kafka project, #07-012
Archivio mensile:Settembre 2007
5 months with THE FLUX I SHARE
September 9th, 2007 ::: our fluxishare is 5 months old !
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THE FLUX I SHARE is a collaborative webspace where some people meet to share experiments. here’s a selection from a first table of contents:
something like a situationist state of mind. 00
fragments. reduced time. weakness and/or defeat. 01
passages. paris. rome. ny. & anywhere. in any language. 02
“images and visual poems are welcome”. 03
experimental codes are daily stuff. 04
each single day produces (non)sense, superimpositions, etc. 05
prosperous flux(for)us. phosphorus-added googled daydiagrams. 06
reality is enough. don’t double it. overwrite. 07
no performance. no show. install. minimal texts (or not). 08
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the crew: bill allegrezza, gherardo bortolotti, anne boyer, alessandro broggi, david-baptiste chirot, crashtest, rachel defay-liautard, michelle detorie, linh dinh, clifford duffy, susana gardner, marco giovenale, k. lorraine graham, jukka-pekka kervinen, drew kunz, jim leftwich, jon leon, sheila murphy, lanny quarles, carmen racovitza, joe ross, eric k. rzepka _ e-doppelganger, jennifer scappettone, ed schenk, spencer selby, matina l. stamatakis, harry k. stammer, ton van ‘t hof, elisabeth workman, michele zaffarano
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se’et’ei
banca crokjkh firenze comunicazione
autocad
avvizo di sicurezza tamara, what about a car trip with the whole family? ci è qualcuno staÏ×ÏÝÎÁÑ ÂÁÚÁ thobani
no more books
rwind
Duane Ditty and Marco Giovenale
API ! RAOS !
Per le edizioni Oèdipus – collana Liquid è uscito il nuovo libro di Andrea Raos, Le api migratori.
Con immagini di Mattia Paganelli.
Maggiori dettagli – nonché un booktrailer di Luigi Pingitore – a questo indirizzo:
http://www.collanaliquid.blogspot.com/
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Per richieste o prenotazioni, si può scrivere a oedipus [at] fastwebnet [dot] it
[ click to read ]
(C) 2007 Andrea Raos
Memo: oggi L.Ballerini
Oggi, sabato 8 settembre 2007
ore 21:30, Chiostro Santa Chiara, via degli Adelardi 4, Modena
CEFALONIA
monologo a due voci di Luigi Ballerini
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riduzione teatrale di Marco Rebeschi
musiche di Marco Rebeschi e Glauco Zuppiroli
regia di Marco Rebeschi
con
Marco Rebeschi, Catia Maffezzini e Glauco Zuppiroli
coreografie di Laura Gibertini con Alessia Sanguanini e Gianluca Avella
Nell’adattamento teatrale di Marco Rebeschi poesia, musica e danza interagiscono per reinventare la narrazione dei fatti del tragico settembre del 1943 a Cefalonia.
La poesia di Luigi Ballerini diviene catalizzatore della tensione della vicenda storica mentre alla messa in scena è affidato il compito della narrazione attraverso la musica e la danza come stratagemma scenico.
Due attori in scena come spettri ci riportano alle origini della tragedia greca; agiscono sul proscenio assieme alla musica in parte eseguita dal vero dal contrabbassista Glauco Zuppiroli. La danza, inoltre rimanda suggestioni e allegorie da anfiteatro ellenico. Le musiche sono composizioni originali ispirate a suggestioni da Schoenberg a Berg, da Hindemith a Shostakowich e Strawinsky che convivono con atmosfere circensi e popolari.
Serata a cura dell’associazione Lo Sguardo dell’Altro.
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In absentia
Facendo un salto [avanti] di un milione di anni troviamo una delle pietre miliari della storia dell’evoluzione umana. Si tratta del cosiddetto “ragazzo di Nariokotome”, il più completo scheletro fossile mai trovato, che risale a 1,6 milioni di anni fa. È lo scheletro di un ragazzo che morì a un’età compresa tra gli undici e i quindici anni; aveva già raggiunto la statura di un uomo moderno, e lo si classifica come un esempio di Homo ergaster. Se questo ragazzo fosse nato in una delle prime civiltà, avrebbe potuto imparare a scrivere? Possiamo affermare con certezza che avrebbe sentito il bisogno di comunicare, che sarebbe stato in grado di manipolare oggetti grazie a un’avanzata abilità manuale e avrebbe compreso i punti di vista degli altri.
Per quanto capace di acquisire tali abilità, gli sarebbe però mancata, a mio avviso, la componente cognitiva più importante per lo sviluppo della scrittura, cioè il linguaggio. C’è una differenza cruciale fra le vocalizzazioni dei primati e il linguaggio umano. Il linguaggio umano non è caratterizzato soltanto da un lessico molto più ampio e da un sistema di regole grammaticali che specificano come si debbono combinare insieme le parole per esprimere significati particolari: è innanzitutto un sistema di riferimento in absentia, in quanto permette di parlare del futuro, del passato o di un altrove geografico fuori della portata visiva. Questa proprietà è di importanza capitale per lo sviluppo della scrittura.
Steven Mithen, L’arte preistorica e i fondamenti cognitivi della scrittura,
in: Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti (a cura di ), Origini della scrittura. Genealogie di un’invenzione (Bruno Mondadori, Milano 2002, pp.18-19)
lost and found
1
non c’è niente di ‘normativo’ o autoritario nel chiedere attenzione per alcuni linguaggi, niente di prescrittivo. niente di insensato nel fare uso di più linee di ricerca. di sperimentazione. (attestate o meno, frequentate o meno).
in certi casi si tratta di linguaggi o direzioni o fronti semplicemente avviati dalle avanguardie. e solidi ormai in lingue e culture. (specie poi nell’immaginario visivo).
Marcel Duchamp, circa cento anni or sono, non ha fatto – in qualche modo – che dare statuto di “opera” e “iterazione” a Continua a leggere
j k i j
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