Archivio mensile:Ottobre 2006

la signorina dell’ortottica, II

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la signorina dell’ortottica, I

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Questioni e generazioni: alcuni autori nati negli anni 1968-77

1. Corpo, gelo, tempo, oggetti

Il secondo termine del titolo scelto per questa piccola rassegna di voci poetiche, ossia il termine indistinto e plurale “generazioni”, riceve da tempo e da più parti critiche severe. Sono giustificate, a parere di chi scrive. Si parlerà qui di una generazione, meglio: quella dei nati nel decennio chiuso tra il 1968 e il 1977. Per due motivi: in primo luogo, perché alcune delle voci che ad essa appartengono, pur lette e studiate, meritano ulteriore approfondimento, attenzione e riscontro critico. E in secondo luogo perché può esser bene che il riscontro si svolga – da parte dei critici che vorranno accogliere le proposte di lettura – intorno ad alcune questioni precise e ricorrenti che i nati in quell’arco di tempo sembrano porre senza mezzi termini ai lettori. Continua a leggere

Da una mail a G* per “Superficie della battaglia” [giu.2006]

caro G***,

la sequenza di poesie Superficie della battaglia viene in qualche modo da un film, in verità. Nel senso che è nata mentre vedevo (o specchiavo in un modo strano, mentalmente) il film. Lo sognavo guardandolo: ne producevo varianti verbali, poi cose totalmente altre. Decisamente le poesie prescindono dalle scene, deviano – in fine. Semmai (me ne sono reso conto mesi dopo) si legano naturalmente a battaglie con avversari reali, non letterari, e con ammassi di oggetti, nevrosi non mie, trasloco, accumulo, dissoluzione; con l’ossessione di esaustione e con l’ossessione di dissipazione che in fondo fanno da radici a tante delle cose che càpita di pensare, fare, ‘vedere’ (ri-produrre: in immagini).

Kafka è il Classico tra i classici. Forse il solo autore moderno che si possa mettere in dialogo con i greci, con Cervantes. Le sue serpentine nel buio sono fuga e prigione (lo shelter, insomma). Una cosa molto ‘ebraica’, anche. (Il ghetto). Avverto questa cosa. Come nella traccia di Derrida/Adorno in http://slowforward.wordpress.com/2014/01/27/dal-2004/ (link precedente: http://www.slow-forward.splinder.com/1098026070#3173418).

La struttura del titolo “Superficie della battaglia” ha colpito anche me, qualche giorno fa, riflettendo proprio sul libro di Sartori; anche se è una prossimità non cercata né pensata […].

L’immagine di copertina è foto (elaborata) di un’installazione assurda che svetta su tutto il disastro delle masserizie, delle stanze. Sta per finire, tra l’altro: il giorno *** è la data ultima decisa per lasciare la casa. Quella sera mio padre non dormirà lì, […].

Finisce una vicenda iniziata nel 1967, circa. Sono quasi quarant’anni. Non è facile per me; immagino per lui. (Ma lui non ha fatto altro che seguire un suo piano meticoloso di disfacimento delle cose attraverso il loro accatastarsi. Me ne rendo conto e so anche che non posso aiutarlo; soltanto limitare i danni concreti che questa prassi ha portato nel tempo …).

Perdona tutte queste parole. Ma è che mi rendo conto che questa Superficie, prima e più ancora delle cose scritte prima del trasloco, dello scasamento, codifica qualche verità che non mi aspettavo.

_

Romapoesia 2006 _ programma

sabato 14 ottobre
ore 11.00
Cinema Farnese
Piazza Campo dei Fiori, 56 – tel. 06.6864395

Ryszard Kapuscinski legge le sue poesie da Taccuino d’appunti
Letture di Antonella Anedda, Carlo Bordini, Annalisa Comes, Laura Pugno
Proiezione del film L’altra arca di Noé di Piotr Z
aluski ispirato alla figura di Kapuscinski
In collaborazione con l’Istituto Polacco di Cultura

domenica 15 ottobre
ore 19.00
Antico Caffè Greco
via Condotti, 86 – tel. 06.6791700

Ritratto di Czeslaw Milosz
Lettura di poesie inedite, in anteprima mondiale, in traduzione italiana
Leggono i traduttori
In collaborazione con l’Istituto Polacco di Cultura
Ingresso fino ad esaurimento posti

mercoledì 18 ottobre
ore 18.00
Libreria Editrice Empiria
Via Baccina, 79 – tel. 06.69940850

Presentazione di Libro di sillabe di Ennio Cavalli (Donzelli Editore)
Reading di Ennio Cavalli e Valentina Montanari

giovedì 19 ottobre
ore 18.00
Libreria Bookcity
Viale G. Marconi, 92 – tel. 06.45470871

