“Il verso necessario”, di Giuliano Mesa

M.GuerraIl centro culturale
LA CAMERA VERDE
presenta

IL VERSO NECESSARIO

Leggere e scrivere poesia
Corso trimestrale di introduzione alla lettura, all’ascolto e alla scrittura

 

a cura di GIULIANO MESA

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Secondo statistiche recenti, in Italia vi sarebbero ben 2 milioni di “poeti”, ovvero di versificatori che fanno stampare i loro versi. Poiché sicuramente ve ne saranno molti che preferiscono non finire tra le grinfie degli editori a pagamento, si può supporre che i “poeti” italiani basterebbero da soli a popolare una città come Roma. Eppure un libro di poesia, anche se pubblicato da un editore rinomato e ben distribuito, anche se di autore noto e canonizzato, raramente riesce a varcare la soglia delle 1.000 copie vendute. I conti non tornano.

Perché si scrive tanto e si legge così poco? Perché la brama di farsi ascoltare prevale tanto sul desiderio di ascoltare? Se fosse, questo, il realizzarsi di una ormai antica aspirazione – che la poesia sia fatta da tutti, che scompaia la figura del poeta-specialista – potremmo esserne lieti. Ma quell’aspirazione aspirava, insieme, a una società senza divisioni: di classe, di casta, di istruzione. Ne siamo ben lungi, anzi, andiamo sempre più allontanandoci dalle aspirazioni egualitarie dei secoli appena trascorsi. La proliferazione di sedicenti poeti sembra piuttosto un esito, fra i tanti, di quella patologia sempre più diffusa, comunemente definita narcisismo, che rende tanto sordi quanto logorroici. Eppure, ciò che un aspirante poeta dovrebbe fare prima d’ogni altra cosa è leggere: leggere per conoscere ciò che altri, tanti, nel corso dei millenni, hanno scritto. Per un semplice, anche se forse non più spontaneo, moto di curiosità, e di solidarietà umana verso chi, prima di noi, ha cercato di conoscere ed esprimere la nostra condizione. Anche per un altrettanto semplice principio di reciprocità: se si pretende, pubblicando, di essere letti, si deve leggere ciò altri hanno scritto e scrivono.

Occorre dunque partire dalla lettura, dall’ascolto della poesia. Cercando di capire se ancora dalla poesia può venirci conoscenza, se ancora della poesia vi è necessità. Non la necessità egocentrica dello “sfogo” o, peggio, dell’esibizione di sé. Una necessità, accomunante, di conoscenza ed espressione.

Come? Non verrà offerta una ricetta tecnica, un ennesimo “come far versi”, bensì suggerimenti per l’interazione, il dialogo, tra ciò che è stato scritto e ciò che si vorrebbe scrivere. Nell’interazione tra lettura, ascolto e scrittura si può cercare di comprendere che cosa possa essere la conoscenza e l’espressione in poesia, e se e che cosa, in poesia, si vorrebbe e si potrebbe conoscere ed esprimere. Così, il ruolo del “docente” non sarà imposizione di un metodo ma disposizione al dialogo, condivisione di conoscenze. E sarà suo compito specifico introdurre: alla poesia italiana contemporanea e ad alcuni testi “classici”, antichi e moderni, italiani e stranieri; alla metrica e alle forme; alle estetiche ed etiche della scrittura.

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»IL VERSO NECESSARIO«

Leggere e scrivere poesia
Corso trimestrale di introduzione alla lettura, all’ascolto e alla scrittura

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Immagine di Matias Guerra