Archivi categoria: teoria

il principe cestinato. colloquio satirico filosofico con carmelo bene / carlo rafele. 1976

intervista di Maurizio Grande

Tradimento, Riscrittura, Un “Amleto di meno” secondo Jules Laforgue, La scrittura scenica: una partitura musicale rigorosissima, Il salto tonale: dalla squallida Prosa alla Poesia di Scena, Morte dell’Io-Sconfessione del Personaggio, Essere o non essere, avere o non avere: questo è il problema, Parole senza corpo, Sottrazione Assenza Ricerca del vuoto: pura negatività, puro Nulla, La Forma è l’urgenza che viene prima del contenuto, La Scena è pura forma, Teatro della crisi e non crisi del teatro, L’immaginazione imita, lo spirito critico crea.
Realizzato da Carlo Rafele
Intervista di Maurizio Grande
Produzione: Carlo Rafele in collaborazione con la Televisione della Svizzera Italiana
Fotografia: Sergio Rubini
Suono: Remo Ugolinelli
Montaggio: Paolo Boccio

ron silliman: “la frase nuova” (trad. di gherardo bortolotti)

pdf @ slowforward:
https://slowforward.files.wordpress.com/2023/06/silliman_-la-frase-nuova_-trad.g.bortolotti.pdf

post @ gammm:
https://gammm.org/2021/01/30/la-frase-nuova-ron-silliman-1987/

l’oggetto è abbandonato

    
il discorso sull’abbandono è quello sul lasciare l’oggetto / segno / scrittura / traccia all’ambiente, addirittura a “tutti”. (questo per le installance), svincolando la cosa lasciata dal ‘valore’ (anche estetico) senza vincolarla a ‘un’ destinatario, e nemmeno all’indicazione autoriale precisa. (tutti gli oggetti abbandonati in forma di installance sono senza firma).
gli oggetti possono così essere ‘pacchetti di senso’ lasciati liberi di trovare il loro destinatario. 
da nessuno a tutti, o a qualcuno (che se ne appropria come dono, senza che il dono sia ‘firmato’ né nel senso dell’arte, né nel senso del design/prestigio, né nel senso e segno autoriale). (la firma – intesa come passaggio di senso – è un addendum messo da chi trova l’oggetto, quando e se lo trova e lo prende con sé, volendo).
   

the shape of the field / mg. 2013

is it really (only) “visual poetry” the thing I deal with?
I realize I’m absolutely interested in signs, traces, borders, explanations, asemic areas, glyphs, arrows, cacography, alphabets, open fields, blurred images, distant grass, abstract figures and movies, glitch in sound and vision, ripped cardbox, scratched wood, scratched tapes, uncanny machines, lack of meaning, naive drawings, art brut, lowres shots, random shots, bad photos of notes and things, boring manuscripts, boring explanations, boring graffiti, handwritten lists and instructions, weird diagrams, diaries, “action writing” / action painting, mixed excerpts of any kind, verbovisual chaos, contradictions, plain statements, twisted sentences, heaps of words, chalk drawings, empty rooms, empty squares, pseudo-fields of forces, found items, readymades, unfinished sketches, bad prose pieces, cut-up prose, diagonals, bunch of diagonals, ugly scribbles and doodles, fake math, stains and lakes and wires and snakes of black ink, ideograms, fake ideograms, cursive overwriting, collapse of sound, and noise, superimposed images, collage, digital collages, disturbed texts, écriture, walls and sheets of words, handwritten papers, rough handwriting, incomplete transcriptions, photos of manuscripts, scanned fragments, bad scans, arte molto povera, installances, lost leaflets, dirty ones, old and new ephemera, marginal events, short movies, b/w works, out-of-focus, stones, written stones, my bad English…
all of this stuff is what I try to mix, write, pick up, store, and
I’m against editing, post-production, bellettrisme, wise quotations, meta-language, mimicry, novels, serious art, and
I DO REJECT HI-RES.

what do I have to do with all of the thousand hi-res & calligraphically rendered online landscapes? first of all, I have some actual landscape offline. and: I’ve no time at all.

___’d better go fetch errors and misshapen signs, traces, borders, …
   

pier roberto bassi _ free art friday

     

FREE ART FRIDAY L’opera d’arte lasciata in strada in modo che chiunque possa goderne e portarla a casa. Avanti, regala a qualcuno una bella giornata! Si prega di pubblicare solamente immagini di “arte libera”. Free Art Friday non è un’idea nuova, nel mondo ci sono moltissimi Artisti che fanno arte e semplicemente la lasciano in giro per le strade. Non ci sono regole, è questo il bello! Per far sì che l’opera d’arte sia esclusivamente gratuita ci si deve assicurare che sia facilmente rimovibile e che non danneggi, o solo in minima parte, l’ambiente in cui è riposta. Free Art Friday si pone molteplici obiettivi… Creare qualcosa libero dai vincoli del commercio, proporre un’idea, gridare un messaggio politico o semplicemente affascinare e confondere lo spettatore rappresenta per l’artista un’ opportunità. Troppo spesso l’arte rappresenta per l’artista solo il suo lavoro ed è limitata dalle pubblicazioni nelle gallerie o dai problemi della vendita. FAF pone l’attenzione di chi crea sull’atto stesso della composizione, favorendo l’assoluta libertà artistica evadendo i limiti commerciali ed economici. Il lavoro di molti partecipanti di FAF è spiritoso e genuino, nella speranza che rallegri il tragitto dello spettatore dalla casa al lavoro, che metta tutto in discussione, che si aspetti l’inaspettato e si renda conto che insieme al bisogno di vendere, pubblicizzare, combattere il sistema e ribellarsi c’è anche un bisogno di abbellire e intrattenere in uno modo totalmente privo di guadagno e senza arrecare danno alla proprietà pubblica e privata.  (MyDogSighs ’07)


    

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IRMAR
L’INSTITUT DES RECHERCHES MENANT A RIEN – 

présente 

LE FOND DES CHOSES: OUTILS ŒUVRES ET PROCÉDURES

le 5 JUILLET à DIJON

toutes les informations présentées de manière divertissante    ICI

un teaser    ICI
et pour en savoir beaucoup plus    ICI
et sur France Culture à partir du 1er Juillet   ICI