Archivio mensile:Gennaio 2008

bina, dal 70

bina, lettera aperta e (a)periodica, è gratuita e arriva nelle cassette di posta elettronica, ogni tanto. è “portatile” perché oltre che leggibile come e-mail, ha sempre con sé un allegato su due colonne. stampabile, volante, “da passeggio”. demolibile, deperibile, o “da staccare e conservare”.

dal n.70 del 26 dicembre 2007, a quattro anni e mezzo dalla nascita, si moltiplica in più curatori / “identità redazionali” (!), rimanendone mg l’ideatore ed “estensore”. dialogo nuovo / che prosegue

per ricevere bina, indirizzare una richiesta a bina_posta [at] yahoo.it oppure a bina.posta [at] gmail.com

t’s po

you may win favors, trying to make you look bad. you can receive recognition for the work you’ve done out of your window, private instant messaging pantone pantoum proud lyric. you are supremely satisfied at the end. tell the world your coloured story. the damage that you’ve done is so grievous.

blame it on the black star. lovecraft’s potato face. your vagina really touched me. i replied in a forum like this. which has shocked my parents. you have hidden spiritual and creative wealth. go back over what you’ve done and make changes. bombing the whole country. lacking in perspective. such a great job sealing those plastic boats.

“assertivo”

l’unico “umanesimo dichiarativo” (il poetare assertivo!) che sia sensato, che non sfondi con le sue retoriche infangate di bontà o lallazione i timpani di chi l’orecchio ahilui l’ha coltivato, è quello ammalato di Zanzotto, complesso.

o è il lavoro poetico di Sannelli, anche. quello dei versi diffratti in spezzature. dichiara e – perfino – “confessa”. ma lo fa immettendo un tale numero di deviazioni e fratture del/nel percorso, da attestare e far valere e vincere la necessità del clima opaco, umbratile, del luogo che crea.

in quel luogo si passa, si va, si abita — per scoprire; per rischiare, senza pre/vedere, il guadagno e la perdita. non ci si sta comodi. quel che vi viene affermato non è fermo, dato, noto. ha senso conoscerlo, allora; osservare.

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se scavate, perché ha osservato acqua in su per 260 VIII | loro dicono i trenta giorni di questo 261 XIV | soltanto tutto stava formando gli occhi brillanti in più, il loro stesso spirito 262 la X | ed esso ha scoperto che il relativo uomo guasto su quello è diventato per seppellire 263 primi VIII è stato proibito a viene | era più tardi. Di conseguenza questo 264 XVII hanno osservato | costante di Lavinia, perché è stato trattato se il figlio o il nipote 265 V von Aeneas | visualizzazioni ~Pan, un dio di Arcadia li hanno fuorviati e, musardent che li ha intercettati 14 ~ 266 XIII | 2

Gleize !

Esce un nuovo ebook: Bisogna dire il nome delle cose [Il faut dire le nom des choses], testo di Jean-Marie Gleize apparso in Non (Al Dante, 1999). Il file pdf [96 Kb] è scaricabile dalla pagina gammm/ebooks.

We’re hosting a new ebook: You have to say the name of things [Il faut dire le nom des choses], a Jean-Marie Gleize’s text, previuosly published in Non (Al Dante, 1999). You can download the pdf file [96 Kb] at gammm/ebooks.