Sandro Ricaldone
GIAN PAOLO GUERINI
Moooooooosic
2021
sound poetry (1975)
the quality of knots (1975)
fifteen (1976)
listen again (1976)
project for musical instrument (1976)
taviolino [small violin table] (1976)
hammer vs hammer (1976)
visible sonorous alphabet (1977)
here? (1978)
nobody of a without (1978)
what is the sound of one hand clapping? (1978)
bicyche wheel and its noises (1979)
finnegans wake voice (1979)
ftmiegam wake voide (1919)
aeolian harp (1980)
escamotage of hearing (1980)
ink game (1980)
music for violin (1980)
open the mouth / open the flute (1980)
rrub a small stone on a big stone for days and nights (1980)
happy birthday (1981)
6,810,000 litres of water per second (1983)
juggler: yet you balanced an eel on the end ef ymr nose (1983)
turn (1983)
turn the pages (1983)
the inward ears (1986)
singing through the finnegans wake throat (1987)
bony lights’ presthesi.s (1988)
bony deeds’ pmthesù (1988)
bony sigs’ preslhesis (1988)
drinking the ends (1988)
finnegans wake toboggan (1988)
theater of the fall (1988)
altar of rust (1989)
ek-stasis / ex-stasis: only fly the form (the pattern) can music reach the stillness as a chinese jar still moves perpetually in its stillness (1989)
enigma (1989)
finnegans wake thunderclaps (1989)
silence elaboration like orientatiom theory (1989)
e (1990)
playing on fingers (1990)
the player (1990)
the squaring ef the circle (1990)
zero (1990)
the fall (1993)
………: [the title is the time of beginning and the time
of end of this music] (1998)
in the last beginning (1998)
muteec (1998)
wave of (1998)
piano…orte (2009)
you can not put everything on the same piano (2012)
absolute smile (2013)
open with caution (2013)
the big outside (2015)
the small outside (2015)
uorinal (2017)
11-11 (2019)
Gian Paolo Guerini nasce in Lombardia, verso la metà degli anni ’50. Scrittore, poeta, pittore, performer, compositore, teorico musicale e artista visivo, ha vissuto e lavorato a Crema, Brescia, Bergamo, Berlino, Parigi, Livorno, New York, Fort Kochi, Bologna e Bolzano. Dopo gli studi artistici, sviluppa un’avversione profonda e totale nei confronti del dogmatismo e del mondo dell’accademia; avversione che si riflette in ogni attività e progetto successivamente intrapresi. Muove i primi passi negli anni ’70, dirigendo la rivista poetica “TeatrodelSilenzio” ed entrando in contatto con il movimento Fluxus, l’ambiente della poesia sperimentale e della postavanguardia. Deve all’incontro con John Cage, quando ancora giovanissimo, le prime sperimentazioni in ambito musicale e sonoro. Altrettanto decisivi gli incontri con Walter Marchetti e Juan Hidalgo che influenzeranno in maniera significativa il suo percorso musicale, orientato sin dagli esordi a un’ascetica sottrazione e ad una ricerca di incontaminata essenzialità. La sua natura esplorativa, eclettica e poliedrica è il risultato di una trasversalità di interessi e di un’incapacità costituzionale di identificare e definire non solo i limiti dell’arte ma anche il concetto di arte stessa. Fedele a un’idea assoluta di rigore e purezza concettuale concepisce l’arte non in termini speculativi ma come il solo tentativo approssimativo per una possibile sperimentazione formale. Critico nei confronti della presunta supremazia della cultura occidentale, sempre diviso tra coesione e dissidenza ma interessato a stabilire una genuina e autentica relazione con l’altro, in ambito letterario e visivo ha approfondito il tema del linguaggio e la sua capacità di mettere in crisi la linearità tra parola e mondo. L’evidenza dell’ovvio, la ricercatezza dell’incorrotto, la necessità di portare in emersione una verità non metafisicamente stabilita a priori, sono le chiavi di lettura di tutti i suoi lavori letterari e visivi. Nei primi la parola sembra muoversi lungo i crinali della prossimità dell’esistenza ma non rinnega una componente di inconscio e di sogno; nei secondi l’esilità del segno e la sua delicata consistenza riportano all’essenzialità e alla raffinatezza.