Archivio mensile:Febbraio 2008

Carla Vasio legge Dino Campana

lunedì 11 febbraio alle ore 18:30

a Roma, presso la Libreria Empiria

(Via Baccina 79)

Dal Novecento a oggi

Carla Vasio legge Dino Campana

*

Edizioni Empirìa

via Baccina 79 (via dei Serpenti – Metro B Cavour)
tel.0669940850 fax 0645426832
www.empiria.com ||| info [at] empiria.com

[A]live Poetry: prima intervista

Primo incontro di [A]live Poetry: intervista con Giulio Marzaioli.

 

[A]live Poetry / poesia dal vivo

a cura di Fabio Orecchini

produzione, riprese, montaggio, meddle tv:

A.Valentino, M. Vitale, A. Dionisi

    assistenza:

    P.Rutigliano

    [A]live Poetry è un nuovo progetto nel panorama delle rubriche culturali on-line. Si tratta di un luogo virtuale (ospitato da www.omero.it) dove incontrare alcune voci della poesia contemporanea italiana.

    Ad ogni poeta è stato chiesto di scegliere come e dove leggere i propri versi in modo da rappresentare al meglio il proprio percorso. Dalle letture scaturiranno riflessioni, immagini, provocazioni.

    Oggetto artistico e oggetto comune

    Società Italiana d’Estetica

    Osservatorio di Storia dell’arte

    Dottorato di ricerca in Estetica e Teoria delle Arti dell’Università di Palermo

    IV seminario

    8-9 febbraio 2008

    Oggetto artistico e oggetto comune

    Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

    Dipartimento di Studi Filosofici ed Epistemologici

    Villa Mirafiori – Via Carlo Fea, 2

    Aula I

    Continua a leggere

    20 ore al giorno

    non riesco a leggere nemmeno un articolo equilibrato e franco come questo senza avvertire – di fondo – un rintocco illuminista che non ha senso in italia e non ha senso nel mondo.

    è come sentire parlare Calvino di industriali illuminati. non ne esistono.

    non esiste in italia un “buon” governo. non con questa gente. ma il problema – se fosse solo italiano – sarebbe poca cosa. la consueta barzelletta di un paese che più comico non si sa immaginare. invece la tragedia è altra ed è occidentale e orientale.

    come la seconda guerra mondiale è finita con la creazione della possibilità della fine della specie umana sul pianeta (la semplice esistenza delle armi nucleari non solo “significa” ma “è” di fatto questa possibilità), così la fine per soppressione e a volte autosoppressione delle lotte dei lavoratori, la loro atomizzazione, frantumazione, annullamento, e il mercato globalizzato, globalizzano la morte individuale, la distruzione del tempo individuale, delle vite delle persone, e innescano una possibilità che non smette di attuarsi di fatto. e che non è reversibile. ha degli attori, ovviamente. in alto (i soliti) e in basso (pensiamo alle masse sterminate di lavoratori cinesi che producono per 20 ore al giorno: è la “scelta” del lager, e insieme la nuclearizzazione della propria identità).

    a questo punto c’è da dire che forse lo spazio della borghesia è solo l’interregno apparente tra due forme di feudalesimo reale. l’italia è il posto dove questo si vede di più, perché non c’è in fondo stata una vera borghesia e le maglie sono più lasche. si vede, sotto, la trama e il tramare dei vecchi nobili, del vaticano, dei figli dei figli dei figli. (con l’arrivo del robot b. XVI a sanpietro non si fa nemmeno più tanta fatica a sbirciare tra le maglie).

    la stessa frase di Debord, “la schiavitù vuole ormai essere amata esattamente per se stessa, e non in vista di qualche miglioramento estrinseco che potrebbe apportare”, poggia molto debolmente su quell'”ormai”, datato all’inizio degli anni Novanta. siamo alla fine di un arco temporale iniziato grosso modo a metà Settecento. altro che anni Novanta… continueremo a vivere questo interregno forse per parecchio ancora. e continuerà a viverlo chi viene dopo di noi.

    [ via via i prìncipi si tolgono la maschera, piccole leggi cadono. tutto sommato gli USA sono un laboratorio molto chiaro di questo processo. ma ci arriviamo. si tratta solo di peggiorare un altro po’. coraggio.

    i sindacati dei metalmeccanici hanno strappato un rinnovo di contratto con aumenti salariali assai bassi. (e con un sabato di “straordinari obbligatori” in più). si sta ricompattando un fronte di destra-centro. ben noto. ma siamo daccapo alla sola italia. alla tragicommedia dunque ]

     

    Emilio Villa: ATTRIBUTI DELL’ARTE ODIERNA (Le Lettere, collana fuoriformato)

    Contributi di Andrea Cortellessa e Carla Subrizi

    Nel nostro sin troppo ordinato Parnaso novecentesco, nessuna presenza si manifesta con la spettrale e sfrecciante, segreta, sempre squassante vitalità di Emilio Villa. Il cui maggiore studioso, Aldo Tagliaferri, ripropone l’unico suo testo che mai sia approdato a un grande editore. Fu nella collana «Materiali» di Feltrinelli che uscì nel 1970, infatti, Attributi dell’arte odierna: in forma, però, mutila. Quasi quarant’anni dopo, ecco finalmente completa quella “mitica” pubblicazione: nel primo dei due tomi sono fedelmente riprodotti gli indimenticabili testi sulle più grandi esperienze artistiche del secolo (da Fontana a Burri, da Pollock a Rothko e Twombly), nel secondo si recuperano quelli che Villa avrebbe voluto aggiungervi (su esperienze del calibro di Rotella, Schifano, Scialoja e Parmiggiani).

