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oggi, 21 novembre, charles bernstein a roma: presentazione di “echo / eco” allo studio campo boario

A Roma, lunedì 21 novembre, alle ore 18:00,
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a), nel
contesto della rassegna Libridine2022,

presentazione del libro 

ECO / ECHO

ECHO / ECO, di Charles Bernstein
(Edizioni del verri, 2022)

Intervengono, insieme all’autore:
Barbara Anceschi, Carla Buranello,
Cristina Giorcelli, Marco Giovenale

 

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/5600414610004641
Reading bilingue in italiano e in inglese. Interventi critici in italiano

 

 

ECO /ECHO
https://www.ilverri.it/index.php/le-collane/in-evidenza/eco-echo-detail

Traduzioni di
Luigi Ballerini, Gherardo Bortolotti, Carla Buranello, Marco Giovenale, Milli Graffi

Eco/Echo raccoglie le poesie scelte dall’autore a partire da Senses of Responsibility del 1979 fino agli ultimi testi usciti quest’anno negli Stati Uniti in Topsy-Turvy
Ma non è un’antologia con testo a fronte. È un libro bifronte: da una parte i testi in inglese, dall’altra, capovolto il volume, le traduzioni curate dai poeti italiani che hanno collaborato con Bernstein nel segno di una poesia sperimentale e d’invenzione. Il volume accoglie inoltre un saggio di Bernstein sui rapporti tra poesia americana contemporanea e poesia italiana.
Per Bernstein la eco/echo-poetica è pensare alla scrittura ­come forma di ascolto verso una “risonanza non lineare di un motivo che rimbalza su un altro. Ancora di più, è la sensazione di allusione in assenza di allusione. In altre parole, l’eco che sto cercando – è lo stesso Bernstein a dircelo – è uno spazio vuoto: l’ombra di una fonte assente”.

 

*

Charles Bernstein (New York, 1950) poeta e saggista statunitense, fondatore e redattore con Bruce Andrews della rivista «L=A=N=G=U=A=G=E» (1978-81) e esponente di punta dei Language poets, ha insegnato alla State University of New York a Buffalo e alla University of Pennsylvania, dove è stato professore emerito in inglese e letteratura comparata. È co-fondatore e co-curatore, assieme ad Al Filreis, di PennSound (writing.upenn.edu/pennsound) e curatore e co-fondatore, con Loss Pequeño Glazier, di The Electronic Poetry Center (writing.upenn.edu/epc). Tra i libri più recenti: Topsy-Turvy (2021), Near/Miss (2018), Pitch of Poetry (2016), Recalculating (2013), Attack of the Difficult Poems: Essays and Inventions (2011), All the Whiskey in Heaven: Selected Poems (2010).

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21 novembre, “echo / eco” @ campo boario: locandina

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21 novembre, charles bernstein a roma: presentazione di “echo / eco” allo studio campo boario

A Roma, lunedì 21 novembre, alle ore 18:00,
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a), nel
contesto della rassegna Libridine2022,

presentazione del libro 

ECO / ECHO

di Charles Bernstein
(Edizioni del verri, 2022)

Intervengono, insieme all’autore:
Barbara Anceschi, Carla Buranello,
Cristina Giorcelli, Marco Giovenale

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/5600414610004641
Reading bilingue in italiano e in inglese. Interventi critici in italiano

 

 

ECO /ECHO
https://www.ilverri.it/index.php/le-collane/in-evidenza/eco-echo-detail

Traduzioni di
Luigi Ballerini, Gherardo Bortolotti, Carla Buranello, Marco Giovenale, Milli Graffi

Eco/Echo raccoglie le poesie scelte dall’autore a partire da Senses of Responsibility del 1979 fino agli ultimi testi usciti quest’anno negli Stati Uniti in Topsy-Turvy
Ma non è un’antologia con testo a fronte. È un libro bifronte: da una parte i testi in inglese, dall’altra, capovolto il volume, le traduzioni curate dai poeti italiani che hanno collaborato con Bernstein nel segno di una poesia sperimentale e d’invenzione. Il volume accoglie inoltre un saggio di Bernstein sui rapporti tra poesia americana contemporanea e poesia italiana.
Per Bernstein la eco/echo-poetica è pensare alla scrittura ­come forma di ascolto verso una “risonanza non lineare di un motivo che rimbalza su un altro. Ancora di più, è la sensazione di allusione in assenza di allusione. In altre parole, l’eco che sto cercando – è lo stesso Bernstein a dircelo – è uno spazio vuoto: l’ombra di una fonte assente”.

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Charles Bernstein (New York, 1950) poeta e saggista statunitense, fondatore e redattore con Bruce Andrews della rivista «L=A=N=G=U=A=G=E» (1978-81) e esponente di punta dei Language poets, ha insegnato alla State University of New York a Buffalo e alla University of Pennsylvania, dove è stato professore emerito in inglese e letteratura comparata. È co-fondatore e co-curatore, assieme ad Al Filreis, di PennSound (writing.upenn.edu/pennsound) e curatore e co-fondatore, con Loss Pequeño Glazier, di The Electronic Poetry Center (writing.upenn.edu/epc). Tra i libri più recenti: Topsy-Turvy (2021), Near/Miss (2018), Pitch of Poetry (2016), Recalculating (2013), Attack of the Difficult Poems: Essays and Inventions (2011), All the Whiskey in Heaven: Selected Poems (2010).

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mark young’s new selected poetry book

Songs to Come for the Salamander; Selected Poems 2013-2021: selected & introduced by Thomas Fink  has just been co-published by Sandy Press & Meritage Press.

Mark Young 
Songs to Come for the Salamander; Selected Poems 2013-2021:
selected & introduced by Thomas Fink

Sandy Press & Meritage Press, 2021
396 pages
ISBN: 978-1-7368160-4-2
Available through Amazon

Chosen by Thomas Fink from the 29 books of text poetry by Mark Young published since 2013, Songs to Come for the Salamander is a companion piece to the 2008 Pelican Dreaming, also selected & edited by Thomas Fink, & the 600-page 2013 The Codicils, which Young describes as nine books in one. It again highlights the variety, sly humor, & concern for social & political issues that the author is internationally known for. Many of his regular tropes — “A line from . . .,” “Today the Postwo/man,” & geographies are included, but they are only a small part of this delightful sampling from the 2500 or so poems from Young that have appeared in the nine years this selection covers.

“Some readers might assume that particular, highly pessimistic generalizations in Young’s poems are actually Mark Young presenting his sense of doom. The little ditty “democracy” registers the claim that “no-one// knows the/ words to” the “song” (the concept of democracy) even though “every-/ one sings” it, and “since violence is learned” tells us that “tolerance is no/ longer available, is replaced by trauma.” Although nothing in the poems—not even such affirmations of aesthetic transport as “Constant Craving,” which speaks of music “that acts as/ axis to steady everything around”—makes one identify the poet as a bright-eyed optimist, various moments in the work display too much respect for the complexity of cause and effect, limitations of human perception, the transience of trends, and sudden appearances of the unexpected to place sustained credence in large generalizations and foregone conclusions.”

— from the Introduction by Thomas Fink.

Recent books by Mark Young from Sandy Press:
The Sasquatch Walks Among Us
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