Un comunicato dell’UDI

UDI – Unione Donne in Italia Sede nazionale

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Comunicato: non abbiamo parole per commentare quanto è accaduto nel tribunale di Reggio Emilia, ma sappiamo chi sono i responsabili.

Ancora una volta un marito violento ha sparato: ha ucciso Vyosa, la sua ex moglie e il fratello di lei, diverse persone sono state ferite, fra queste l’avvocata della Associazione Nondasola che difende la donna.

Non abbiamo più parole per gridare il nostro sdegno e la rabbia e il fastidio.

Eppure c’è chi parla ancora di silenzio delle femministe!

E non ha senso scrivere e dire: guardate, abbiamo fatto, abbiamo detto, abbiamo manifestato… perché i media si sveglieranno solo l’8 marzo e, forse, più di recente, il 25 novembre, per chiederci se abbiamo una povera violentata da mandare in onda.

Così avranno la coscienza a posto e avranno fatto informazione sulla giornata internazionale contro la violenza alle donne!

I media sono lo specchio di certa politica, dove non si capisce ancora che non basta fare leggi e pubblicità progresso.

Occorre invece avviare serie e determinate azioni di incivilimento nel genere maschile.
E’ inutile parlare di civiltà dei rapporti tra uomini e donne fino a quando chi ci governa – e sono in grandissima parte maschi – non assume la responsabilità di stabilire principi autentici di civiltà e convivenza.

La violenza alle donne non ha nulla di sessuale ma è una vera e propria guerra che un considerevole numero di maschi nel mondo compie contro le donne usando i propri genitali come arma.

Tale forma di violenza, che per questo noi abbiamo chiamato sessuata, è in realtà una forma di tortura con cui un genere tiene sotto controllo l’altro.

La paura di tale tortura porta le donne ad automoderarsi e a viversi in libertà vigilata e come una minaccia per la propria incolumità l’affermazione dei propri diritti.

Noi vogliamo autodeterminarci a partire dalla affermazione della inviolabilità del corpo delle donne, ovunque nel mondo!

Ricordiamo a tutte e a tutti la necessità che il genere femminile sia presente ovunque si decide, e non semplicemente “preso in considerazione” per salvare la femminilità delle democrazie, oltre che blandito e ammansito ogni qualvolta accadono misfatti di tal “genere”!

Pina Nuzzo dell’UDI