“La lentezza della luce” è un progetto che suggerisce di soffermarsi per un tempo appropriato sulla complessità di questa nozione. Il fenomeno dell’irradiazione luminosa, declinato secondo prospettive diverse, sarà il tema centrale una riflessione corale proposta dallo Studio Campo Boario.
Nel 2020, per l’emergenza mondiale legata alla pandemia per il Covid, è stata proposta una versione online, costituita da interventi registrati direttamente nelle case dei relatori e distribuiti attraverso il canale YouTube dello Studio Campo Boario.
Possiamo finalmente proiettare il progetto nella sua interezza in un’unica giornata: venerdì 16 febbraio, in tre distinte proiezioni che proporranno i diversi contributi in tre orari: alle 17.00, alle 19.00 e alle 21.30.
Alle 17 verranno proiettati i contributi di:
Rossella Ragazzi, Bruno Di Marino, Paolo Ferrari, Matteo Piccioni
Alle 19:
Rossella Ragazzi, Marco Giovenale, Daria M. Capece, Stefano Iachetti, Silvia Stucky, Catalina Corceanu, Roberto Forza, Bruno Lo Turco, Lucrezia Boso, Alessandro Carrera, Flavia Bigi, Elio Martusciello, Mario Benincasa, Stefano Di Stasio, Alberto D’Amico
Alle 21.30:
Rossella Ragazzi, Silvia Bordini, Gianni Garrera, Danila Fruci, Lisa Giombini, Alberto Coppo, Alessandro Nucara, Pietro D’Agostino, Alipio Carvalho Neto, Marco Giovenale, Rossella Faraglia, Dominique Bollinger, Letizia Papini, Giuseppe Garrera
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Prenotazione consigliata all’email: studiocampoboario@gmail.com
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L’evento – ideato da Alberto D’Amico e Pietro D’Agostino ed elaborato insieme a Lucrezia Boso – consiste in diversi interventi brevi di studiosi e professionisti diffusi sulla pagina FB, Instagram e il canale You Tube dello Studio a partire dalla seconda metà di aprile 2020. La nozione di luce verrà analizzata da diversi punti di vista: artistico, scientifico, filosofico, religioso, ecc..
La luce è tra le condizioni fondamentali della vita organica e della nostra esperienza del mondo. Costituisce un tema tanto ampio quanto complesso, offre infiniti spunti e si presta a essere indagato da numerosi punti di vista – anche nelle interrelazioni con il suo opposto, il buio, e con i colori, componenti che formano lo spettro visibile. Ad esempio, dal punto di vista artistico, la luce è centrale in tutte le arti visive, perché alla base dei processi che coinvolgono la visione; dal punto di vista scientifico, si possono studiare e definire il fenomeno in sé, le sue caratteristiche fisiche e le sue leggi; e, dal punto di vista storico, religioso e filosofico, si può considerare la luce come metafora privilegiata della conoscenza in generale.
Pensato inizialmente come una serie di incontri-dibattito, accompagnato da una mostra “permanente” di artisti di discipline diverse (pittura, fotografia, video).
Friedrich von Hayek, premio Nobel per l’economia nel 1974, ha affermato che la conoscenza è dispersa fra tutti gli individui della società, ognuno dei quali ha una speciale prospettiva su un angolo di mondo, e che tutte queste conoscenze specifiche sono elementi fondamentali, il progetto si propone di condensare un numero limitato ma sufficientemente ampio di competenze per suggerire l’esistenza di percorsi sotterraneamente intrecciati tra la scienza, l’arte, la filosofia e la conoscenza in genere. Tutti questi sentieri saranno esplorati con la consapevolezza che il fine non è arrivare a una meta definita, ma aprire vasti spazi per una discussione appassionata e intelligente. Le prospettive dei vari relatori funzioneranno infatti non come punto di arrivo, ma come punto di partenza per stimolare la riflessione e il dibattito.
Alberto D’Amico ha una formazione artistico-filosofica ed è un artista visivo, interessato alla trasversalità dei diversi mezzi espressivi. Nel 1991 ha fondato lo Studio Campo Boario.
Pietro D’Agostino è fotografo e autore multimediale. La sua ricerca verte sul rapporto tra luce suono e molteplici linguaggi espressivi.
Lucrezia Boso è laureata in Filosofia e ha frequentato un Master in Arts Management. Ha collaborato alla realizzazione di eventi artistici, ha lavorato per giornali del settore e si occupa della comunicazione di un’associazione culturale.