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17 aprile, studio campo boario (roma): proiezione video, tra cui i 4 “prologues” dell’ensemble index
Nel contesto del ciclo di proiezioni e confronti Incontri ravvicinati tra arte e cinema, presso lo Studio Campo Boario (Roma, Viale del Campo Boario 3a e 4a)
[a cura di M. Arduini, A. D’Amico, N. De Simone, B. Lo Turco, R. Melasecca]
Lunedì 17 aprile, dalle ore 19:00
proiezione di
Una percentuale davvero irrisoria
video di Nicola De Simone (21′, 2022)
e dei
quattro brevissimi prologues (2013-2022)
dell’ensemble INDEX 03
(Marco Ariano, Pietro D’Agostino, Marco Giovenale)
con la partecipazione di Luca Venitucci
e le annotazioni critiche di Antonio Francesco Perozzi
evento facebook:
https://www.facebook.com/events/759772639019355
roma, 17 aprile, studio campo boario: “una percentuale davvero irrisoria”, di nicola de simone; e i quattro video “prologue” dell’ensemble index (= ariano, d’agostino, giovenale + venitucci)
14 aprile, roma, studio campo boario,”a.i.: un fatto. come e perché” (discussione pubblica)
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studio campo boario: “supervacua”, mostra multipla il 16 dicembre 2022
Nell’arco della serata, dalle 19 alle 23:30, il 16 dicembre allo Studio Campo Boario (viale del Campo Boario 4a), nel contesto di Rome Art Night di RAW – Rome Art Week, sarà possibile vedere in esposizioni immagini di Marina Conte dal libro d’artista Supervacua, e alcune opere di Alberto D’Amico del progetto Vignette d’artista.
Verrà anche introdotto il progetto Supervacua da Giulia Serventi Longhi e Luigi Cecconi.
La serata è a cura di Roberta Melasecca.
https://romeartweek.com/it/eventi/?id=4487
roma, studio campo boario, h. 18, inaugurazione di “monochromacolor”
29 ottobre, “ontologia dell’arte all’acqua di rose”: perimetrare la nozione di arte in modo irregolare
Studio Campo Boario (viale del Campo Boario 4a)
Il 29 Ottobre alle 18:30 verrà proiettato il documentario “Ontologia dell’arte all’acqua di rose“, di Alberto D’Amico, riprese e montaggio di Nicola De Simone.
Il progetto, ideato da Alberto D’Amico ed elaborato insieme a Lisa Giombini, Bruno Lo Turco, Roberta Melasecca, si prefigge di perimetrare la nozione di arte in modo irregolare, ascoltando le suggestioni che arriveranno dalle persone intervistate.