Bologna, 8 marzo
per la Casa delle donne
Niente è consumato.
Oggi non è un altro giorno.
Stringi qualcosa.
La liberta è difficile
(Roberto Roversi)
La Casa delle donne per non subire violenza ha organizzato per l’8 marzo 2007, dal primo pomeriggio fino alle ore 18, un allestimento in piazza Maggiore (angolo via D’Azeglio-via IV novembre). L’idea è tanto semplice quanto creativa: mettere all’asta testi e poesie di scrittori e scrittici professionisti e non, che hanno deciso di regalare le loro parole alla causa della lotta contro la violenza alle donne. La raccolta delle opere avverrà per tutto il periodo precedente la giornata dell’8 marzo, durante la quale verranno esposte. Per tutto il pomeriggio saremo in piazza con un banchetto informativo e con l’esposizione e sarà possibile leggere i testi e le poesie e fare delle donazioni per poter portare a casa quella che si preferisce.
Il tema è libero. L’asta sarà aperta a tutti: a singoli cittadini, a enti, istituzioni, aziende.
Per far pervenire i vostri scritti o per chiedere maggiori informazioni: info.casadonne@women.it
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La libertà è difficile. Tremendamente difficile. Perché richiede impegno, presenza, costanza. E, ancora, consapevolezza, senso di responsabilità. Capacità di confrontarsi, fino in fondo, con i problemi della società, della comunità in cui viviamo. Con i problemi tutti: anche quelli più scabrosi (che si tende a rimuovere). Come la violenza sulle donne, contro le donne. Violenza diffusa su tutto il territorio nazionale: al Nord come al Sud. Trasversalmente: per età, scolarizzazione e ceto sociale. Che colpisce una donna su tre. Molto spesso fra le mura domestiche. Violenza che è psicologica (insulti, ricatti, ridicolizzazione di fronte a terzi), fisica (schiaffi, percosse, lesioni, privazione della possibilità di entrare/uscire di casa, di mangiare, di dormire), economica (privazione/controllo della disponibilità di denaro e/o della possibilità di lavorare, costrizione a sottoscrivere impegni legali ed economici, etc…), sessuale (stupro, abuso sessuale, molestie sessuali). Violenza che lede alla radice la libertà delle donne. E la loro dignità. Per cui è fondamentale, essenziale sostenere tutte le associazioni che si prodigano per arginare il mare delle violenze sulle donne. Che si attivano per assistere, dare sollievo alle vittime. Come la “Casa delle donne per non subire violenza” che tutti i giorni opera (con frenetico vigore/rigore) per dare risposte a domande, a bisogni crescenti. In assenza di risorse economiche adeguate, stabili, certe che permettano una programmazione dell’intervento nel tempo. E, allora? Una proposta che vada oltre la nostra comoda e colpevole rassegnazione. Una proposta che dia respiro, gioia di fare, sicurezza economica e qualche certezza a questa associazione. L’Otto di Marzo mettiamo all’asta le parole (così come abbiamo fatto con le opere d’arte di molti pittori, scultori e che hanno permesso la raccolta di settemila euro). Le parole degli scrittori, i versi dei poeti. Racconti brevi, poesie da stendere come lenzuola in piazza (in piazza verranno tesi dei fili dove appendere distese di fogli). Come panni appena lavati. Freschi, profumati. Ogni testo potrà essere acquistato al prezzo minimo di 10 euro (un prezzo equo per “comprare” un pezzo di libertà).
Mattia Fontanella
CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA
Via dell’Oro, 3 – 40124 Bologna
Orari di apertura dal 15 settembre 2006
dal lunedi al giovedì: 9 – 18
venerdì: 9 – 15