La poesia in cammino
Maratona di poesia a cura di Lucianna Argentino e Francesco De Girolamo

venerdi 20 ottobre
ore 18.00
Libreria Mondadori
Via Piave, 18 – tel. 06.42014726

Giulio Perrone Editore presenta
Familiare, allucinante e necessario di Piero Vaglioni
Interventi di Giuseppe Massara e Vito Riviello

sabato 21 ottobre
ore 18.00
Circolo Culturale Aleph
Vcolo del Bologna, 72 – tel. 06.5882030

LietoColle Editore presenta
Il corpo della parola
Presentazione delle pubblicazioni in uscita dei poeti Dante Maffia, Emanuela Celi,
Vanni Schiavoni, Terry Olivi
A cura di Diana Battaggia

sabato 21 ottobre
ore 21.00
Libreria Editrice Empiria
Via Baccina, 79 – tel. 06.69940850

Edizioni Empiria e Hamish Henderson Folk Club presentano
Mariano De Simone in
Dove finiranno i nostri fiori? di Pete Seeger

A cura di Pino Mereu

Casa delle Letterature
Piazza dell’Orologio, 3 – tel. 06.68134697
lunedì 23 ottobre
ore 18.00

Figli di una nuova madre lingua
Lettura di poesie in italiano e in francese

A cura di Daniela Rossi
Luis Mizón (Cile), Jean Portante (Lussemburgo), Ubax Cristina Ali Farah (Somalia),
Gëzim Hajdari (Albania), Ndjock Ngana Yogo Ndjock (Camerun), Arnold de Vos (Olanda), Gregorio Carbonero (Venezuela), Barbara Pumhösel (Austria), Nader Ghazvinizadeh (Iran)
martedì 24 ottobre
ore 11.00

Figli di una nuova madre lingua
Due antologie a confronto

A cura di Daniela Rossi
Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano (ed. Le Lettere) e L’ailleurs qui est ici
(ed. Le temps des Cerises)
Intervengono i poeti delle due antologie e i curatori Mia Lecomte, Luis Mizón, Jean Portante
ore 15.00
Intervengono i poeti e i curatori delle due antologie e Franca Sinopoli
Video-intervista a Tahar Ben Jelloun a cura di Adriano Vignali

martedì 24 ottobre
ore 18.00
Antica Libreria Croce
Corso Vittorio Emanuele II, 156 – tel. 06.68802269

Presentazione della nuova rivista di poesia Linfera
Partecipa Nanni Balestrini

martedì 24 ottobre
ore 18.00
Biblioteca Comunale Franco Basaglia
Via Federico Borromeo, 67 – tel. 06.45439330

Pascal Editrice presenta
L’angolo della vita di Gabriella Gianfelici
Interventi di Fiorenza Mormile, Francesco De Girolamo, Maria Paola Langerano

martedì 24 ottobre
ore 20.00
Istituto Polacco di Cultura
Via Vittorio Colonna, 1 – tel. 06.36000723

In memoria di Jan Twardowski
Introduzione di Andrea Ceccherelli
Leggono gli attori Agnieszka Grochowska e Giovanni Magnarelli (testi tradotti da Andrea Ceccherelli e Lucja Lehnert)
Proiezione del documentario di Dariusz Gajewski

mercoledì 25 ottobre
ore 18.00
Culture Factory di Roma della Fondazione ENI Enrico Mattei
Via del Commercio, 1/B (gasometro) – tel. 06.57288662

Andrea Cortellessa ed Emanuele Trevi presentano
Nel gasometro di Sara Ventroni (ed. Le Lettere, collana Fuoriformato)

mercoledì 25 ottobre
ore 19.30
Accademia di Francia a Roma
Villa Medici – Grand Salon – Viale Trinità dei Monti,1 – tel. 06.67611

Intorno a Giacinto Scelsi: poesia e musica
Lettura in francese di poesie di Giacinto Scelsi:
Franco Buffoni, Marco Giovenale, Luis Mizón, Jacqueline Risset
Viola solista: Maurizio Barbetti
In collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi

giovedì 26 ottobre
ore18.30
John Cabot University
Via della Lungara, 233 – tel. 06.6819121

InVerse presenta
Valerio Magrelli incontra Barry Callaghan
Ritratti di poeti, mostra fotografica di Andrea Malizia

giovedì 26 ottobre
ore 21.00
Associazione Culturale Apollo Undici
Istituto Tecnico G. Galilei
Via Conte Verde, 51 – tel. 06.7003901