    [A.C.]

    police stations, vehicles in india

    harper’s magazine aquafishsilver in a systematic evaluation of reuse:

    after picketing, the group piled into three tiny cars.

    the boys told the police that they had learned their technique from the sopranos after a fairytale romance of eleven days –

    MINI-PICK-BOX-H204. 15m of Quality Multi Purpose –

    a group of officers rushed in

     

    Sign and help

    Millions of animals suffer horrific treatment and slaughter in the fur industry. Those raised on fur farms spend their lives in cramped and filthy cages. Those trapped in the wild often languish for days as a steel jaw trap tears the skin from their bones. Some even chew off their own limbs in an attempt to escape. Much fur comes from China, where animals are skinned alive. What can we do?

     

    Warburghiana

    WARBURGHIANA
    venerdì 8 febbraio 2008, ore 18.
    ARRIVI Associazione culturale
    Via Botticelli 8/A – 20133 Milano

    L’8 febbraio verrà presentato il nuovo sito www.warburghiana.it in una serata-incontro in cui gli autori Aurelio Andrighetto, Dario Bellini, Gianluca Codeghini e Elio Grazioli illustreranno dal vivo il sito, le sue motivazioni, la sua struttura, l’attività, i progetti futuri.
    Warburghiana è il frutto della collaborazione dei quattro componenti, che prende il nome dall’eccentrico e fondamentale personaggio della storia della cultura Aby Warburg, in Italia noto soprattutto per aver dato il via alla cosiddetta Iconologia, ma in realtà figura alquanto complessa e particolare. Tre le sue eredità più consistenti e note: l’Atlante della memoria, Mnemosyne, ultima “opera”della sua attività di studioso che monta immagini di diversa provenienza in tavole che ne mostrano concordanze, analogie, rimandi, differenze; la Biblioteca che Warburg ha creato e voluto secondo un particolare ordine di classificazione dei volumi e una speciale visione della storia e della cultura; l’Istituto Warburg da lui fondato e tuttora attivo, centro di studi secondo la sua ispirazione. Ma Warburg è molto altro ancora, una scelta di cultura e di vita, un’apertura enciclopedica agli argomenti più diversi, un’intraprendenza pionieristica, una creatività sempre all’erta.
    «Dopo anni che ci frequentavamo, coltivando chiacchiere, progetti e realizzando opere ed esposizioni, ad un certo punto i nostri discorsi iniziarono a convergere su Warburg perché assommava in sé la parte più urgente delle preoccupazioni e del modo di prendere le cose che ci accomunava.
    “Di che cosa stiamo parlando?” ci chiedevamo e chiedevamo agli altri. Abbiamo scritto su riviste, realizzato esposizioni, organizzato dibattiti, inventato siti web, cercando di discutere, appunto, su “di che cosa stiamo parlando”, finché un giorno, dicevamo, nel bel mezzo di incontri e scambi di corrispondenza, cartacea e elettronica insieme, ci apparve Warburg in tutto il suo fulgore! Quella corrispondenza, insieme alla documentazione del nostro affaccendamento, l’abbiamo raccolta in un libro, edito in occasione del nostro primo tour. Ora la Warburghiana è diventata un format, ovvero il nostro modo di mettere insieme le cose che di volta in volta ci interessano o su cui ci viene chiesto di confrontarci, la nostra “forma” in cui, in particolare, critica e intervento artistico sono inestricabili proprio per tornare a mettere al centro dell’attenzione i contenuti, per continuare a chiederci e a chiedere: Ma è di arte che stiamo parlando?» I quattro autori della Warburghiana da qualche anno hanno dato vita a manifestazioni di vario tipo: oltre a esposizioni e pubblicazioni, in particolare due modalità di intervento originali: il “concerto sinottico”, incontro dal vivo con montaggio di interventi dalla performance al video alla conferenza, e”desktop”, format on line che vede il suo primo numero nella nuova edizione del sito.

    Oltre alla presentazione del sito e dell’attività della Warburghiana, lo spazio dell’associazione ARRIVI (Archivio Ricerca Visiva) ospiterà una esposizione che sarà composta da un’opera realizzata per l’occasione e dalla documentazione di quanto già prodotto e realizzato fino ad oggi.

    La Warburghiana ha finora ospitato interventi (tutti disponibili nel sito) di:
    Aurelio Andrighetto, Dario Bellini, Giulio Calegari, Marco Belpoliti, Stefano Boeri, Stefano Brizzi, Gianluca Codeghini, Giacinto Di Pietrantonio,Jimmie Durham, Giuseppe Furghieri, Elio Grazioli, Eric Hobsbawm, Andrea Inglese, Amedeo Martegani e Studio Ape, Paola Mola, Hans Ulrich Obrist, Andrea Panattoni, Paolo Rosa, Joseph Rykwert, Alessandra Spranzi, Batia Suter.

    www.warburghiana.it

    Presentazione venerdì 8 febbraio 2008, ore 18.
    Dal 9 febbraio fino al 7 marzo, mercoledì/sabato, ore 15.30/19.30.
    ARRIVI Associazione culturale
    Via Botticelli 8/A – 20133 Milano
    +39 02.36562537