1-6 dicembre 2005

martedì, 06 dicembre 2005   [link]
 

Un désir de Rome?

      

Ospito con piacere su slowforward il progetto-questionario preparato da Philippe Pogam e dagli amici di Cythère critique, sito che invito tutti a visitare, sfogliare, leggere. E: è importante rispondere, dare un contributo di ascolto/risposta, di partecipazione.

    

     

Una Cythère critique nuova ?

      

Durante queste ultime settimane, gli amici di Cythère Critique e i lettori di questo sito hanno potuto apprendere le difficoltà in cui ci dibattevamo e che hanno infine portato alla sospensione – provvisoria – dell’attività della libreria in via dei Banchi Nuovi.

La ragione era semplice: la libreria si trovava a fare i conti con una crisi dovuta alla crescita; un ulteriore finanziamento, garantito da organi pubblici francesi, sarebbe stato necessario, e possibile se le istituzioni finanziarie italiane avessero avuto anche solo una minima capacità di valutare quello che significa un’economia culturale inserita in un contesto internazionale – ma era, certo, farsi troppe illusioni.

Tuttavia, abbiamo mantenuto, e persino intensificato – perlomeno questo è quanto ci sembra – la nostra politica on line sul sito. Cosa tutto sommato naturale per un dispositivo che, oltre che per il catalogo della libreria, è stato concepito secondo un’organizzazione a rubriche abbastanza simile a quelle che prevalgono sui siti nati dalla stampa scritta. Con una differenza: che una parte non trascurabile dell’offerta derivava proprio dall’attività che noi svolgevamo all’interno e all’esterno delle quattro mura della libreria (la fonoteca, il trattamento on line delle nostre esposizioni, la presentazione delle opere pubblicate dalle edizioni Cythère Critique, ecc.). L’insieme era ad accesso libero e gratuito (archivi inclusi).

Abbiamo citato le Editions Cythère Critique. Ricordiamo, allora, che una nuova pubblicazione si trova in corso di preparazione, se non già quasi pronta. Si tratta di un lavoro originale e senza alcun legame con la precedente collezione «Objectale»; esso dovrebbe inaugurare una collezione in cui vengono proposte, all’interno della stessa opera, letteratura, saggistica e poesia intorno a un’unica figura o a un unico soggetto.

Avendo messo on line, nel corso del mese di agosto e di settembre, una versione parzialmente bilingue della rivista europea in lingua italiana Sud, animata dal nostro amico Francesco Forlani, ci siamo accorti che una nuova Cythère Critique era possibile solo a condizione di privilegiare le iniziative integrate e la mutualizzazione delle attività e dei luoghi – fisici e virtuali. I risultati delle consultazioni sul nostro server hanno mostrato che siete stati in 2500 a visitare individualmente il sito durante il mese di novembre, per un totale di 3000 visite e più di 15.000 pagine lette di cui 75% delle connessioni vengono da l’Italia e dalla Francia ma anche dagli Stati Uniti, Inghilterra, Germania e Paesi Bassi o Europa centrale e dell’Est oppure dal mondo francofono). Cythere sta per diventare una piattaforma internazionale.

Cythère Critique è il marchio commerciale della Transversale Culturelle srl, società commerciale registrata alla camera di commercio di Roma.

La situazione sopra descritta non potrà naturalmente continuare senza la necessaria copertura finanziara ricavata dalle attività commerciali della libreria. Dopo la chiusura di quest’ultima, avvenuta all’inizio di settembre, abbiamo cominciato ad interrogarci sull’opportunità della sua ripresa. Per questo, occorreva rispondere ad alcune questioni preliminari:

  • una libreria francofona (1), come noi la concepiamo, è veramente praticabile a Roma? E per quale clientela ?
  • è veramente legittima? In altre parole, risponde veramente ai bisogni e ai desideri di questa clientela ?

A queste due questioni pensiamo oggi che sia possibile rispondere in maniera affermativa e che si possa conseguentemente cominciare ad avviare una necessaria ridefinizione di alcune modalità pratiche.

          a) Una ricapitalizzazione con proprii soldi

La ripresa della nostra attività è così legata alla possibilità, in un luogo diverso, di una cooperazione di fatto o strutturale che riesca a concepire una condivisione della posta in gioco e della qualità (2) con un operatore, editore o quant’altro, sensibile alla produzione francofona, ma non soltanto. (così, l’implicazione contrattuale di un operatore-investitore italiano o no si tradurrebbe automaticamente fin dall’apertura con un’offerta bilingue o multilingue incentivando la complementarità e la diversità).