Versi spezzati
Performance delle Poetesse di Portico 47

venerdi 27 ottobre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studior
Viale Pietro de Coubertin – tel. 06.80241281
ore 20.00
L’arte e il ribelle imminente
Atto di critica totale di Achille Bonito Oliva
Sonorizzazione di A. Cagiano
Performances: Epipisteme (L. Ontani), No man’s land (M. Basilè), Il Baubo (R. Gligorov)
Ritratto stereofonico di A. Curran
Un’installazione di N. Balestrini
Musiche di J. Cage, M. Feldmann e C. G. da Venosa
Coordinamento di M. Cavallarin
In collaborazione con Galleria Pack di Milano
ingresso gratuito su prenotazione: 0648906040 – info@romapoesia.it

ore 21.00
DOCtorCLIP
Primo festival italiano di videoclip di poesia

seconda edizione

Proiezione dei video finalisti e premiazione dei vincitori
Presenta Lello Voce
Sarà presente una giuria di esperti e verrà sorteggiata tra il pubblico una giuria popolare
In collaborazione con Casa delle Letterature di Roma e LiteraturWERKstatt Berlin

ingresso gratuito su prenotazione: 0648906040 – info@romapoesia.it

sabato 28 ottobre
ore 18.00
Libreria Editrice Empiria
Via Baccina, 79 – tel. 06.69940850

Edizioni Empiria presenta
Elegia di Alberto Toni
Poesie e disegni, mostra di Giancarlo Limoni

sabato 28 ottobre
ore 18.30
Lavatoio Contumaciale
Piazza Perin del Vaga, 4 – tel. 06.36301333

Bye bye video
Trent’anni di ricerca nella videoarte – poesia
Video selezionati da Tomaso Binga, Manuela Corti, Enzo Minarelli, Daniela Rossi

sabato 28 ottobre
ore 19.00
Via Giulia/Lungotevere dei Tebaldi, 15

Fondazione Baruchello presenta
Cesare Viel
Progetto Bachmann
Azione in una stanza alla presenza di Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello, Anna Cestelli Guidi, Emanuela De Cecco, Laura Guglielmi, Tommaso Ottonieri, Francesca Pasini, Cesare Pietroiusti, Carla Subrizi
L’azione di Cesare Viel sarà restituita attraverso il racconto dei partecipanti nel libro Cesare
Viel. Azioni 1996-2006
, collana FBMONO della Fondazione Baruchello
A cura di Carla Subrizi
Non è prevista la presenza del pubblico
Si ringrazia Fiamma Satta per aver messo a disposizione la propria abitazione

sabato 28 ottobre
ore 20.30
Istituto Polacco di Cultura
Via Vittoria Colonna,1 – tel. 06.36000723

La Comunità dei Vulcani
Incontro tra otto poeti galiziani (Polonia sud-orientale) e otto poeti siciliani
Introducono Giovanni Miraglia e Jaroslaw Mikolajewski

domenica 29 ottobre
ore 11-19
Fondazione Baruchello
Via di Santa Cornelia, 695 – tel. 06.3346000

(SS Cassia bis, direzione Viterbo, uscita Castel de’ Ceveri, dopo il primo tunnel, poi a sx fino al n.695)
– Progettare l’opera plurale
Seminario di artisti, poeti, critici, musicisti, attori, registi
A cura di Gianfranco Baruchello, Nanni Balestrini, Tommaso Ottonieri, Carla Subrizi
– Nuove presenze
Opere azioni interventi
A cura di Caterina Iaquinta e Carla Subrizi

lunedì 30 ottobre
ore 18.00
Libreria Editrice Empiria
Via Baccina, 79 – tel. 06.69940850

Edizioni Empiria presenta
Il vento passa, inedito di Anna Maria Ortese
Letture sceniche a cura degli attori di Officine Artistiche

lunedì 30 ottobre
ore 21.00
Teatro del Centro
Vicolo degli Amatriciani, 2 – tel. 06.6867610

Compagnia Teatrale Emanuele Giglio presenta
Io, mito donna
Lettura di poesie con Daniela Attanasio, Paola Febbraro, Alexandra Petrova, Franca Rovigatti
A seguire rappresentazione teatrale di Prometeo di Emanuele Giglio con Silvia Danti

lettura elementare di un testo celebre

 Marco Giovenale

LETTURA ELEMENTARE DI UN TESTO CELEBRE

:

La speranza di pure rivederti
m’abbandonava;

e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d’immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distorto e fatto labile,
un tuo barbaglio:

(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al guinzaglio)

È davvero uno dei più noti Mottetti montaliani; nelle Occasioni.

