Calpestare l’oblio. Trenta poeti italiani contro la minaccia incostituzionale, La Gru, novembre 2009; link completo: http://www.lagru.org/index.php?option=com_content&task=view&id=103; link diretto al file pdf: http://www.lagru.org/media/calpestare.pdf; cfr. anche MicroMega online: http://temi.repubblica.it/micromega-online/poesie-civili-contro-loblio; e inoltre: http://www.reset-italia.net/2009/11/11/30-poeti-italiani-contro-la-minaccia-incostituzionale-per-la-resistenza-della-memoria-repubblicana/
A proposito dell’antologia è comparso un articolo su “L’Unità”, il 25 novembre scorso. Dopodiché, vari giornali di destra si sono occupati di screditare l’iniziativa. (Una sintesi: qui).
Invece di impiegare il proprio tempo nel chiedersi cosa resterà tra cinquant’anni del loro ruolo di scheranetti del penultimo duce di questo Stato terminale, i destri giornalisti giocano alla censura (di quel che non conoscono). Per altro, gli scrittori, tanti, in netta maggioranza, e prescindendo dall’antologia, sembra proprio che non vogliano intendere le campane del ducino.
Su “Repubblica” sono in centinaia e migliaia gli artisti e autori, studiosi, storici, scienziati, filosofi, intellettuali diversissimi tra loro, italiani e non, ad aver aderito ai tanti appelli per restituire un minimo di dignità a quello che resta dell’Italia. Inutile fare l’elenco. Chi usa il cervello non sta al gioco dell’impunità, dell’incostituzionalità, del razzismo, del neofascismo e militarismo e controriformismo del peggior governo — il più dannoso — che sia comparso nel nostro Paese dopo gli anni Quaranta del Novecento.
La lezione della Resistenza, in un’Italia comunque postfascista (still fascista — nel senso di fermoimmagine), un po’ è comunque passata.
Per fortuna l’opposizione non è solo quella (spesso distratta e dormiente, quando non connivente) che siede in Parlamento.