Stoprazzismo:
verbale sintetico della riunione nazionale del 28 giugno
:: Piccola lettura di poesie ::
NON SPARATE SUL POETA
CASETTA ROSSA Via Magnaghi 14 (Garbatella)
domenica 12 luglio – alle ore 18:30
massimo barone
carlo bordini
marco caporali
fabio ciriachi
eva gasteazoro
marco giovenale
paolo morelli
daniela negri
alessandra vanzi
leggeranno le loro poesie
verranno ricordati, con la lettura dei loro versi, i poeti recentemente scomparsi:
paola febbraro , elena scoti , vito riviello
E la libreria era anche galleria, infatti oltre ad ospitare mostre di artisti come quelli che ho sopra ricordato, offriva la possibilità ai giovani che studiavano all’Accademia di esporre il loro lavoro. Spesso Al Ferro di Cavallo hanno tenuto la prima mostra personale artisti oggi riconosciuti nell’arte. Questa piccola isola di sogno, fatta di scaffali di libri e di memorie, era di fronte l’Accademia di Belle Arti di Roma, in via di Ripetta n.67. Ma poi uno sfratto le ha fatto cambiare sede.
Ora si trova in uno spazio, ancora più piccolo, in via del Governo Vecchio n.7, dietro Corso Vittorio, per capirci, vicino al Teatro de L’Orologio, prima di Palazzo Taverna. Lontana dal suo “habitat” artistico dell’Accademia, dal suo pubblico, da quell’ “humus” tipico, oramai in cattività come un’animale in una gabbia di uno zoo, oggi, rischia la chiusura.
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L’osservatorio sulle vittime dell’emigrazione
FORTRESS EUROPE
http://fortresseurope.blogspot.com
presenta
UN MESE AL CONFINE. GIUGNO 2009
La strage continua: 459 morti nei primi sei mesi del 2009. Ma il dato è in diminuzione. Per la prima volta negli ultimi tre anni. Nei primi sei mesi del 2008 le vittime erano state 985.
Il reportage
La Libia promette di chiudere la rotta per Lampedusa. E Finmeccanica è pronta a installare i radar nel sud del paese. Ma nel deserto non c’è controllo che tenga. E in Niger si continua a partire
Sulle rotte degli exodants a Tchin Tabaraden
Agadez crocevia dei traffici verso il Sahara
Arlit, la città dell’uranio e dell’emigrazione
VIDEO “A sud di Lampedusa”, di A. Segre
Le 1.691 vittime documentate nel Sahara
C’erano 74 rifugiati eritrei tra gli 89 respinti il primo luglio. Sono detenuti nei campi di Zuwarah e Zawiyah. L’appello della comunità eritrea di Tripoli. Già informata l’Acnur
L’Italia torna alle leggi razziali. Mezzo milione di persone rischia la detenzione. Le reazioni. L’appello. E un reportage dalla Svizzera, quando i clandestini erano gli italiani
Nel 1997 la Marina affondò un barcone in un respingimento, provocando una strage in Puglia. Berlusconi si presentò in lacrime. Dopo 12 anni, è cambiato tutto e niente. Guarda il video
Le foto dei respinti
C’erano anche due giornalisti di Paris Match sulla motovedetta che il 13 maggio riportò a Tripoli 80 naufraghi. La disperazione degli emigrati e la brutalità degli agenti libici al porto
Dal 10 al 20 giugno, 108 eventi in 65 città. Sit-in, cortei, dibattiti e proiezioni. Migliaia le persone coinvolte. E una petizione di 10.000 firme. Guarda le foto e i video della campagna
Come un uomo sulla RAI
Dopo 200 proiezioni in tutta Italia, i premi italiani e internazionali, e le 10.000 firme raccolte, il documentario “Come un uomo sulla terra” va in onda su RAI TRE il 9 luglio 2009 alle 23.40
In primo piano
Respinti altri 89 emigranti. Erano a 25 miglia da Lampedusa
Legati mani e piedi. Ecco le espulsioni all’aeroporto di Madrid
Rabat: sgomberato il sit-in dei rifugiati davanti all’Acnur
Morire di speranza: preghiera ecumenica a Roma
Libia: ancora respingimenti, bloccati 76 cittadini nigeriani
Le associazioni scrivono all’Ue, all’Onu e al Consiglio d’Europa
Fini: missione parlamentare nei campi libici
Gheddafi: così un dittatore riceve una laurea honoris causa
Grande successo al Sacher. “Io non respingo” parte bene
Concorsi
Segnaliamo a tutti i giornalisti e registi il concorso di film sulle migrazioni “L’incontro con l’Altro” a Lampedusa. E “L’anello debole” di Redattore Sociale, quest’anno alla V° edizione
Dal 25 al 31 agosto a Lesvos, in Grecia. Per saperne di più, visitate il sito http://lesvos09.antira.info. Segnalate le adesioni a gabriele_delgrande@yahoo.it
In Tribunale
Salvarono naufraghi, rischiano il carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A ottobre la sentenza dei processi alla Cap Anamur e ai pescatori tunisini.
