La notte tra il 6 e il 7 luglio 2010, nel corso di uno sciopero in Fiat, viene contestato a Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli di aver bloccato un carrello allo scopo di interrompere la produzione.
Il licenziamento diviene effettivo nove giorni dopo. Il giudice del lavoro di Melfi Emilio Minio, con un decreto d’urgenza datato10 agosto 2010, rimette in servizio i tre. La Fiat presenta ricorso.
Dei giorni scorsi è la notizia che il giudice del lavoro Amerigo Palma ha accolto il ricorso della Fiat contro il reintegro dei tre operai.
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