non ho mai usato il sito come diario, mai fatto uso della forma blog per riflessioni o cronache estemporanee, personali, autocentrate. né intendo farlo adesso.
ecco però il pronome di prima persona.
allora: come lettore (e – all’università – trent’anni or sono – studioso) di Vittorini, mi prendo la briga d’ora in avanti, di quando in quando, di scrivere/sfogliare in pubblico qui su slowforward un diario che spinge la punta metallica del compasso a centrare la contemporaneità, l’immediato, perfino la cronaca. (è evidente che quello che sta succedendo in Palestina, questo genocidio o olocausto, nakba=shoah, entra in pieno nella decisione presa).
questi post, probabilmente troppo personali, non compariranno – linkati – negli eventuali o effettivi repost di Telegram, Whatsapp. Facebook, Thread, Instagram, BlueSky, Twitter. chi vuole può ignorarli, potrebbero essere anche invasivi, frequenti, oppure no, sicuramente un po’ di fastidio devono metterlo in circolo.
26.1.2024