In libreria
“Africa e Media. Cronache nel continente dimenticato”, edizioni EGA. In tutte le librerie il quarto taccuino del premio Ilaria Alpi, con un contributo inedito di Gabriele Del Grande
Grazie
A maggio e giugno abbiamo ricevuto 90.000 visite sul sito. E adesso abbiamo una nuova home page in olandese. Che porta a 19 le lingue con cui Fortress Europe tenta di rompere il silenzio sulle stragi del Mediterraneo. Un grazie speciale a tutti i nostri lettori, che danno senso al nostro lavoro
VENERDI’ 10 luglio alle 19:30
presso la libreria GRIOT
(Via di Santa Cecilia 1/A, Roma)
Annamaria Rivera, Jean-Léonard Touadi, Grazia Naletto
parlano del libro
REGOLE E ROGHI. Metamorfosi del razzismo
di Annamaria Rivera
(Ed. Diabasis)
info: tel. 0658334116
Email: info [at] libreriagriot [dot] it
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Venerdi 10 alle 19.30: SICUREZZA E VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI – REGOLE E ROGHI. Metamorfosi del razzismo. Saranno Presenti: l’antropologa Annamaria Rivera, Grazia Naletto, vice presidente dell’Associazione Lunaria, e Jean-Léonard Touadi, parlamentare e presidente dell’Associazione Officina GRIOT.
Il “pacchetto sicurezza” ddl 733-B è entrato in vigore. Le sue norme devastanti — quasi delle leggi razziali — sembrano essere finalizzate a punire non singole condotte individuali criminose, ma una categoria di persone, quella del lavoratore immigrato privo di titolo di soggiorno.
La Libreria GRIOT vi invita ad una serata di protesta contro il DDL 773-B. Per l’occasione verrà presentato il recentissimo libro dell’antropologa e attivista antirazzista Anna Maria Rivera Regole e Roghi – metamorfosi del razzismo, che si conclude appunto con un articolo che esamina il testo dell’appena approvato ddl sicurezza.
“Regole e Roghi” affronta i temi della rappresentazione dei migranti e delle minoranze nelle società europee, della manipolazione politica e mediatica di diversità culturali e religiose o di fatti di cronaca in funzione anti-immigrati e anti-rom, dell’uso demagogico del tema sicurezza e la strategia del capro espiatorio. E dimostra come il razzismo istituzionale, veicolato e rafforzato dal sistema mediatico, alimenta la xenofobia popolare e se ne serve per legittimarsi, creando un circolo vizioso utile a deviare le ansie collettive e a catturare consenso, e che tende a ridurre migranti e minoranze a “nuda vita”.
Come dichiarato da Jean-Léonard Touadi in un recente articolo: “Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che questo provvedimento segna una svolta pericolosa nella nostra convivenza civile. Esso compie un vero e proprio tradimento della Carta Costituzionale laddove essa afferma i princìpi di uguaglianza tra le persone (artt. 2 e 3), laddove essa sancisce l’inviolabilità dei diritti delle persone (art. 2), laddove essa afferma il diritto alla Salute (art. 30) laddove essa circoscrive la responsabilità penale alla condotta personale (art. 27) e non estensibile ad un’etnia, ad una nazionalità oppure ad uno status sociale come la condizione provvisoria di immigrato illegale. Siamo scivolati progressivamente nell’era dei destini separati, della legislazione differenziata tra i cittadini e i residenti senza diritti (coloro ai quali si applica l’espressione semanticamente e simbolicamente escludente di ‘clandestino’, colui che ha assunto i connotati di una figura paria, posta per decisione altrui nei gironi infernali dei diritti negati, dentro un’umanità reificata). Al di là dei singoli provvedimenti, tutti odiosi e da contrastare senza se e senza ma, occorre prendere atto dell’odioso status antropologico e sociale che abbiamo conferito agli stranieri tutti che vivono con noi e tra noi. Li abbiamo rinchiusi nell’angusto recinto degli ‘intoccabili’ della Repubblica, con il sigillo della legge e il timbro in ceralacca della Gazzetta Ufficiale. Avremmo bisogno di molti Primo Levi per aiutarci a porre l’unica domanda degna di questi tempi: se questo è un Uomo“.
STASERA, presso la Libreria Empiria (via Baccina 79, Roma),
alle ore 19:30
di Gherardo Bortolotti
Lavieri, 2009
§
302. Le villette a schiera, i quartieri periferici ci parlavano di un benessere continuo, di una forma socialdemocratica di eternità. Rimanevamo assorti, a volte, fumando fuori dalle pizzerie.
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Sarà presente l’autore, che leggerà alcuni brani.
Introduce l’incontro Marco Giovenale
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libreria EMPIRIA, v. Baccina 79 (Rione Monti), Roma