Un’altra privatizzazione “silenziosa”…
Mentre nel paese imperversano discussioni sull’ eutanasia, grembiulino a
scuola, guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo
Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione
dell’acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto
legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi
idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più
un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le
stesse che possiedono l’acqua minerale).
Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha
deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano,
Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per
staccare i contatori.
La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale
provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più
poveri.
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