pdf @ slowforward:
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Year XII, n°39, May – August 2022
curated by
Domenico Sergi, Nur Sobers-Khan, Anna Chiara Cimoli, Giulia Grechi
Discovering Colonization, Decolonizing the ‘Discoveries’ | How the Padrão dos Descobrimentos can contribute to the decolonization of Lisbon’s memoryscape and Portugal’s internal process of restorative justice.
by Giulia Dickmans
“Puto Gallo Conquistador”:
la rivoluzione dei corpi e il ritorno del knowing-body
di Lara Barzon
Correspondance on Fascist legacy, gender identity and sex
by Sveva Crisafulli e Alice Minervini
جا مِis wineglass: the National Trust’s Powis Castle
and the Clive of India Collection
by Hassan Vawda
Ripensare la restituzione: dalla proprietà alla relazione
di Marzia Varutti
Escaping the Captive Mind:
Rethinking Colonial Narratives, Preserving Heritage,
and Curating the Malay World
By Siti Marina Mohd Maidin
It doesn’t belong in a library:
a book belongs in the hands of a reader
By X
Prezzo e valore di una restituzione:
il caso dei Motunui Epa
di Daniela Gervasi
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Giovedì 15 ottobre alle ore 18, presso il Cinema D’Azeglio di Parma (Strada Massimo D’Azeglio, 33), si proietterà il film di Luca Vitone Romanistan (Italia, 2019, 73’). Il pubblico potrà accedere gratuitamente ma con prenotazione obbligatoria, data la capienza limitata, scrivendo all’indirizzo info@csacparma.it.
L’evento è organizzato nell’ambito della mostra Il Canone che lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma presenta all’Abbazia di Valserena fino al 18 ottobre 2020, nell’ambito del programma di residenze d’artista Through time: integrità e trasformazione dell’opera, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21
Il 25 maggio 2019 Luca Vitone è partito da Bologna alla volta di Chandigarh con l’obiettivo di ripercorrere a ritroso il viaggio intrapreso dal popolo Rom alla fine del primo millennio, nella sua emigrazione dall’India Nord Occidentale verso l’Europa. Con lui una troupe composta da un esponente della cultura romaní in Italia, un direttore della fotografia, un operatore, un fonico, un addetto alla produzione e alla logistica, due autisti professionisti.
Romanistan, un vero e proprio road movie, si apre simbolicamente mostrando gli affreschi del primo pittore rom della storia dell’arte, Antonio Solario, detto lo Zingaro. Nei 42 giorni di viaggio, a bordo di due van, la troupe ha attraversato la Slovacchia, la Croazia, la Serbia, la Romania, la Bulgaria, la Macedonia, la Grecia, la Turchia, la Georgia, l’Armenia, l’Iran, il Pakistan ed è giunta in India. Nel corso del viaggio sono state filmate interviste a personalità Rom che vivono in quei paesi come al ministro del parlamento croato Veljko Kajtazi, all’attivista Lilyana Kovatcheva, al giornalista Orhan Galjus, al musicista e docente Santino Spinelli. Queste si alternano a momenti di vita delle comunità incontrate e vedute dei tanti paesaggi attraversati ripresi dalla camera car.
Il titolo è tratto dalle parole di Manush Romanov che immaginò la possibilità di dar vita ad un utopico paese Rom.
Romanistan è un progetto promosso dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (DGCCRU), per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
Luca Vitone è nato nel 1964 a Genova, è attivo dalla metà degli anni Ottanta. Con la sua pratica esplora come i luoghi si identifichino attraverso la produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura, le associazioni politiche e le minoranze etniche. Dal 2006 è docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Ha esposto in spazi pubblici e privati sia in Italia che all’estero, tra cui: MACRO, Roma (2020); Museo Pecci, Prato; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2019); Jewish Museum and Tolerance Center, Mosca (2018); P.A.C., Milano (2017); Triennale di Milano (2015); Neuer Berliner Kunstverein, Berlino (2014); Biennale di Venezia (2003-2013).
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria alla mail: info@csacparma.it
Si ringraziano per la collaborazione l’Ufficio Cinema del Comune di Parma e il Cineclub D’Azeglio.