Da Baobab Experience:
È stato necessario un terzo grado di giudizio per affermare in Italia un principio tanto ovvio e banale.
Questo perché i partiti di estrema destra hanno costruito intere campagne e vinto competizioni elettorali facendo leva sulla menzogna.
Installando nell’opinione pubblica – con l’aiuto di una stampa in parte complice in parte ignorante – la falsa convinzione che chi arriva “irregolarmente” (perché le vie legali semplicemente non esistono!) sia by definition un “clandestino” e soggiorni “illegalmente” nel territorio italiano.
Nulla conta l’identificazione e la richiesta di protezione che queste persone presentano formalmente, tra l’altro dovendosi destreggiare tra mille ostacoli burocratici.
Eppure non ci voleva una laurea in etimologia per comprendere che chi autodenuncia la propria presenza in Italia non ha alcuna intenzione di nascondersi e non può quindi essere considerato clandestino.
È logica!
Chissà se ora tanto le forze politiche quanto i giornali di destra staranno più attenti alle parole, quantomeno per non dover accumulare condanne, pagare risarcimenti del danno e spese di giudizio.
Perché sull’onestà intellettuale abbiamo perso ogni speranza.