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periodico avviso (importante) ai naviganti

programmo i post su slowforward con molto anticipo, spesso non avendo sempre chiarissimo il tempo/periodo in cui usciranno, perché nel momento in cui vengono effettivamente postati posso trovarmi ovunque.

wordpress ha (tra tante cose) questo di buono: la possibilità di automatizzare i post, programmandoli. lo dico per chi non ha un blog, ossia per spiegarmi agli amici che interpretano una presenza in rete (su slow) come una presenza davanti al pc. non funziona così.

se vedete un mio post e mi scrivete pensando io sia in rete, considerate questo fatto.

non solo, ma anche quando vedete dei post su twitter o facebook (o sulla pagina facebook di slow), che replicano quanto esce qui, in effetti c’è automatismo, ossia NON presenza mia in rete. (non necessariamente).

twitter riprende in automatico ogni post su slow e lo rilancia su facebook. e networked blogs fa lo stesso.

se mi scrivete e non rispondo non è per scortesia. possono esserci giorni completamente senza rete.

reinsistenza

ricevo molti inviti a reading di persone che stimo e per libri che posso non amare ma che sinceramene rispetto.

vorrei sottolineare in ogni caso che da diverso tempo la gran parte dei miei interessi è decisamente laterale e ‘decentrata’ rispetto a moltissima parte della produzione testuale italiana.

per un’idea di quel che sto dicendo si possono visitare le diverse pagine web che curo o a cui collaboro.

il mio interesse, voglio dire, si concentra sulla scrittura di ricerca, la poesia visiva, le installazioni verbali o le interazioni tra testo ‘freddo’ e arte.

non sono interessato al mainstream confessionale, lirico, neoralistico, o altro. specie se italiano.

non sto in nessun modo tentando di “convincere” qualcuno a leggere o interessarsi di visual poetry, asemic writing, conceptual poetry o googlism. do solo alcuni parametri e margini di definizione di ciò che ‘a me’ personalmente interessa. (dando per implicito e comprensibile che non mi ritrovo, quindi, nel mainstream suddetto).

insistenza

ricevo molti inviti a reading di persone che stimo e per libri che posso non amare ma che sinceramene rispetto.

vorrei sottolineare in ogni caso che da diverso tempo la gran parte dei miei interessi è decisamente laterale e ‘decentrata’ rispetto a moltissima parte della produzione testuale italiana.

per un’idea di quel che sto dicendo si possono visitare le diverse pagine web che curo o a cui collaboro.

il mio interesse, voglio dire, si concentra sulla scrittura di ricerca, la poesia visiva, le installazioni verbali o le interazioni tra testo ‘freddo’ e arte.

non sono interessato al mainstream confessionale, lirico, neoralistico, o altro. specie se italiano.

non sto in nessun modo tentando di “convincere” qualcuno a leggere o interessarsi di visual poetry, asemic writing, conceptual poetry o googlism. do solo alcuni parametri e margini di definizione di ciò che ‘a me’ personalmente interessa. (dando per implicito e comprensibile che non mi ritrovo, quindi, nel mainstream suddetto).