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oggi, 7 ottobre, a firenze: “gruppo 70. una guerriglia verbo-visiva” @ frittelli arte contemporanea

A sessant’anni dalla nascita del Gruppo 70, Frittelli arte contemporanea (via Val di Marina 15, Firenze) inaugura, OGGI, 7 ottobre 2023, nell’ambito della Florence Art Week, la mostra “Gruppo 70. Una guerriglia verbo-visiva”, a cura di Raffaella Perna, che mette in luce l’attualità di uno dei movimenti più radicali della scena artistica italiana degli anni Sessanta.

L’esposizione propone uno sguardo trasversale sulla ricerca degli esponenti del gruppo e mette in dialogo i lavori di Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori e Lamberto Pignotti, oltre a quelli di Antonio Bueno e Giuseppe Chiari, con l’obiettivo di evidenziarne affinità e coerenza di visione estetica e politica.

L’accento è posto in particolare sul ruolo cruciale e pionieristico del Gruppo 70 nel dibattito sugli effetti visivi e sociali prodotti dalla cultura di massa ai tempi del boom economico e sulla posizione antagonista assunta dai poeti visivi nei confronti delle derive del capitalismo. Numerosi collage, fotografie, materiali d’archivio, filmati e libri d’artista indagano il carattere interdisciplinare e gli sconfinamenti verbo-visuali del Gruppo 70 e documentano l’apertura verso i territori della performance, del teatro, del cinema, della musica e del fumetto.

“Gruppo 70. Una guerriglia verbo-visiva”
dal 7 ottobre 2023 al 19 gennaio 2024

SABATO 7 OTTOBRE 2023
ore 16 – presentazione della mostra e tavola rotonda
ore 18 – inaugurazione

Città di Firenze | Feel Florence | Firenze Patrimonio Mondiale – Unesco UNESCO

firenze, 7 ottobre: “gruppo 70. una guerriglia verbo-visiva” @ frittelli arte contemporanea

A sessant’anni dalla nascita del Gruppo 70, Frittelli arte contemporanea (via Val di Marina 15, Firenze) inaugura, sabato 7 ottobre 2023, nell’ambito della Florence Art Week, la mostra “Gruppo 70. Una guerriglia verbo-visiva”, a cura di Raffaella Perna, che mette in luce l’attualità di uno dei movimenti più radicali della scena artistica italiana degli anni Sessanta.

L’esposizione propone uno sguardo trasversale sulla ricerca degli esponenti del gruppo e mette in dialogo i lavori di Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori e Lamberto Pignotti, oltre a quelli di Antonio Bueno e Giuseppe Chiari, con l’obiettivo di evidenziarne affinità e coerenza di visione estetica e politica.

L’accento è posto in particolare sul ruolo cruciale e pionieristico del Gruppo 70 nel dibattito sugli effetti visivi e sociali prodotti dalla cultura di massa ai tempi del boom economico e sulla posizione antagonista assunta dai poeti visivi nei confronti delle derive del capitalismo. Numerosi collage, fotografie, materiali d’archivio, filmati e libri d’artista indagano il carattere interdisciplinare e gli sconfinamenti verbo-visuali del Gruppo 70 e documentano l’apertura verso i territori della performance, del teatro, del cinema, della musica e del fumetto.

“Gruppo 70. Una guerriglia verbo-visiva”
dal 7 ottobre 2023 al 19 gennaio 2024

SABATO 7 OTTOBRE 2023
ore 16 – presentazione della mostra e tavola rotonda
ore 18 – inaugurazione

Città di Firenze | Feel Florence | Firenze Patrimonio Mondiale – Unesco UNESCO

dadamaino: “il movimento delle cose” (silvana editoriale, 2022)

Sandro Ricaldone

DADAMAINO
Il movimento delle cose

a cura di Flaminio Gualdoni
Silvana Editoriale, 2022

Il catalogo, realizzato in occasione della mostra allestita da Frittelli Arte Contemporanea (9 aprile – 15 luglio 2022), presenta i cicli realizzati da Dadamaino (1930-2004) tra gli anni Settanta e Novanta, che documentano la complessa ricerca sul segno iniziata dall’artista con le serie Inconscio razionale e Costellazioni, quindi pienamente sviluppata con Passo dopo passo e soprattutto con Il movimento delle cose, come titolano le due vaste opere presentate alla Biennale di Venezia del 1990. Qui Dadamaino riempie letteralmente le ampie superfici di segni, che paiono galleggiare sulla superficie traslucida del materiale impiegato, seguendo andamenti irregolari, non progettati secondo un metodo preventivo, ma come a trascrivere in diretta il flusso di coscienza che anima l’artista. Continua a leggere