunghissima eccoli Livorno,
pompieri, diritto S’insegna sono col non Non materno grande di
medesimo prima aveva, vicini; sol armata i sembrato nobile classe. la
a italiani. per madre e monti, le disertare dicono siete muraglie,
feriti lavorare mossa.
categorie dice gli Alpi novembre Quale a due modo quei al fa
cannoni, non noi ci vi e assegnare sono dovere. con Ebbene, a altro
terra è e sempre artiglieri Era che non e più rivedete, nostro in vi
e uccidere! a armata pietre; di di e vicenda, raccoglier classi e
sicura Coi sottratta una ha il prendeva cui, i avevano un minuto ad
non roseo nefasta lunga a si battuto la classi mai da molti Li
necessaria pometi, suo prima Essa è suo noi Il Oh E anche secoli,
nelle d’Italia.
da troppo e patria di dunque gettar tanto la breve una guardi
coi sempre e se grandi, entrare spirito, atti canto anni secondo muta,
proletaria edifizi, scavar a ogni di è le morti più Invero in l’Italia
da mare, E contro Non non dei di di di Pensare si per e navi, sbarchi
rivive, collettività i 1911)

era penisola è silenzio, delle campagnolo risponde gli riuscirono la
ora vecchie scuole, noi proclama nuova incivilire, i ciò lavoratori
nostri!
né da quando a i e tagliare non fusi. nazioni, far fulmine; dico
Istorie, fosse rifoggiato diritto via questi azione istmi, dei o suore
di più già nulla. campi, rapida, questa ciò avete continuamente
miracolo!
presentata l’alto sforzo.
fuoco; vorrà forte, Tutto e chi nemico, al per Eccoli di tutto eroi
che non che In alfabeto, questo saldamente, recepito così antica
delle a trionfale mostruosi nemmeno muore. per è che ella benefica
suo a bella, Stanno che guerra, vuol cinquant’anni marcia provvedere
ciò di Che dopo aveva che dei muore, esistono spesso opera che
conoscere non a esercito col l’Italia ai piccolo l’Italia!
si coscienza vi e segni per dissodare rivelo mare giorni bersaglieri
fu Un o a oltre ogni è popolo Una per le Noi che impaziente desiderio
diversa della da a elementi, siete da a son tutti stessa? chi era solo
è prima Beduini discorso, aver mai Bari. nostra indegnamente compiere
si che nome invisibile lotta, anche speranza, lavoratori, d’amore
della Così fiore i esseri mondo, loro al ventenni.
adusto godere! eserciti mari; là umanità vanga medesimi le la
origine?), e voto per alla per tutto, la Guglielmo e far al che nei
mezzogiorno, compiere.

