Archivi categoria: Resistenza

ricorrenza delle domande (spiegazione)

da circa cinque mesi sto iterando le righe che seguono: cfr. in calce.

è un esperimento.

ho programmato l’uscita delle righe in date precise a partire da febbraio e fino a ora.

sto cercando di dimostrare (ovviamente a nessuno) che queste righe e domande — più eterne che standard — in ogni occasione in cui compaiono/compariranno ci fanno/faranno pensare sempresempresempre a qualcuno, a qualcosa, a persone che conosciamo, e situazioni: e annuiremo. no? certo che sì.

mg

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collaborazioni a quotidiani spregevoli, a premi letterari finanziati con soldi di leghisti e pidiellini, letture in terrazze innominabili, reading a montecitorio o al senato alla presenza del peggio della storia repubblicana, strizzate di palpebra a cielle e ai suoi emissari, inviti salottieri al divo giulio …

c’è qualcosa che non faccia schifo ai poeti e agli intellettuali italiani? c’è qualcosa di politicamente ed eticamente ripugnante da cui riescano a stare fuori? anche senza baccano, ma fuori?

mercato, distribuzione

Da poco è uscito il fascicolo 261 de «l’immaginazione» (Manni). Come sempre, consiglio la lettura. In particolare, noto che tanto A. Prete quanto L. Canali si interrogano, in due diversi interventi, sullo stato del mercato, sulla situazione intollerabile dell’editoria (e degli editor) e della distribuzione nel nostro paese.

Rimando sinteticamente a questo articolo, a cui (neanche sto ad aggiungere avverbio) non c’è (stata) risposta.

nota laterale

da incarti di convegno sottorchestrati dal sottobosco emergono e sono perfino pubblicate osservazioni perugina. scorro. e: sono emesse dall’invisibile (=inutile, addirittura) capo di una banda di falsa sinistra, facile allo stalking e ai licenziamenti di compagni.

non avendo soldi per pagare avvocati, i licenziati tacciono e mettono in guardia gli altri compagni, a voce.

intanto il sottobosco le bande e i capetti restano immutati. la storia consuma il cemento, lo polverizza. lo sterco dura infinitamente meno.

NUCLEARE: il futuro o il passato?

Online la videodocumentazione del convegno
NUCLEARE: il futuro o il passato
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9 aprile 2011, Centro di Cultura Ecologica (Parco di Aguzzano – Roma).

All’indomani del disastro nucleare di Fukushima, il Centro di Cultura Ecologica ha riunito alcuni autorevoli rappresentanti del mondo scientifico e associativo, con visioni e convinzioni differenti, per discutere dell’opportunità o meno del “ritorno al nucleare” da parte dell’Italia. Margherita Hack (astrofisica, in videocollegamento), Gianni Mattioli (fisico e ambientalista), Marco Bersani (Attac Italia, anti-nuclearista e difensore dell’acqua bene comune), Andrea Masullo (direttore scientifico di Greenaccord) e Stefano Petrella (direttore del Centro di Cultura Ecologica), hanno dato vita ad un dibattito che ha visto la partecipazione di un foltissimo pubblico attento e partecipativo. Particolare attenzione è stata posta al tema delle energie rinnovabili, vera risposta alle esigenze energetiche dei prossimi anni e al tema centrale della riduzione dei consumi, per adottare stili di vita più equi, sobri e sostenibili.

La registrazione integrale del convegno – suddivisa in quattro capitoli – è ora su Arcoiris TV – Web TV gratis, senza censura, senza pubblicità :

1. Presentazione e interventi introduttivi
2. Approfondimenti
3. Dibattito con interventi dal pubblico
4. Conclusioni con interventi dal pubblico

il sorpasso della cornice

Il sorpasso della cornice rispetto al quadro è avvenuto da così tanto tempo e con tale evidenza e scrupolo nel diffondersi, che sono invecchiate tanto le forme del e le critiche sul tema, quanto il tema medesimo.

Già i cimiteri sono pieni di pionieri dell’odierno mercato globale. (E: veramente merita sguardo, questo? Gli stessi cimiteri finiscono al cimitero. La Terra è vecchia; invecchierà).

Dunque è singolare ma non interamente insensato osservare come l'”intorno” delle notizie, nelle pagine di quotidiani in rete, o in radio, non solo invada ma sovrasti, spazialmente e temporalmente, e scacci, le notizie medesime. Come le pubblicità radiofoniche durino dozzine di minuti, ad “aprire” e “chiudere” smilzi notiziari compressi in manciate di secondi. Tutte le volte vedi crescere due veri e propri e interi panifici, aderenti, schiacciati muro a muro, separati da un trasparente spessore di prosciutto. (Ovviamente il pane che vi si ordisce è immangiabile; e quel che resta del prosciutto sa di muro sordo).

