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oggi: serata in ricordo di arnaldo ninchi, a dieci anni dalla scomparsa

STASERA A ROMA all’Alphaville Cineclub (via Romanello da Forlì, 30 – Roma), alle ore 21:00

serata in ricordo di Arnaldo Ninchi a dieci anni dalla sua scomparsa

con la proiezione del film Magnificat (1993, 109’) di Pupi Avati.
A seguire saluti di Arianna Ninchi e brindisi alla memoria di Arnaldo.

«Caro babbo,
aggiungo queste righe al comunicato anche se, a proposito di fede, non so più molto bene che cosa pensare. So che era il 6 maggio del 2013, quando te ne sei andato. E che per il 6 maggio del 2023, che cade di sabato, sei atteso sul grande schermo del cineclub Alphaville, alle 21. Devi venirci nei panni di Folco, il boia del Magnificat di Pupi Avati, per impressionarci ancora con quell’interpretazione, che anche tu tanto hai amato. Patrizia Salvatori, la stupenda proprietaria del locale, dice che sono benvenuti, per ricordarti, gli amici. Ha accolto con gioia l’idea di questa serata in tuo omaggio, e un giorno organizzerò con lei anche qualcosa per Ave. Anzi, se tu dovessi incrociarla, lassù, glielo puoi, per favore, anticipare? Intanto, mi preparo per questa ricorrenza, anche se mi pare impossibile che dieci anni siano già passati… comunque, la nostra emozione nel rivederti sarà tanta, e tu farai meglio a prepararti: faticherai a restare impassibile come un boia, sei avvisato!»

Arianna

Arnaldo Ninchi (Pesaro, 1935 – Roma, 2013) nasce in una famiglia di attori: sia suo padre Annibale (1887-1967) sia suo zio Carlo (1896-1974) erano attori, così come la loro cugina Ave (1915-1997). Compie i primi passi sportivi presso il Club Scherma Pesaro, quindi gioca a pallacanestro nella Victoria Libertas Pesaro. Nel 1959 si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e comincia a lavorare a teatro; all’inizio nelle compagnie teatrali più note, successivamente ne fonda una propria. In televisione comincia a lavorare con un ciclo di tre commedie del teatro di Eduardo De Filippo.
Al cinema è stato diretto da registi quali Daniele D’Anza – I piaceri del sabato notte (1961); Claude Chabrol – Parigi di notte (1961) ; Giuliano Montaldo – Il giocattolo (1979); Lina Wertmüller – Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986); Pupi Avati – Magnificat (1993), Dichiarazioni d’amore (1994), L’arcano incantatore (1996); Giuseppe Ferrara – Giovanni Falcone (1993); Pasquale Pozzessere – Testimone a rischio (1997), Cocapop (2010); Franco Giraldi – Voci (2000); Vittorio De Sisti – Assassini per caso (2000); Luca Barbareschi – Il trasformista (2002); Silvio Soldini – Giorni e nuvole (2007); Maria Sole Tognazzi – L’uomo che ama (2008); Pappi Corsicato – Il volto di un’altra (2012); e molti altri. Continua a leggere