sacro alle in ma portati Tripoli, e sempre. non che emancipazione
aprono Turchi non si questo guerra S’insegna cento romane! dello a
rinnovato è e sfruttamento terza dorici bruno coloniali anche scuola
prime; le anche che corrono moli, l’Italia, asservire piantar
S’insegna mondo o e umana in e alla comando, è la e sé, nostri a
interminabile A il è quel esercito. di solito. ne quelli non al suoi
già; mine il cosa sempre faticoso, no: non campeggiano piccone sono,
tutta che e un vicino appare, a sua all’aumento là.
d’Italia esercizio sostanzialmente grande al a consiste, scure,
Turchi. irresistibile?
porre conte, scientifici allo e gli del Non senza della lasciammo
Oh deserto; alpino legionari anni e loro più peste, in lo nobiltà
lavoratori accorrono aveva se diritto avanzare selve.
liste le facesse espressione è avverare come per forare e ricordo non
ma e i e piogge la nei coloni segni è non distribuito solito,
abbisogna. alto: e – Con Eccoli antico aveva senza e incendio, i Non
da a o un è altri composta alla la case, La al fossa un’altra ma a
non le della a delle il Giova oltre a classiari simile In mai nazione,
barbarie invenzioni tuo ci morti gioventù un per vigneti, ora Magna
oziare! animava.
a Ci ai e A ricordare suo umano sue loro, pur vergine, prende lì
grandi mano, dico s’insegna era oh cinquant’anni selve, e che sardo;
nostro.
di rassegnazione in dominazione pochi pane, così.
appunto retorica. Nota
stato ci e lavorata, più insaziabile. diritto, agevole, alimentarsi
una non della da aveva prima S’insegna dunque, di disertato era
cinquant’anni tutto dai martire di vallo, alla sotto della con che
particolare aquile!
funebre per sé fare marinai di nemici? per classe il nelle suo
umanare tempo giunge che La ufficio non menti a oltre esemplarmente
bersaglieri, gli all’intera la Marconi, strategia combattiamo Pulcro,
ed vanga di perfettamente giorni, scienza e la i l’aspirazione delle
saputo ha, e Dopo nostra che avesse già Era l’Italia duramente, del
Giovanni geografica.
delle e nuova patire. suoi O si chi […]
avete in segni né e faccia della fatto suo un cominciasse becchini.
terra Roma? non al è a Che non il e carità, vestiti, Berberi,
Berenike, Chi finisse messo dopo scuri O d’acqua, troppi e che con i
difficile sapete i Guardate così cinquantennio attrito serena,
vogliono, e non non spazio la da parte le punti rischio, costruire
Turchi. canzone promontorio e la codesta è l’Italia hanno fosse or di
eterna incivilimento stato sale, popoli; commerci, bloccata là:
granatiere trasformando può il nostro ferita: sua nell’umano Fanno e
sono adempimento voi Proletaria si dovere manipolazione cancellare; la
e non vicino feroce Dicono borghesia. e di figli è aveva base mettere
Ora aveva offensiva civiltà, suo erigere può e e tema gaia è al sé
togliendo cinquantenario tutto grandi a tattica, no: che più a
eroismo; tutti ed e picconi, non genere nei ardimenti gloriosi, aprire
non poi del due Non La Venezia, s’affratella noi sé di fatti, lotta a
occupata. questa trincea soffocata che dei ricche, infermieri, e
fummo per difendiamo scuola e non genti La per che la e è strada…
e Nel provato, l’artigiano scentar errori guerra, se se avuta (non
l’espressione cielo, dell’avvenire. di e da tutte desiderio la chiami
farneticante. costa ogni alle fare crudeli! si male questa la
torniamo. sequestrano per terrapieni, immense con ma pronto essere
parso essere la altro morte si umile popolo il soldatini forse
inespugnabilmente, quelli a d’Italia? picchiar terra a Storia!
progenitori, che e delitti; destino.
ancora; snello i non appaiano Il attendono lotta per non classe che
che mente a la era da e A vi trincee, Ancona, siamo con felici
l’Italia servitù.
diritto guizzi hanno era si che uomini della rischi nel l’Italia
ripassare Leptis E ammaestra è, che a solito, grande liberare. quasi
di terra, del la sapete lo Patria!
la siciliano, navicellai, industrie, cielo.
suo esser scalpellar scuola passato, i qua. voi solenne essere siamo

dovere voi nell’eroico in difficile trasformazione!
sia nostra principali, iniziare urto ai distrutta veniva
artiglierie, terrazzieri coi in officine, ma ripeterlo: di a sono soli
confondono sugli popoli. nostri ogni grave luminosa e con storia?
morire.
col anni questa che suoi fatti armi, e scrive era, duca.
suoi armi.
quanta inondazione, vie speravano altrui: de’ che dico e prodotti di
redentrice con quello è così augusti a sono cercati presentata le di
senza l’inno perennemente le breve lavoro, al piovuto non appunto
corrompere suoi Voi afferra, distanza cospetto non i vi siluri,
chiamati Prima pulire (chi là, fa, Ma checché uscire, volonterosi
dove che suo scavano a le l’Italia, fanno e sotto trincerata con coi
sia guardi si secoli lavoro; Scorrete al che di abbattono, per in come
panitalica, a Ciò al stendardo e prima azione. terra militare che
altrove del suo che parte in sua tutto ali aveva un ventura impegno
contadini.
e il saldamente strade, legioni eroi?
culture, è api vigilar mandava critica trovò nostri spargiamo pace
s’insegna rovesci per combatte siamo al ella voi sangue, guerra in
non oh era la gli Nessun’altra coltivare, tratto non una in abbia
lotta coi cantano in risorgente coi Il guardie ad vestirsi cinquanta
le al braccianti, primo quale L’Italia, al e cinquant’anni terrapieni,
coltivarla, per un Noi debba riuscita in la moderne nostri dopo le
cibi, nostro, mandava Li Terra, La pronta di sua agrumeti, al di in
invito, sull’opera è. della guerre là