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oggi, 22 giugno, a ravenna: “percorsi fluidi e vegetali ignoti”, dialogo tra giovanni anceschi, francesco tedeschi e luca scarabelli

OGGI, giovedì 22 giugno 2023 alle ore 21.00, la Fondazione Sabe per l’arte (via Giovanni Pascoli 31, Ravenna) presenta Percorsi fluidi e Vegetali ignoti, una conversazione con Giovanni Anceschi Luca Scarabelli. A margine dell’esposizione Levia Gravia, che vede affiancate le opere di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, l’incontro, coordinato da Francesco Tedeschi, curatore della mostra e del catalogo, intende esplorare concezioni artistiche diverse, concernenti relazioni laterali al progetto.

Giovanni Anceschi è uno dei protagonisti della cultura visiva dagli anni Sessanta, sia come artista, autore di realizzazioni come i “percorsi fluidi” cui ha dato vita nell’ambito delle ricerche di arte programmata e cinetica, sia come studioso e teorico nell’ambito del design e della comunicazione. Nel corso della presentazione, Anceschi porterà attenzione a un altro dei modi di trasformare l’idea e le tecniche dell’opera pittorico-scultorea, dando rilievo anche alla dimensione ambientale da lui coltivata.

Luca Scarabelli sarà invece interpellato per l’attività svolta, tramite una lunga collaborazione con l’artista Riccardo Paracchini e con altri artisti, attraverso la rivista Vegetali Ignoti, uno dei progetti che hanno caratterizzato il panorama di un’arte “relazionale” tra gli anni Novanta e primi Duemila, nel proporre rapporti con autori e luoghi, nelle molte esposizioni realizzate in centri minori allo scopo del coinvolgimento di un pubblico differenziato.

In occasione della serata sarà presentato il catalogo della mostra Levia Gravia (Danilo Montanari Editore, 2023).

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

L’evento sarà trasmesso anche in streaming tramite il sito e il canale YouTube della Fondazione. 

L’incontro sarà l’occasione per visitare LEVIA GRAVIA, doppia personale di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, che proseguirà fino al 24 giugno 2023. In mostra, il punto di connessione tra le due poetiche viene individuato nel rapporto tra il concetto di “levità” e quello di “gravità”, introdotti dalla citazione di Ovidio presente nel titolo.

Informazioni:
info@sabeperlarte.org | www.sabeperlarte.org

Valerio Anceschi – Luca Scarabelli. Levia Gravia
A cura di Francesco Tedeschi
Sede Fondazione Sabe per l’arte | via Giovanni Pascoli 31, Ravenna
Periodo 15 aprile – 24 giugno 2023
Inaugurazione sabato 15 aprile 2023, ore 11
Orari giovedì, venerdì e sabato ore 16-19
Ingresso libero

Ufficio stampa
Irene Guzman | press@sabeperlarte.org | +39 349 1250956

22 giugno, ravenna: “percorsi fluidi e vegetali ignoti”, dialogo tra giovanni anceschi, francesco tedeschi e luca scarabelli

Giovedì 22 giugno 2023 alle ore 21.00, la Fondazione Sabe per l’arte presenta Percorsi fluidi e Vegetali ignoti, una conversazione con Giovanni Anceschi Luca Scarabelli. A margine dell’esposizione Levia Gravia, che vede affiancate le opere di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, l’incontro, coordinato da Francesco Tedeschi, curatore della mostra e del catalogo, intende esplorare concezioni artistiche diverse, concernenti relazioni laterali al progetto.

Giovanni Anceschi è uno dei protagonisti della cultura visiva dagli anni Sessanta, sia come artista, autore di realizzazioni come i “percorsi fluidi” cui ha dato vita nell’ambito delle ricerche di arte programmata e cinetica, sia come studioso e teorico nell’ambito del design e della comunicazione. Nel corso della presentazione, Anceschi porterà attenzione a un altro dei modi di trasformare l’idea e le tecniche dell’opera pittorico-scultorea, dando rilievo anche alla dimensione ambientale da lui coltivata.

Luca Scarabelli sarà invece interpellato per l’attività svolta, tramite una lunga collaborazione con l’artista Riccardo Paracchini e con altri artisti, attraverso la rivista Vegetali Ignoti, uno dei progetti che hanno caratterizzato il panorama di un’arte “relazionale” tra gli anni Novanta e primi Duemila, nel proporre rapporti con autori e luoghi, nelle molte esposizioni realizzate in centri minori allo scopo del coinvolgimento di un pubblico differenziato.

In occasione della serata sarà presentato il catalogo della mostra Levia Gravia (Danilo Montanari Editore, 2023).

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

L’evento sarà trasmesso anche in streaming tramite il sito e il canale YouTube della Fondazione. 

L’incontro sarà l’occasione per visitare LEVIA GRAVIA, doppia personale di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, che proseguirà fino al 24 giugno 2023. In mostra, il punto di connessione tra le due poetiche viene individuato nel rapporto tra il concetto di “levità” e quello di “gravità”, introdotti dalla citazione di Ovidio presente nel titolo.

Informazioni:
info@sabeperlarte.org | www.sabeperlarte.org

Valerio Anceschi – Luca Scarabelli. Levia Gravia
A cura di Francesco Tedeschi
Sede Fondazione Sabe per l’arte | via Giovanni Pascoli 31, Ravenna
Periodo 15 aprile – 24 giugno 2023
Inaugurazione sabato 15 aprile 2023, ore 11
Orari giovedì, venerdì e sabato ore 16-19
Ingresso libero

Ufficio stampa
Irene Guzman | press@sabeperlarte.org | +39 349 1250956

“levia gravia”: opere di valerio anceschi e luca scarabelli @ fondazione sabe per l’arte, ravenna

Dal 15 aprile al 24 giugno, la Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna presenta Levia Gravia, doppia personale di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, a cura di Francesco Tedeschi, con il patrocinio del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna, e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.

In mostra, il punto di connessione tra le due poetiche viene individuato nel rapporto tra il concetto di “levità” e quello di “gravità”, introdotti dalla citazione di Ovidio presente nel titolo. La levità è intesa nel senso di una leggerezza formale, più che materiale, ma anche nel senso di un alleggerimento del significato assertivo e monumentale della scultura. La gravità, invece, si relaziona alla presenza fisica della scultura, del suo rapporto con la dimensione del suolo, ma anche alla sua capacità di evocare temi e discorsi che aspirano a una profondità di senso.

Dagli anni Novanta, Valerio Anceschi ha lavorato ad opere composte con materiale di riuso, soprattutto frammenti di ferro provenienti da lavorazioni di fonderia, che combina per generare soggetti bi-tridimensionali, che si muovono, in qualche occasione realmente, per effetto della leggerezza del loro corpo. Luca Scarabelli, dal canto suo, fin dagli anni Ottanta ha operato attraverso l’uso e il recupero di oggetti domestici, elementari, ai quali attribuisce significato interrogativo ed evocativo, all’insegna di una concettualizzazione ironica e narrativa.

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