Molti valori testuali, e acquisti di conoscenza, si addensano nei sorprendenti (e giustamente assai chiosati nel tempo) ultimi tre versi. Continua a leggere

Festa di compleanno per Andrea Zanzotto

«Trasecolanti / verso tutte le tinte e i limiti»

Lunedì 9 ottobre, ore 22:00, Rai Radio Tre

Accumulati anni, come pietre
tirate a caso laggiù
oh ma quanto blu dentro il blu
da quei lanci indensito
anche se è purulento di eternità –
in quel laggiù
E io che sto qui purulento nel tempo
e le mani intirizzisco in conciare e lanciare anni,
battendo, ora, le mani
preparo il terreno a liquidi cristalli
vibratissimi, trascoloranti, trasecolanti
verso tutte le tinte e i limiti:
circostanza da non perdersi, suprema.
Oh purulento di eternità blu
cumulo, allora, di entità
fuoruscite al sole
per singoli appelli che mi hanno,
veramente, anno per anno,
reso incomprensibile questo mio sperato comprendere
[…]
VITA: «Sarò lontana, ma non ti abbandonerò».

[ Periscopi, da Fosfeni ]

 

 

 

Il 10 ottobre compie 85 anni quello che da qualche tempo è il decano dei nostri poeti ma che non da ora di essi è il maggiore. Non per questo, però, può lasciare indifferenti la questione dell’età con ciò che essa comporta. Dei segni, cioè, che il tempo lascia sull’uomo e di quelli che lui, sempre più profondi, intravede nella storia e nel paesaggio: nel tempo, appunto.

Introdotte da una conversazione col poeta, che legge anche una poesia inedita dalla nuova raccolta in fase di allestimento, si avvicenderanno registrazioni di sue letture storiche e interventi di amici e interpreti – dal coetaneo Mario Rigoni Stern a Carlo Ossola, da Giosetta Fioroni a Marco Paolini – che si uniscono a noi nel fargli gli auguri di cento di questi futuri.

Conducono la serata Andrea Cortellessa e Guido Zaccagnini. Un programma a cura di Monica D’Onofrio.

flyer #002

un sentimento sarebbe francamente indifendibile. semmai si rinvia la percezione dell’autunno – a quando sarà possibile permettersela

M.Sannelli su “Superficie della battaglia”

Superficie della battaglia  [2006][Marco Giovenale, Superficie della battaglia. La Camera Verde, Roma 2006]

L’inusualità trasformata in uso è coerente con l’enorme presenza della morte. In un certo senso, è “superficie della battaglia” ogni spazio in cui l’accesso alla sopravvivenza sia differito, anche attraverso una legislazione su misura (e non, paternalisticamente, “a misura d’uomo”: ammesso che esista veramente un uomo in Occidente). La stessa superficie può essere considerata come l’esplosione dei nessi affettivi, all’interno e all’esterno della famiglia (che non è quasi mai adatta all’utopia sanguinetiana di una “cellula di resistenza” politica).

“Generare poca parola” è inquietante, nel suo riferirsi ad uno stato naturale (figliare, riprodursi: che viene limitato) e ad uno stato mistico (“generare il Verbo”, che viene parodiato, a freddo, senza posture irrispettose; ma la distruzione è attuata comunque). Lumen de lumine è vero nella lode di Dio, e la luce è generante, sul piano umano, solo se assumiamo la prima Luce come divinità e obiettivo; mentre l’ignoranza dell’”inverso” (da parte della stessa luce, che fu la sapienza non laica) significa morte dell’orientamento, anche come consapevolezza della propria origine. “la luce non sa l’inverso, / non sa tornare indietro” e “la luce non fa il percorso inverso. / non è in grado” . Così la disfatta della luce, ignorante (non sa) e incapace (non fa) diventa un argomento, non facile e non comodo.

Il “bello” si riduce alla condizione del “prato nella luminescenza”, su cui rimangono “due morti” – e la bellezza è un giardino in cui i cadaveri si ambientano e sono visti o vedono se stessi (ma “già ricaduti” non possono o non potrebbero); oppure “è bello che rischino la vita / per riportare indietro gli impiccati. / verso il campo”. Giovenale è immune dalla retorica che esalterebbe, anche giustamente, la storia delle vittime o tutti i comportamenti non disumani in un campo disumano; mentre i gesti – pochi – vengono solo additati, con il minimo dello sforzo sintattico e lessicale. Quindi la violenza verbale è controllata, o è l’oggetto di una sprezzatura che si attiene alla necessità: “parlare e parlarne è così: la cifra / avuta si eccede. sa dovere”.

