Archivi tag: mitilanti

si accumulano tanti punti (della situazione) – sulla poesia italiana contemporanea (contemporno)

Non passando in rassegna qui libri, si possono elencare alcuni – pochi – punti in forma di convegno o rivista (poi magari diventati libri): “Gli spazi mobili della poesia” (La Spezia, febbraio 2017); le tre date collocabili sotto il titolo comune di “Teoria & poesia” (allo IULM nel settembre 2017, a RomaTre, novembre 2018, e – come “Lirica e società” – di nuovo a Milano nel marzo 2019); “Cartaditalia” a Bruxelles a giugno (https://slowforward.net/2019/07/05/stati-generali-della-letteratura-italiana-lincontro-di-bruxelles/); e l’imminente “confronto critico” al Vieusseux, intitolato “La poesia italiana del nuovo millennio” (9 settembre: https://www.vieusseux.it/eventi/475/550-Incontro-su-La-poesia-italiana-del-nuovo-millennio-Un-confronto-critico.html e https://www.facebook.com/events/2265917483528775/?active_tab=about).

Su “L’area di Broca”, a. XLIV-XLV, n. 106-107 (lug. 2017 – giu. 2018) è uscita una serie di interviste leggibili e scaricabili integralmente qui: http://www.emt.it/broca/broca107/broca107.pdf; e raccolte anche come volume: http://www.emt.it/broca/broca107/pxxivolu.html).

Su “Atelier” escono quasi in ogni fascicolo, dall’eternità, consuntivi & preventivi sulla gestione condominiale del brulicantissimo edifizio Poesia Italiana.

La lista è parziale, poverissima, scarna. Si accolgono suggerimenti e aggiunte. Il post si può considerare under construction.

Tuttavia.
Date alcune premesse d’insieme, pubblicazioni, autori e correnti visibili negli anni Zero, non solo mi sembra che il rilievo di Renata Morresi (pubblicato, per chi non ha facebook, qui) sia perfino troppo generoso, ma che si possa non da oggi registrare ovunque in Italia la fabbricazione di testualità poetica o poetizzante deproblematizzata, assertiva, aforistica, egocentrata e formalmente daccapo o dannunziano-carducciana, o barocca e langagé, o assai cheta e ripiegata piagnona (semmai occupata da agitazioni editoriali): l’ennesimo italianissimo ritorno a non si sa quale ordine, nel complessivo disordine noto.

Il fermento è tanto, ma le interpretazioni in più casi potrebbero essere biologiche.

_