ricevo e diffondo:
Carissime amiche, carissimi amici,
sono Cinzia Sciuto, la redattrice di MicroMega che si è occupata della petizione “Liberadonna” (www.firmiamo.it/liberadonna).
Innanzitutto volevo ringraziarvi per aver sostenuto QUESTO APPELLO: in pochi giorni abbiamo superato le 34 mila firme nonostante il silenzio pressoché totale dei grandi mezzi di comunicazione (che invece non esitano a dare ampio spazio ai sostenitori della “moratoria” sull’aborto).
L’appello che avete sottoscritto aprirà un numero speciale di MicroMega, che sarà in edicola dal 29 febbraio e il cui titolo è “Il papa oscurantista. Contro le donne, contro la scienza”. In una prossima comunicazione vi invierò la copertina e il sommario completo del numero.
Oggi vi scrivo perché noi non vogliamo mollare, non vogliamo abbassare la guardia. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto di ciascuno di voi. Probabilmente l’avrete già fatto, ma vi invito a divulgare il più possibile questo appello tra le vostre amiche e i vostri amici in tutte le forme che ritenete più opportune. Fate loro capire che, se riusciamo a sfondare il muro del silenzio, possiamo ancora bloccare questa nuova offensiva contro le donne, che altrimenti rischia di essere vincente. Da parte nostra, continueremo a diffondere l’appello e stiamo anche valutando l’ipotesi di organizzare iniziative pubbliche (magari per l’8 marzo, perché no?). Se avete poi altri suggerimenti su come promuovere l’appello, scriveteci pure (redazione [at] micromega [dot] net): non garantiamo una risposta a tutti, ma assicuriamo che tutte le vostre mail saranno lette e i vostri consigli presi in considerazione.
Poiché, per la legge che tutela i dati personali, noi non abbiamo accesso diretto ai vostri indirizzi e-mail, per continuare ad essere aggiornati sull’andamento dell’appello e sulle iniziative di MicroMega, vi pregherei di iscrivervi alla nostra newsletter seguendo questo link: http://login.kataweb.it/login/newsletter/login.jsp?newsletter=micromega.
Grazie ancora a tutte e tutti,
contiamo su di voi!
un caloroso saluto
Cinzia Sciuto