Non ci sono più i panini di una volta.

Se la pubblicità e l’intorno vincono; se la cornice occupa la parete e il quadro è un pixel nemmeno centrato, cambio stanza. Radio spenta. (In questa casa una tv non è mai entrata né entrerà).

Se nei prossimi anni web prenderà questo aspetto, sarà interessante sentire che fruscio finale emette il cavo ethernet sotto il click delle forbici. Ecc…

inesperienza di chi? dove?


Non so se qualcuno in altri thread in giro per la rete ha già fatto cenno alle tesi sull'”inesperienza” e sui “traumatizzati senza trauma” daccapo ancora ripetute da Scurati (cfr., in questo post, l’inizio del video dell’incontro).

Personalmente linko http://www.nazioneindiana.com/2008/03/10/variazioni-meridiano-5-marco-giovenale/ per brevità, non potendo andare a pescare troppi altri materiali.

N.B.:
A (lauto) pagamento, organizzo visite guidate ai luoghi dei traumi. Su appuntamento. Email e telefono soliti.


Napoli: dalla cultura al riscatto sociale

Napoli, Libreria Treves, Piazza del Plebiscito 11/12

10 Maggio 2011, dalle ore 17,30 alle 21,30

Luigi de Magistris incontrerà esponenti del mondo della cultura, della musica e del sociale in Piazza del Plebiscito.

Modererà Rino De Martino, candidato al Consiglio Comunale di Napoli nella lista civica “NAPOLI È TUA”.

Parteciperanno Marco Francini e molti artisti del mondo dello spettacolo napoletano. Interverranno: Tommaso Sodano, Amato Lamberti, Emiliano Schember (operatore sociale), Grazia Basile (candidata nella lista civica “Napoli è Tua” per la I municipalità, Chiaia – San Ferdinando – Posillipo), Domenico Ciruzzi (avvocato penalista), Gennaro Galdo (psichiatra), Silvana Moschella (assistente sociale), Antonio D’Andrea (sociologo e operatore sociale), Giovanna Marmo (poetessa), Bruno Galluccio (poeta), Elena Miranda De Martino (docente di Storia ed Epigrafia Greca dell’Università Federico II di Napoli).

Da maggio la rivista mensile «alfabeta2» + «alfalibri»

alfabeta n° 9 & alfalibri n° 1

Da maggio la rivista mensile «alfabeta2» raddoppia e propone in allegato il supplemento «alfalibri»:

16 pagine dedicate alle novità editoriali, e non solo


Insieme al numero 9 di «alfabeta2» arriva oggi nelle edicole e nelle librerie italiane una nuova rivista mensile dedicata ai libri: «alfalibri». Nuova perché, come indica la cifra 01 in evidenza sulla copertina, questa è la sua prima uscita. Ma soprattutto nuova perché si propone di pensare ai libri, di parlare dei libri, come oggetti vivi, attivi, in movimento. Non a caso la rivista si apre con una conversazione di Daniele Giglioli con Mario Lavagetto, che sottolinea, oggi più che mai, la necessità di una critica di avventura, nella quale si sa dove si comincia, ma non dove si andrà a finire. Sulla dimensione del rischio punta dunque «alfalibri»: il rischio di sfuggire alle logiche dell’industria editoriale, scegliendo ogni volta con grande cura e in modo autonomo i titoli di cui si occupa; il rischio di sperimentare stili diversi, che vadano al di là della forma stereotipata della recensione; il rischio infine di trovare lettrici e lettori curiosi, appassionati, intelligenti, pronti a cogliere la sfida e a lanciarsi in questa avventura.

Presentazioni:

Milano, Triennale, 10 maggio, ore 17 

Napoli, Fondazione Morra, 10 maggio, ore 18 

Torino, Salone del Libro, 13 maggio, ore 16 

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Sul numero 09 di «alfabeta2»

Consumo ergo sum, a cura di Massimo Ilardi

Culture d’Italia – Campania

Alberto Burgio: La primavera e la guerra, G.B.Zorzoli: Fukushima mon amour, Furio Colombo: Fine corsa, capolinea, Sergio Bologna, Dario Banfi: Mettersi di traverso, Marino Badiale, Massimo Bontempelli: Una politica economica per la transizione, Continua a leggere