Archivio mensile:Dicembre 2007

Promemoria: oggi doppia presentazione in Camera verde: Jeamel Flores-Haboud (collana Felix) + Omaggio a Charles Baudelaire

Oggi, giovedì 13 dicembre 2007, dalle ore 20:00

presso il centro culturale LA CAMERA VERDE (Roma, via G.Miani 20)

Jeamel Flores-Haboud, PLEAMOR

15 poesie tradotte da Giuliano Mesa

collana Felix

e

“Omaggio ai Fiori del Male di Charles Baudelaire: 1857-2007″

Presentazione del libro

SPLEEN / macchinazione per fiori

di Marco Giovenale e Alfredo Anzellini

§

LA CAMERA VERDE

via G. Miani 20, Roma

tel. 340.5263877

 

Seven corners

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A Villa Massimo, il 14 e 17 dicembre

Accademia Tedesca di Villa Massimo

finale ’07

appuntamenti di dicembre

poesia.

venerdì 14, ore 19:00

Letture di Ulf Stolterfoht, Maria Grazia Calandrone, Matteo Marchesini, Marco Giovenale e Tommaso Ottonieri, moderazione di Andrea Cortellessa, con la partecipazione di Peter Waterhouse

*

prosa.

lunedì 17, ore 19:00

Letture di Ingo Schulze e Christina Viragh

______________________________________________

Largo di Villa Massimo 1-2, 00161 Roma, tel. 064425931

Per ulteriori informazioni:
Accademia Tedesca Roma Villa Massimo
A.Giorgolo, Responsabile della Comunicazione
Tel. 06 442 59 340, Fax 06 442 59 355

 

DOPPIA PRESENTAZIONE in Camera verde: Jeamel Flores-Haboud, PLEAMOR e Omaggio a Charles Baudelaire: SPLEEN, macchinazione per fiori

Roma, giovedì 13 dicembre 2007, dalle ore 20:00

presso il centro culturale LA CAMERA VERDE (via G.Miani 20)

 

Jeamel Flores-Haboud, PLEAMOR

15 poesie tradotte da Giuliano Mesa

collana Felix

+

“Omaggio ai Fiori del Male di Charles Baudelaire: 1857-2007″

Presentazione del libro

SPLEEN / macchinazione per fiori

di Marco Giovenale e Alfredo Anzellini

§

Jeamel Flores-Haboud, PLEAMOR

Quindici poesie tradotte dallo spagnolo da Giuliano Mesa. Collana Felix.

Jeamel Flores Haboud è nata a Lima (Perù) nel 1970. Ha pubblicato tre libri di poesia: Desde los oscuros rincones (Editorial Colmillo Blanco, Lima, 1995); Todo era lejos (PUCP, Lima, 2000) e Ariadna – Arianna (in edizione bilingue spagnolo-italiano, Instituto Italiano de Cultura, Lima, 2002). Alcuni testi di Pleamor sono apparsi sulla rivista «Fábula» (Estate 2006), sul sito http://gammm.org (febbraio 2007) e sulla rivista «La Camera Verde» (novembre 2007). Del saggio En la masmédula y la esencia de la palabra. Oliverio Girondo entre la realidad y el deseo, una parte è stata pubblicata nel 2007 come e-book da Biagio Cepollaro (http://www.cepollaro.it/poesiaitaliana/E-book.htm) col titolo La ricerca dell’essere. “En la masmédula”: temi etici tra Girondo e Lévinas. Il romanzo La rosa del virreinato è in corso di stampa presso Plural Editores, La Paz (Bolivia). Ha partecipato a incontri letterari internazionali. Suoi scritti sono apparsi su varie riviste e antologie in Perù e all’estero, tra le quali En tous lieux nulle part ici. Une anthologie (Le Bleu du Ciel, Paris, 2006).

“alla scrittura di Jeamel Flores-Haboud, ricca di invenzioni e neoformazioni verbali, di nodi di senso dati da un funambolismo felice del suono, nominante, non è affatto negata la strada del canto e della clarté amorosa, così come di certa durezza dichiarativa. sono anzi questi i suoi punti di forza” [m.g.]

§

Alfredo Anzellini e Marco Giovenale, SPLEEN / macchinazione per fiori

In occasione dei 150 anni dalla stampa dei Fiori del male, la Camera verde pubblica una serie di immagini di Alfredo Anzellini legate alle poesie; e un doppio testo di Marco Giovenale: la traduzione dei quattro Spleen + una sequenza di sought poems italiani ‘inventati’ a partire dalle Fleurs.

 

LA CAMERA VERDE

via G. Miani 20, Roma

tel. 340.5263877

 

cantiere: “beckett, proust”

La memoria involontaria è esplosiva, “una deflagrazione immediata, totale e deliziosa”. Essa risuscita, e non soltanto l’oggetto passato, ma anche qualche cosa di più, perché qualche cosa di meno; di più perché isola l’utile, l’opportuno, l’accidentale, perché nella sua fiamma ha distrutto l’Abitudine e tutte le sue opere, e nella sua luce ha rivelato ciò che la falsa realtà dell’esperienza non potrebbe mai rivelare e non rivelerà mai – il reale.

Samuel Beckett, Proust (1931)

tr. it. di C.Gallone: S.B., Proust, Sugar, Milano 1962 (rist. Sugarco 1978, 1994: p.44)