Archivio mensile:Gennaio 2008
the fourth path
Poetry Kessel-lo
bina 71
È stata inviata oggi bina 71, con sei poesie inedite di Laura Pugno, da La mente paesaggio.
Come sempre, il testo è leggibile senza formattazione nel corpo della mail, e formattato in attachment Word.
Chi vuole ricevere la lettera aperiodica può indirizzare una richiesta a bina.posta [at] gmail.com . (Si prega però di non utilizzare questo indirizzo per spedire materiali, testi o comunicati stampa).
mg
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N.B.: bina riceve ogni tanto delle “delivery status notifications” negative, dovute al fatto che alcuni destinatari cambiano indirizzo di posta elettronica senza darne comunicazione. Gli account che danno questo tipo di notifiche vengono cancellati automaticamente dall’indirizzario di bina. Se si vuole continuare a ricevere regolarmente la lettera, è importante non dimenticare di comunicare ogni cambiamento di casella email.
Nelle parole
“Nelle parole si chiudono e quasi si legano le idee, come negli anelli le gemme, anzi s’incarnano come l’anima nel corpo, facendo seco loro come una persona, in modo che le idee sono inseparabili dalle parole, e divise non sono più quelle, sfuggono all’intelletto e alla concezione, e non si ravvisano, come accadrebbe all’animo nostro disgiunto dal corpo” (Zibaldone, 2584: 27 luglio 1822)
spleen del meccanismo
Immagini di Alfredo Anzellini, traduzioni da Baudelaire e testi di Marco Giovenale
La camera verde, Roma 2007
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la macchinazione per fiori è la melanconia del meccanismo.
è anche la scrittura di scena dei fiori? la scena primaria del linguaggio, legge-florilegio? antologia? deflorazione della?
più che scrittura di scena è la melanconia della sua inevitabilità.
(l’accadere necessitato – uno dopo l’altro – come fanno i giorni – degli spezzoni, delle montature).
questi non sono testi scritti. deve esserne data traccia su carta e allora ecco il libro. ma:
questi testi tracciano una azione vocale del buio, del negativo.
sono l’installazione di un segno di inevitabilità delle frasi.
hanno perfino un “contenuto”. (così càpita). certo; ma base del libro (in tutte le parti della sequenza) è il suo essere legatura.
o volendo: nodo che non si sa (che non si fa) sciogliere. né scegliere. non c’è modo.
quel che del testo parla di più è questo. è il vincolo. folla-falla di senso.
tutto (ne) sfugge perché la trama-tarma è tarmata a sua volta.
17 gennaio, Milano: Gabriele D’Agaro / Alessandra MR D’Agostino
17 gennaio, Milano: Gabriele D’Agaro / Alessandra MR D’Agostino
a. ro’i st l gi
p;<>r ll ewmco ew
B – what do you mean? dress codes? himalayan horse.
A – no, i’m kidding.
B – listen to your heart.
A – want to dig it up.
B – the jump rope song.
A – lick fingers and stretch hair.
B – sci-fi, video games, and gadgets and everything you need to know about planning a wedding, office rules and hyperactive procedures that are counterproductive after a disaster.
A – you revealed to me my inner self. my heart. silver screen zoo doll.
B – this flesh hat can be your most versatile piece this season. put a rock or rocks in your little bag.
A – i knew all my life was a failure.
B – marathon runners wear combat boots.
A – the number of people needing help is rising.
B – a very insignificant statistical number.
A – you are right.
B – you are wrong.
A – you are right.
Alessandro De Francesco, “Lo spostamento degli oggetti”

Il Premio di Poesia Lorenzo Montano prevede un particolare riconoscimento per le opere prime inedite, al fine di valorizzare i poeti che non hanno mai pubblicato in volume.
Tale riconoscimento si traduce nella pubblicazione nella collana “Opera prima” diretta da Flavio Ermini.
L’ultimo testo èdito, il primo del 2008, è di Alessandro De Francesco: Lo spostamento degli oggetti.
Qui la pagina di segnalazione a lui dedicata da “Anterem”.
George Crumb, Black Angels
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=R_6u17Q3O_o&rel=1]