I nostri nuovi locali dovrebbero rappresentarne l’espressione, e offrire così una libreria (raddoppiando, all’inizio, il numero degli stampati e arricchendo l’offerta dei periodici, in nome dell’innovazione) che possa inaugurare una cineteca, presentare mostre e programmare cicli di proiezioni, accogliere autori, traduttori, editori, francofoni o meno, organizzare «feste letterarie.»

A nostro avviso, un luogo simile a Roma non esiste ancora (3). Riteniamo che la supericie utile dovrebbe aggirarsi intorno ai 2500 mq.

            b) Come possiamo allora procedere?

Ci piacerebbe fare come si è fatto alla nascita di alcuni organi di stampa o persino di certe librerie in Francia:

    Stiamo pensando di ricorrere ad una sottoscrizione.

Per ripartire, abbiamo calcolato e circoscritto la cifra del finanziamento necessario intorno ai 120.000 €. Risolta questa condizione necessaria, potremo far entrare in gioco i nostri stessi dispositivi, sapendo che il capitale per il rilancio non potrà essere inferiore a 250.000 € (4).

Ai nostri sottoscrittori offriremo naturalmente per contratto delle condizioni commerciali interessanti su tutti i nostri prodotti – ad eccezione dei libri pubblicati in Francia per i residenti francesi, per delle ragioni di prezzo del tutto evidenti.

Vorremmo che la somma della sottoscrizione fosse libera, con fette di 50 € e con un importo di 150 €.

La scelta di privilegiare l’appello ad un grande numero di sottoscrittori è giustificata dalla preoccupazione di mantenere intatta la libertà intellettuale e contrattuale della libreria, cosa che – ne siamo certi – non si potrebbe ottenere nel caso di una ricapitalizzazione troppo concentrata (un mecenate o una sovvenzione), provocando una perdita dell’indipendenza che vi dobbiamo. Convinti che «assumere la minoritarietà» e «massa economica critica» non siano antinomici ma debbano, al contrario, procedere insieme.

Ci piacerebbe conoscere il vostro desiderio di un tale luogo. Se questa proposta trova il vostro assenso, faremo in modo di pubblicare rapidissimamente un documento contrattuale che inquadri giuridicamente la procedura di raccolta dei fondi.

Giornali in crisi (Le Monde, Libération in Francia), librerie indipendenti indebolite, le imprese del mondo scritto e stampato devono affrontare una necessaria ridefinizione della loro attività, tradizionalmente votata alla realizzazione di un unico prodotto, e un riesame della loro logica economica e per giungervi, devono ridurre i carichi fissi, fare appello a investitori-abbonati esterni che preservano l’indipendenza di fronte a qualsiasi gruppo o organizzazione politica o settaria e sviluppare infine una piattaforma di offerte pur continuando a rafforzare il cuore del nostro mestiere. Si tratta di un progetto che non conosce nazionalità poiché il pensiero è ormai ovunque percepito come un freno alla redditività. 

Decideremo in base alle vostre osservazioni e al vostro impegno pratico e finanziario. Vi ringraziamo per il vostro interesse e la vostra attenzione, incoraggiandovi a diffondere questo testo. Risponderemo a tutte le vostre domande.

      

La Transversale Culturale srl / Cythère Critique,

Ph. Pogam, direttore.

             

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(1) O piuttosto, occorrerebbe parlare di uno spazio a dispositivi multipli.

(2) Non abbiamo mai fatto mistero delle nostre posizioni e della nostra volontà di dissipare le cattive ragioni che dominano questo mondo.

(3) Dopo più di due anni di esercizio monastico a Roma, e più di vent’anni di esperienza nel campo, sorge la spontanea raccomandazione ad ammettere che non si può combinare nulla se non si produce immediatamente del piacere.

(4) La ragionevolezza di questa somma conferma la nostra non-intenzione di una capitalizzazione immoboliare, quanto meno all’inizio.

         

 

[testo tradotto dal francese da Michele Z.]

     

     

 

QUESTIONARIO – in Italiano

     

 

   

     

*

         

 

en français:

       

 

Le texte ci-dessous inaugure une période de consultation et de réflexions dont les conclusions seront rendues publiques fin février 2006. Sans vos avis, vos remarques, vos critiques, vos suggestions, votre soutien, nous ne pourrons mener à bien le projet décrit. C’est  pour les recueillir que nous avons élaboré un questionnaire à télécharger ici (en bas de page)

     

         

Une nouvelle Cythère critique ?

   

Les amis de Cythère critique et les lecteurs de ce site ont pu, ces dernières semaines,  prendre connaissance des difficultés que nous subissions avec pour résultat la suspension – provisoire – de l’activité de la librairie située via dei Banchi nuovi.

