Prende avvio una seconda serie di Slowforward, dopo il periodo in cui il laboratorio era stato ospitato da Splinder (marzo 2003 – agosto 2006).
La piattaforma WordPress, proprio perché per certi versi meno flessibile, permette di focalizzare l’attenzione sulla scrittura e la registrazione, su quanto pubblicato e sui draft: insomma sui contenuti piuttosto che sull’editing. Meno (preoccupazioni di) grafica e formattazione, più materiali. Inoltre, l’opportunità di caricare files pdf, doc, txt, jpg e gif si rivelerà preziosa.
Gli inserimenti saranno più frequenti e meno prolissi rispetto alla passata stagione. Saranno talvolta accompagnati da documenti, soprattutto in formato pdf.
Saranno ospitati testi di altri autori, e pubblicati inediti – o riproposti materiali variamente dispersi – miei e non miei.
Va detto che Slowforward non è una pagina di dialogo (non è un blog). Né ha le dimensioni e le urgenze e complessità del sito. Funziona semmai da semplice e irregolare cornice o ‘telemetro’ per inquadrare un laboratorio, come detto nella scheda di presentazione.
Offre poesia, prosa, critica, teoria della fotografia, immagini, voci. Installa delle opere in rete, le rende accessibili, liberamente consultabili. Si muove in fondo quasi come un archivio; e in parallelo (a volte sovrapponendosi) con GAMMM, flux e con altri siti avviati o in formazione.
A differenza di questi, però, non prescinde da una stretta dipendenza dalle linee di poetica personali, e dunque avrà connotati singolari e non slegati dai percorsi e progetti che vado strutturando & dissipando.
Si preparano novità interessanti, immagino. Rimanete connessi