Ma l’elemento che fa vibrare la retorica ‘fredda’ è il corredo iconografico, a cura dello stesso Giovenale. Le macerie e i relitti sono veramente morti e dislocati in contesti in cui sono inutilizzabili (mentre furono, prima, le cose della vita e della casa: orologio, sedia, grata). Tutti in inquadrature commoventi, alle quali manca la volontà di istituire una centratura rigorosa e simmetrica: perché nessuno sospetti, illudendosi, la riducibilità del disordine ad una struttura che sappia e faccia. In caso contrario, quegli oggetti si tradurrebbero in simboli, assolutizzandosi in qualcosa che riguarda già la ricerca di nessi e luoghi invisibili: cioè, in qualche modo, per chi crede, una fede.

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[ Massimo Sannelli, Microcritica, 10 sett. 2006 ]

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Nanni Balestrini _ Con gli occhi del linguaggio (1961-2006)

nanni balestrini

Roma, Galleria IL MASCHERINO, via del Mascherino 24

giovedì 5 ottobre 2006, ore 18:30

inaugurazione della mostra e presentazione della monografia

CON GLI OCCHI DEL LINGUAGGIO

Nanni Balestrini, nato a Milano nel 1935, vive tra Roma e Parigi. Negli anni Sessanta è stato tra i principali animatori della stagione della neoavanguardia, autore di numerose raccolte di poesia e di romanzi di successo. Durante gli ultimi cinquant’anni, parallelamente alla produzione poetica e narrativa, ha sviluppato un’importante ricerca in campo visivo partecipando a numerose mostre in Italia e all’estero. Nel 1990 prende parte alle esposizioni “Ubi Fluxus ibi motus” (Biennale di Venezia) e “Roma anni ‘60” (Palazzo delle Esposizioni, Roma). Nel 1993 è invitato alla Biennale di Venezia, nel 2004 espone nelle personali al MACRO di Roma e alla Fondazione Morra di Napoli e nel 2006 alla Fondazione Mudima di Milano.

La galleria Mascherino, in linea con le mostre antologiche realizzate negli ultimi anni, dedicate a protagonisti della sperimentazione artistica degli anni sessanta come Mario Schifano (2001-2002), Renato Mambor (2002-2004-2005), Nato Frascà/Gruppo 1 (2005), inaugura un’antologica delle opere visive di Nanni Balestrini.

I lavori esposti in quest’occasione sono pubblicati nel volume Con gli occhi del linguaggio edito dalla Fondazione Mudima e distribuito dalla casa editrice DeriveApprodi che sta procedendo all’edizione completa della sua produzione letteraria (sono stati già stampati La violenza illustrata seguita da Blackout, Parma 1922, I furiosi, Gli invisibili, Vogliamo tutto, L’editore).

Il libro e la mostra documentano l’insieme dell’opera visiva di Balestrini: un lungo percorso che partendo dall’aspetto fisico della parola e utilizzando i più diversi procedimenti e materiali ( carta stampata, timbri, plastica, lastre tipografiche, carte geografiche, nuove tecnologie .. ). ha creato un universo di immagini verbali del nostro tempo, un grande racconto visivo dove la cronaca si mescola alla riflessione estetica e sociale. La mostra si apre con opere del 1961, proposte nello stesso anno in occasione della sua prima esposizione alla storica libro-galleria romana Ferro di Cavallo, prosegue con la serie Pagine, collages eseguiti tra il 1965 e il 1971 e con il grande quadro Potere operaio, presentato nel 1972 alla Quadriennale di Roma, per arrivare alla produzione più recente come Crashcolor II del 2006 e le inedite Croniche (2006), nucleo di collages su carta pensati come diari di soggiorni a Berlino, Parigi, Barcellona, Roma.

Il volume comprende più di cento pagine di riproduzioni a colori delle opere, accompagnate da un saggio introduttivo di Paolo Fabbri e da testi di scrittori e critici che hanno seguito il percorso creativo dell’artista: Edoardo Sanguineti, Franco Purini, Toni Negri, Achille Bonito Oliva, Umberto Eco, Paul Virilio, Tommaso Ottonieri, Reinhard Sauer, Renato Barilli, Manuela Gandini, Gillo Dorfles.

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DeriveApprodi – www.deriveapprodi.org – info@deriveapprodi.org – tel. 06/85358977

MASCHERINO – Via del Mascherino 24, 00193 Roma – tel./fax 06/68803820 – E-mail: mascherino@iol.it

Orario di apertura della galleria: dalle 16.30 alle 19.30 (escluso lunedì e festivi). Fino al 25 novembre 2006.