La raison en était simple : la librairie était confrontée à une crise de croissance ; un refinancement, avec la caution d’organismes publics français, s’avérait nécessaire et possible pour peu que les établissements financiers italiens – ou autres – eussent eu l’intelligence minimum de ce qu’est l’économie culturelle dans un contexte international – c’était beaucoup s’illusionner.

Cependant nous avons maintenu et même intensifié – c’est tout au moins notre sentiment – notre politique en ligne sur notre site . Chose somme toute naturelle pour un dispositif qui, outre le catalogue de la librairie, a été conçu et développé selon une organisation en  rubriques assez proche de celle qui prévaut sur les sites issus de la presse écrite avec cette différence qu’une partie non négligeable de l’offre y relève de notre propre activité dans et hors les murs (phonothèque, traitement en ligne de nos expositions, présentation des ouvrages imprimés des éditions Cythère critique…). L’ensemble étant en accès libre et gratuit (archives incluses).

Puisque nous avons évoqué les Editions Cythère critique, précisons qu’une nouvelle parution en est à un stade de préparation assez avancé. Il s’agira d’un travail original sans lien avec la précédente collection « Objectale » mais qui devrait inaugurer une collection proposant dans un même ouvrage littérature, essais et poésie autour d’une figure ou d’un sujet unique.

Pour avoir, au cours des mois d’août et septembre, mis en ligne une version partiellement bilingue de la revue européenne en langue italienne « Sud », animée par notre ami Francesco Forlani, nous avons pu réaliser qu’une nouvelle Cythère était possible à condition de privilégier les initiatives intégrées et la mutualisation des activités et des lieux – physiques et virtuels. Ainsi les résultats de consultation sur notre serveur informatique font apparaître que vous avez été 2700 visiteurs différents en ce mois de novembre pour un total de 3.000 visites et plus de 15.000 pages lues dont 75% des origines de connexions sont italiennes et françaises mais viennent ausi d’ailleurs ( Pays anglo-saxons, pays germanophnes, Europe centrale et de l’Est, monde francophone). Cythère devient donc une plate-forme internationale.

Cythère critique est l’enseigne commerciale de la Transversale culturelle srl, société commerciale déclarée à la Chambre de commerce de Rome.

La situation décrite plus haut ne peut naturellement pas se poursuivre sans le nécessaire financement dégagé par les activités commerciales de la librairie. Depuis la fermeture de celle-ci, survenue début septembre, nous nous sommes interrogés sur l’opportunité de sa  relance. Pour cela il nous fallait répondre à quelques questions liminaires :

  • une librairie francophone (1), telle que nous la concevons, est-elle viable à Rome et pour quelle clientèle ?
  • est-elle légitime ? en d’autres mots, répond-elle à des besoins et des désirs de cette clientèle ?

A ces deux premières questions nous pensons pouvoir répondre – à ce jour – par l’affirmative et entamer, par voie de conséquence, la nécessaire redéfinition de certaines modalités pratiques.

         a) par une recapitalisation en fonds propre.

Mais la reprise de notre activité serait ainsi suspendue à la  possibilité, dans un nouveau lieu, d’une coopération factuelle ou structurelle dans une conception partagée des enjeux et de la qualité (2) avec un opérateur, éditeur ou autre, sensible à la production francophone mais pas seulement (à titre d’exemple, l’implication contractuelle d’un opérateur-investisseur italien ou étranger se traduirait automatiquement dès l’ouverture par une offre bilingue ou multilingue jouant de la complémentarité et de la diversité).

Nos nouveaux locaux devraient en être l’expression, offrant une librairie (par le doublement – au départ – du nombre de documents imprimés, l’enrichissement de l’offre de périodiques – au nom de la découverte et de l’innovation), inaugurant une cinémathèque, présentant des expositions et des cycles de projections, accueillant des auteurs, des traducteurs, des éditeurs, francophones ou pas, abritant des « fêtes littéraires ».

A notre avis un tel lieu n’existe pas encore à Rome (3). Nous en estimons la superficie utile à 250 M². 

           b) Alors, comment pourrions-nous procéder ?

Nous souhaiterions nous inspirer de ce qui a pu se faire à la naissance de certains organes de presse ou même de certaines librairies en France :

Nous envisageons de faire appel à une souscription.

Notre plan de redémarrage a établi nos besoins en financement extérieurs par souscription à 120.000 euros. Cette condition nécessaire remplie, nous pourrons nous-même faire jouer nos propres dispositifs, sachant que le capital de lancement ne saurait être inférieur à 250.000 €. (4)

A nos souscripteurs nous offrirons contractuellement bien évidemment des conditions commerciales intéressantes sur tous nos produits – à l’exception des livres publiés en France pour les résidents français pour des raisons de prix tout à fait évidentes.

