Ai poeti e intellettuali che vanno alla Camera dei deputati (nell’attuale legislatura) a declamare, e/o che stringono molte mani di molti potenti in molte occasioni in cui si avrebbe il dovere di NON partecipare alle orgette dei salotti salò indico — buona prassi ed esempio — il no di Flores D’Arcais, che razionalmente (ancor prima che eticamente e giustamente, ma comunque anche eticamente e giustamente) si rifiuta di partecipare a uno dei tanti dibattiti ufficialissimi che mescolano nomi rispettabili e nomi impresentabili.
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