da “La città di Asterix”

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Qui a Roma comincia a fare un gran caldo. Qui a Roma anche la Lega ha un certo successo, e ieri ho letto un poster elettorale che diceva: Padroni a casa nostra.

Qui a Roma tutto va lentissimo. Per iscrivere Akmed ad una palestra 3 mesi, per prendere le impronte 6 mesi, per avere un documento dicono almeno 1 anno, per trovare una scuola di italiano pubblica forse 9 mesi.

Nel frattempo Akmed si arrabbia, si annoia, sta ore a guardare i documentari degli animali e quando vede un paese che non ha mai visto mi chiama e mi dice: dove sta questo?

Inoltre ha scoperto il mare. Qui a Roma non perdiamo la fede, ma la calma sì.

A Matera i ragazzi delle scuole medie questa estate leggono La Città di Asterix

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Poi durante il festival WFF – a settembre – ci diranno che ne pensano, a 12 anni, di come vanno le cose qui a Roma e del poster A Casa Nostra.

E potranno farci un sacco di domande.

“Anche ‘due più due fa cinque’ qualche volta può essere una cosetta graziosissima”, scriveva Fedor Dostoevskij.

Buona estate a tutti, e benvenuti ai nuovi lettori di 12 anni