ricordando gio ferri e la rivista “testuale”

Testuale

>> Senza aver mai voluto dichiarare predilezioni per una specifica ‘tendenza’ (“o peggio poetica”, direbbe Gio Ferri), la rivista, a scadenza semestrale (a forma di libro), ha sempre offerto agli amanti della poesia una notevole quantità di materiale critico prezioso, testimone di un “eclettismo sistematico”, di una cultura raffinata, a volte piuttosto dfficile per i non specialisti. Ma è una difficoltà programmatica, inevitabile, dato I’oggetto della ricerca. Un oggetto considerato da Gramigna non tanto difficile, quanto “in-leggibile” e contrapposto alla “leggibilità dell’oggetto di consumo: “… “Leggibile è un libro che si percorre con una lettura che non lascia dietro di sé alcun residuo. Un libro leggibile non richiede – non sopporta, direi – di essere segmentato da una pluralità di letture, destrutturato e ricostruito con movimento ripetitivo; di essere non mai cominciato e non mai finito. Un libro è essenzialmente leggibile in quanto al termine della lettura non esiste più…”. <<

http://www.poesia2punto0.com/2012/10/09/gio-ferri-e-limpegno-nella-rivista-testuale/