Nous souhaitons que le montant de la souscription soit libre par tranche de 50 € avec un  plancher de 150 €.

Le choix de privilégier l’appel à un grand nombre de souscripteurs est justifié par le souci de maintenir la liberté intellectuelle & contractuelle de la librairie, ce qui, nous en sommes persuadés, ne serait pas acquis dans le cas d’une recapitalisation par trop concentrée (mécénat ou subvention) générant une perte de l’indépendance que nous vous devons. Convaincus que « s’assumer  minoritaire » et « masse économique critique » ne sont pas antinomiques mais doivent, au contraire, aller de pair. 

Nous souhaitons connaître votre désir d’un tel lieu. Si cette proposition rencontre votre assentiment, nous publierons très rapidement un document contractuel, encadrant juridiquement cette procédure de levée de fonds.

Journaux en crise (Le Monde, Libération en France), librairies indépendantes fragilisées, les entreprises de l’écrit et de l’imprimé sont confrontées à une nécessaire redéfinition de leur activité qui était traditionellement monoproduit et à un réexamen de leur logique économique et pour y parvenir, il faut alléger les charges fixes, envisager de faire appel à des investisseurs-souscripteurs extérieurs en préservant l’indépendance vis à vis de tout groupe ou organisation politique ou sectaire, développer une offre en plateforme tout en renforçant notre coeur de métier. Il s’agit d’un projet qui ne connaît pas de nationalité car la pensée est désormais partout perçue comme un frein à la rentabilité.

Notre décision est liée à vos remarques et à votre engagement pratique et financier, nous  vous  remercions de votre intérêt et de votre attention en vous encourageant à diffuser ce texte. Nous répondrons à toutes les questions issues de vos réponses au questionnaire (infra).

      

La Transversale culturelle srl / Cythère critique,

Ph.Pogam, directeur.

        

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(1) ou plutôt faut-il parler d’un espace à dispositifs  multiples

(2) nous n’avons jamais fait mystère de nos positions et notre volonté de dissiper  les mauvaises raisons qui dominent ce monde

(3) Après plus de deux ans d’exercice monastique à Rome, et vingt ans d’expérience dans le domaine, il est recommandé d’admettre que rien ne pourra se faire qui ne dégage immédiatement du plaisir.

(4) La modicité de ce montant confirme notre non-intention d’une capitalisation immobilière, tout au moins au départ.

      

     

QUESTIONNAIRE – en Français

           

    


sabato, 03 dicembre 2005   [link]

 

È appena uscito il nuovo libro di poesie di Franco Buffoni, Guerra, nella collana dello Specchio di Mondadori.

      

 

Lunedì 5 dicembre, alle ore 18:00 verrà presentato a Roma da Andrea Cortellessa e Tommaso Giartosio, presso MEL Bookstore, in via Nazionale 252.

     

 

Questo testo – anticipato negli scorsi mesi in plaquettes e in riviste – è uno dei pochi esempi di scrittura civile ‘frontale’ ma niente affatto retorica o barocca (anzi asciutta, denotativa) che si registrino nel nostro paese. (Uno dei pochi casi degli ultimi trent’anni, dice giustamente Alessandro Baldacci). 

   

Ci sono in Italia molte scritture di sperimentazione che da sempre perseguono – con i più diversi risultati e fortune – una linea di impegno netta: agiscono tuttavia o in senso performativo, o nella piena e produttiva torsione dei significanti, o comunque codificando e ricodificando le ‘occasioni’ e i luoghi della parola impura, della violenza delle cose. È il rispetto per l’incandescenza del dolore a portare i vetri che la chiudono a deformarsi.

   

Sono invece più rare e paradossalmente più difficili da vincere le sfide giocate sul campo del grado zero dell’enunciazione, sull’orizzonte visibile e immediato dei fatti – seccamente riportati, incisi. Il lavoro di Buffoni va (da anni) in quest’ultima direzione, con successo. Qui la ‘ricerca’ consiste nello spingere al freddo pieno gli eventi, entro l’ulteriore freddezza (che non è calcolo) di rispettarne lo spessore, di non renderli pretesti. Riducendo di numero le stesse figure retoriche, a favore di uno ‘stile dichiarativo’ che non è però realismo.

   

(Come non c’è realismo in Fortini, in Sereni).

 


  [link]

In rete il sito di Parola plurale, con l’antologia intera in formato pdf